Le Allegre Comari di Windsor al Teatro Leonardo

La compagnia teatrale Quelli di Grock presenta al Teatro Leonardo “Le allegre comari di Windsor” per la regia di Valeria Cavalli e Claudio Intropido, commedia ispirata all’omonima opera del drammaturgo inglese William Shakespeare, riletta e riadattata in chiave contemporanea.
La trama si svolge raccontando le vicende degli abitanti della cittadina di Windsor, popolata da una borghesia bigotta ligia ai dettami della Chiesa e delle buone maniere. A rompere i loro schemi fatti di moralismo e rispettabilità sarà proprio la figura di Falstaff (Pietro de Pascalis), uomo dal passato valoroso, ormai abbandonato ai vizi del piacere quali donne e vino, alter-ego dei suoi concittadini che lo disprezzano e lo odiano per la sua diversità, a generare una serie di vicissitudini che daranno il via alla commedia. Egli, infatti, per racimolare denaro decide di inviare due lettere uguali a due signore di Windsor, Alice (Fernanda Calati) e Margherita (Giulia Bocchetta), mogli di Ford (Marco Oliva) e del Pastore Page (Max Zatta), per far breccia nel loro cuore e impossessarsi delle loro ricchezze. Le donne parlandosi, scoprono della beffa a loro giocata da parte, e insieme alla figura, stereotipata in maniera eccellente, della zitella del paese la Signorina Quickly (Cristina Liparoto), ai loro rispettivi consorti ed ad altri amici (Andrea Robbiano e Simone Severgnini) si prenderanno gioco del pover uomo.
I ruoli si stravolgono e, mentre la commedia si avvicina all’epilogo, Falstaff si trasforma da beffatore a beffato, che poco spazio lascia ad una rivoluzione: tutto, infatti, ritorna allo status quo.
I movimenti rigidi e il trucco fortemente biancastro mostrano corpi ingessati e pallidi privi di coscienza propria che pullulano sulla scena mostrando una società fatta di marionette non-pensanti. Uomini che nella Casa del Signore adulano la povertà, l’onestà e l’altruismo mentre nella vita reale sono impegnati ad accumulare denaro e a imbellire la propria immagine sociale. Ritratto che ben si adatta, per alcuni versi, alla società contemporanea. Unica voce discordante è quella di Anna (Elisa Rossetti) che con disprezzo e sdegno narra e racconta, accompagnando gli spettatori nei segreti di Windsor.
La sceneggiatura buia e tetra, fatta di finestre piene di ragnatele che nascondono gli occhi di coloro che osservano e giudicano, rendono la commedia ancora più dark. I costumi di Anna Bertolotti, molto curati e ricchi, sono invece l’unico elemento che porta lo spettatore all’ambientazione storica originale dell’opera. Brillanti, anche se un po’ disneyane, le musiche e le canzoni di Gipo Gurrado che rendono “Le allegre comari di Windsor” una commedia musicale.
Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1,
dal 21 febbraio al 4 marzo 2012
da martedì a sabato ore 20.45,
domenica ore 16.00, lunedì riposo
prezzi: da € 11,00 a € 22,00
www.teatroleonardo.it
Alessandra Pizzilli
25 febbraio 2012