Una settimana a teatro: proposte per una serata a Roma

Per gli amanti del teatro, ma anche per chi vuole gettare uno sguardo a questo mondo intrigante e dinamico, sono molte le proproste che i teatri della Capitale offrono ai romani durante il corso di questa settimana. Riflessione e divertimento non sono affatto separati nel calendario di eventi che viene presentato al pubblico della città. Qui di seguito alcuni suggerimenti per qualche serata da passare davanti al palcoscenico.
È dall’incontro casuale tra un quarantenne e una trentenne che prende le mosse “Being Norwegian”, al teatro Vascello fino a domenica 23. I protagonisti, conosciutisi poco prima in un pub, si ritrovano a dover fronteggiare quei primi incerti momenti sul nascere di una relazione in cui intimità e estraneità, interesse e distacco si scoprono a convivere insieme. Sotto la minaccia di quei silenzi imbarazzati che tradiscono un’ancora incompleta confidenza la realtà perde per un momento la sua familiarità abituale e lascia trasparire la complessità che è sottesa ad ogni relazione tra persone. Autore del testo è David Greig, giovane scozzese descritto dal Daily Telegraph come uno dei drammaturghi più interessanti e audaci della sua generazione.
Una nuova scoperta medica sconvolge la vita di due coppie che attendono un bambino: la possibilità di poter determinare geneticamente il nascituro. “O.G.M.-Organismi Geneticamente Modificati” accompagnerà i suoi quattro protagonisti attraverso una gestazione costellata di dubbi e indecisioni che saranno il catalizzatore di continue situazioni comiche e di imprevisti. Qui il tono da commedia non impedirà di affrontare, pur con spirito leggero, temi di scottante attualità. Sarà possibile approfittare dello spettacolo dal 20 al 23 novembre presso il teatro Brancaccino.
Dopo molteplici apparizioni in varie sale italiane sbarca al Teatro dell’Orologio “Zombitudine”. Chiusi in un teatro, in attesa insieme al loro pubblico un uomo e una donna sono coscienti di un evento imminente. Cosa sia e che cosa possa significare per loro, è sconosciuto. Forse quel che si aspetta è l’arrivo degli zombi. O forse gli zombi sono loro stessi. Non horror, ma riflessione sull’orrore del quotidiano, “Zombitudine” propone una rilettura della vita di tutti i giorni, in cui lo stato di sospensione che lo connota arriva fino a mettere in crisi lo stesso senso della morte, di una fine, e in cui nessuna rinascita è possibile ma solo un inarrestabile deperire. Lo spettacolo sarà in scena fino al 23 novembre.
Ad un primo incontro è anche dedicato “Al nostro amore – Happy Hour”, commedia che si gioca tra una madre separata e un professore universitario. Due caratteri completamente differenti, due vite quasi agli antipodi verranno a incontrarsi spinti da un comune bisogno di affetto e sicurezza. Anche se lo scopo dichiarato è quello di divertire con una commedia “leggera”, verranno toccati anche tematiche di rilievo. Proprio “la voglia di parlare in maniera divertente di certi temi “importanti” come la solitudine, la diversità, il rapporto genitori-figli e, ovviamente, l’amore, – dichiara Luca De Bei, autore e regista dello spettacolo- mi hanno spinto a questa impresa e, devo dire, mi sono molto divertito”. “Al nostro amore” vi aspetta al Teatro della Cometa fino al 30 novembre.
È già dalle prime ore del mattino, prima che il sole sorga, che a casa Mezzanotte fervono i preparativi per il matrimonio tra Giuseppe e Miriam, programmato per il giorno stesso. Lui, paracadutista dei carabinieri appena tornato dall’Afghanistan, lei, hair stylist e make up artist, si preparano alla cerimonia tra le resistenze della madre dello sposo, riluttante a volersi imparentare con quelli che lei definisce degli “sguatteri”. Dalla chiesa al ristorante “la Scamorza” del padre di lui tutto sembra pronto. Ma un bussare alla porta interromperà il parapiglia che già si stava sollevando; un bussare che preannuncerà Mattia, destinato a sconvolgere tutti i programmi. “Finché vita non ci separi” è il titolo della scoppiettante commedia di Gianni Clementi, in programma fino al 23 al Teatro Roma.
di Daniele Di Giovenale
Twitter: @DanieleDDG
17 novembre 2014