Siamo tutti in pericolo – L’ultima intervista di Pier Paolo Pasolini al Teatro Vascello

«Viviamo in uno strano periodo, in cui l’urgenza dell’agire non esclude, anzi, richiede assolutamente l’urgenza del capire.»
Pier Paolo Pasolini
Per la ricorrenza dei 40 anni dall’ omicidio di Pier Paolo Pasolini il Teatro Vascello di Roma omaggia il grande intellettuale con uno spettacolo ispirato a questa fondamentale figura.
SIAMO TUTTI IN PERICOLO – L’ultima intervista a Pier Paolo Pasolini sarà in scena dal 5 al 15 Marzo. Non a caso, il giorno della prima sarà l’anniversario della nascita di Pasolini, questo perché il Teatro Vascello decide di festeggiare il poliedrico autore non ricordandone la morte, ma sottolineando come ancora oggi la sua poetica sia viva e forte.
Daniele Salvo si impegna in questo omaggio come regista e drammaturgo, e porta avanti due progetti paralleli: lo spettacolo SIAMO TUTTI IN PERICOLO ed un laboratorio drammaturgico per 20 giovani attori sul testo Pilade di Pier Paolo Pasolini.
L’ idea dello spettacolo nasce dalle Lettere Luterane, gli ultimi articoli che Pasolini scrisse per Il Mondo e Il Corriere della Sera nel 1975 e dalla lettura di un testo profetico, più una confessione che una semplice intervista, rilasciata Furio Colombo il giorno prima di essere ucciso. Secondo Daniele Salvo: «Un grido d’allarme lucido e disperato sull’inevitabile declino della nostra civiltà, che alla luce degli avvenimenti odierni suona straordinariamente profetico».
Pasolini fu un intellettuale senza paragoni, capace di coniugare il suo essere homuspoeticus, profondo e viscerale, con l’ essere homuspoliticus, attivo difensore dell’ideale e del privilegio di pensare. Due caratteristiche queste che sono state il suo punto di forza ma che lo hanno reso un personaggio per molti versi “scomodo”.
Pasolini è il simbolo di un mondo oggi scomparso, un mondo fatto di fantasie pure ed impure, di bisogni impellenti, di desiderio fisico disperato e bruciante, di brama d’amore, di occhi, volti e sorrisi non ancora corrotti dallo spietato cinismo moderno. La sua poesia è fisica, costruita con sudore, fede, lacrime e rabbia, una poesia che colpisce dritto al cuore, che diviene atto politico per la sua sincerità.
Quella di Pasolini è stata un’assordante voce nel deserto, un canto senza vergogna, in un mondo stancamente indifferente alla vita altrui, in cui ogni azione è volta a cercare un vantaggio personale o una vuota ascesa sociale.
La voce di Pasolini è però ancora ascoltata proprio per la sua capacità di salvaguardare l’umanità. Anche in un mondo stanco e banale come quello in cui viviamo sembra possibile avere un futuro, intravedere una luce nella nebbia che guida su un sentiero nuovo, verso una maggiore consapevolezza.
Questo, ovviamente, solo per coloro che ancora si permettono di credere ed immaginare.
Domenica 15 marzo alle h 21 dopo lo spettacolo SIAMO TUTTI IN PERICOLO, andrà in scena, a invito, sempre per la Regia di Daniele Salvo uno studio su Pilade di Pasolini, frutto del lavoro tenuto nei mesi di Febbraio e Marzo con un gruppo di 20 attori under 35.
Questo evento vuole essere l’inizio el’occasione di crescita per approfondire la complessa drammaturgia di Pier Paolo Pasolini. Il progetto Pilade vuole segnare la fondazione di un nuovo gruppo di lavoro giovane e aperto: “I sognatori”, sganciato da condizionamenti e in grado di lavorare liberamente all’analisi della drammaturgia italiana e straniera, al rapporto tra scrittura teatrale e scrittura romanzesca, alla ricerca vocale pura, allo studio del movimento e del linguaggio, allo studio dei Classici e di nuovi testi e che proponga collaborazioni internazionali e progetti di ampio respiro.
«La morte non è nel non poter comunicare, ma nel non poter più essere compresi.»
Pier Paolo Pasolini
Informazioni:
TEATRO VASCELLO
Via Giacinto Carini n.78- info: 065881021 -065898031 www.teatrovascello.it
Inoltre si informa il Gentile Pubblico che dalle 19 a inizio spettacolo è possibile usufruire all’interno del foyer di drink + aperitivo
Prezzi: Biglietto € 15,00 euro posto unico
Valeria Campisi
3 marzo 2015