Sorprendente interpretazione di Troia’s Discount al Piccolo di Milano

Nella sala Mariangela Melato, scene osè, stralci di vita quotidiana di ragazzi di una moderna periferia metropolitana.
Il primo spettacolo dei dirompenti dioscuri della scena scaraventa la vicenda epica di tenera amicizia e di morte violenta.
La parabola dei giovani soldati di Enea, Eurialo e Niso, in una banlieue contemporanea che rifulge del luccichio delle vetrine di un centro commerciale.
Si tratta di bulli senza storia, sbruffoni alla ricerca della prossima grande occasione, ‘ragazzi di vita’ dal sapore pasoliniano che hanno mancato l’appuntamento con il destino.
Un mito che trasuda eros, amore, desideri compulsivi, che mescolano con disinvoltura icone pop e riferimenti classici, citando senza soluzione di continuità Virgilio, Pasolini e David Lynch.
Non mancano scene osè e piuttosto esplicite, ma reali e veritiere, un linguaggio esplicito e senza molti “francesismi” che trasmettono un malessere di giovani che attendono la grande occasione che forse non avranno.
Uno spettacolo, una sfida linguistica che prova a rinnovare la scrittura teatrale con un magma ribollente di suggestioni letterarie e inflessioni gergali, tanto mobile e imprendibile quanto è fluida l’esperienza stessa del contemporaneo.
In poche parole un grande spettacolo magistralmente interpretato, sicuramente “un sì”.
di Fabio Colucci
11 marzo 2014