La Compagnia della Fortezza: Atlantis-Capitolo 2
La Compagnia della Fortezza con la direzione artistica di Armando Punzo e la direzione organizzativa di Cinzia de Felice ha presentato Atlantis–Capitolo 2 dal 27 luglio al 3 agosto 2024 nella Fortezza Medicea/Casa di Reclusione di Volterra,
La drammaturgia e la regia sono di Armando Punzo, Leone d’oro 2023 alla carriera alla Biennale di Venezia, proprio per il particolare percorso teatrale e artistico da lui consolidato all’interno del carcere. Percorso che è stato anche alla base della candidatura di Volterra Capitale Italiana della Cultura e Volterra22-23 Prima Città Toscana della Cultura.
Da trentacinque anni Punzo lavora infatti sulla rigenerazione umana delle persone attraverso la cultura senza confini di nessun tipo, perché possa nascere un giorno nuovo senza “il marchio di ieri”. E perché la società intera possa imparare dalle ferite.
É questo quello che si percepisce davanti alle figure in bianco e nero che si muovono tra il piazzale del carcere e alcuni suoi spazi interni. Musici con violini, carillion e minuscoli piatti di ottone, dotti dalle grandi gorgiere e cappelli a punta da Pinocchio, ballerine lunari, uomini in tutù bianco e frac, Pierrot immobili. Tutti hanno gesti lenti che sembrano attirare comete.
Si avverte tra i quadri di questa performance, quella scintilla fuori dal tempo e dallo spazio che nasce dall’ostinazione, dalla speranza e dalla volontà fermentante capace di aiutare i sogni rinchiusi, indicibili, segreti, a tracciare rette incerte nel mondo logico ed artificiale. E migrare così verso la luce.
Su una enorme tela nera che sembra rappresentare il buio in cui siamo avvolti, Punzo traccia con la mano bianche vie incerte, incuranti di una forma supposta, predefinita.
Ci vogliono mille pensieri, mille segni per portare a termine un quadro ci dice Punzo, mentre continua con quelle che possono sembrare metaforicamente, abbozzi di viottoli, di percorsi.
Ma quando il quadro è finito, la grande tela improvvisamente si squarcia. Una galassia inattesa piena di mondi possibili, si apre allora davanti al nostro sguardo impreparato, con una ballerina che danza leggera sul mondo. Come se la gabbia all’interno della quale spesso ci sentiamo talvolta rinchiusi, si fosse finalmente aperta.
Atlantis-Capitolo 2: perché l’immaginazione non trasforma, ma crea nuovi mondi incomprensibilmente possibili.
Forse è davvero questa la felicità, quella strada rivoluzionaria cui l’Homo Felix di Armando Punzo deve tendere: arrivare oltre, continuare a cercare strade non indicate, scoprire le proprie potenzialità. Una scoperta corale come corale deve essere il sapere e la conoscenza per avanzare, evolvere insieme. La condivisone ci toglie infatti dall’isolamento.
Una serie di importanti attività hanno fatto da corollario a Atlantis-Capitolo 2. Sono incontri, masterclass, mostre fotografiche e approfondimenti per confrontarsi sul processo creativo e sulla filosofia della Compagnia. E su quello che hanno generato.