“Il tormento e l’estasi di Steve Jobs” in scena al Teatro Vascello

Rappresentato in questi giorni, fino al 9 febbraio, “Il tormento e l’estasi di Steve Jobs” prende piede sul palco del Teatro Vascello, a Roma.
Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Mike Daisey, da lui stesso riadattato nella veste teatrale, e ripropone la storia del genio americano così come emerge dall’inchiesta di Daisey, fra luci e ombre. In un’ottica di veridicità vengono così mostrate le straordinarie innovazioni introdotte da Jobs, che hanno rivoluzionato radicalmente il mondo della tecnologia, e allo stesso tempo i sacrifici e costi umani che dietro ad esse si celano, e che non si possono ritenere secondarie.
Se è vero che Steve Jobs si può considerare a tutti gli effetti un’icona del XXI secolo, bisogna però per coerenza riconoscere che la sua figura simboleggia contemporaneamente l’ideale utopico del progresso infinito, il sogno americano che si è realizzato, e l’oppressione della produzione capitalista che calpesta i diritti umani.
Queste le riflessioni che emergono dal discusso romanzo di Daisey e che vengono messe in scena attraverso l’interpretazione di Fulvio Falzarano, con la regia di Giampiero Solari. Dunque un esempio di teatro che affronta problematiche attuali, scottanti, che si offre come spazio di dibattito sulla realtà contemporanea.
INFO:
Teatro Vascello, Via Giacinto Carini 78
Contatti tel. 06 5881021 – 06 5898031
Il tormento e l’estasi di Steve Jobs
tratto da “The Agony and Ecstasy of Steve Jobs”
di Mike Daisey
traduzione e adattamento di Enrico Luttmann
con Fulvio Falzarano
regia Giampiero Solari
video di Cristina Redini
luci di Paolo Giovanazzi
Orari spettacolo:dal martedì al sabato h.21 – domenica h.18
Durata 65’
di Anna Dotti
7 febbraio 2014