Miss Bartleby. Non è tempo di essere.
Dal 25 ottobre al 5 novembre 2023 al Teatro Litta di Milano va in scena Miss Bartleby. Non è tempo di essere, una produzione del Teatro della Contraddizione, Manifatture Teatrali Milanesi e LAC Lugano Arte e Cultura.
É uno spettacolo coraggioso, carico di potenza attoriale giovanile, di energia vitale che calamita lo sguardo dello spettatore. Marco Maria Linzi firma la regia.
I nove giovani attori in scena si muovono inizialmente quasi danzando meccanicamente. Sembrano confusi, alla ricerca di un senso. Sono dietro un sipario, fatto unicamente da lunghi fili. Dietro quei fili neri che dividono il palco dagli spettatori, sembrano marionette mosse dall’alto.
Le scenografie di Marco Maria Linzi e Ryan Contratista, con le luci bellissime di Giulia Bandera, creano onde, flutti disordinati mentre rumori metallici e di vento sembra scuotano e sconquassino i giovani corpi flessuosi, che si contorcono senza spezzarsi.
Miss Bartleby, dallo scrivano di Herman Melville, è in due atti.
Il primo è movimento confuso, un impasto sonoro di suoni incomprensibili. Non si capisce se riconducibili a lingue realmente esistenti o meno. Si fatica a capire il senso ed anche il collegamento con il secondo tempo, dove gli echi di Bartleby di Melville appaiono quantomeno riconoscibili.
Anche qui abbiamo uno scrivano, anzi “una scrivana” che come il suo illustre predecessore si oppone con una rivoluzione apparentemente senza progetti ad una società dove economia e più ancora tecnica, si nutrono solo di se stesse.
Entrambe infatti, prive come sono di principi morali, religiosi, sociali, finiscono con il creare importanti mutazioni antropologiche. E forse non è un caso che Miss Bartleby indossi una maschera funeraria, quasi che l’umano sia morto.
Il secondo atto si svolge interamente in una capsula spaziale in giro per galassie. I compagni di viaggio sono umani e sintetici, punto di arrivo di quella evoluzione dell’uomo che Bartleby aveva intuito e non aveva voluto alimentare proferendo il suo “preferirei di no”.
Lo spettacolo è ricco di spunti, intuizioni e suggestioni. Regala, come già detto, una recitazione vitale ed energica. Tuttavia richiede al pubblico uno sforzo di attenzione e comprensione a nostro avviso non proporzionato al lavoro.
Il primo atto sembra non solo completamente scollegato dal secondo ma appesantisce inutilmente questo ultimo. Alla fine il lavoro, che dura ben quattro ore, non appare pulito ma carico di sovrastrutture e innesti che ne offuscano e confondono tematiche ed obiettivi. Si avverte certamente la potenza recitativa e creativa ma la stessa sembra scivolare però talvolta, in un compiacimento autoreferenziale che bandisce ciò che non rientra nella sua visione.
Miss Bartleby. Non è tempo di essere.
da Bartleby lo scrivano di Herman Melville
genere: Fantascienza Speculativa
testo e regia di Marco Maria Linzi
con Stefania Apuzzo, Micaela Brignone, Fabio Brusadin, Simone Carta, Sabrina Faroldi, Arianna Granello, Marco Mannone, Stefano Slocovich, Paola Tintinelli, Magda Zaninetti
suoni live Paola Tintinelli
video arte Stefano Slocovich
scenografie Marco Maria Linzi, Ryan Contratista, Giulia Bandera
light designer Giulia Bandera
costumi Francesca Biffi
luci Daniela Franco
tecnica video Ianis Cuciureanu
Produzione Teatro della Contraddizione, Manifatture Teatrali Milanesi e LAC Lugano Arte e Cultura
Dal 25 ottobre al 5 novembremartedì/sabato ore 20.30 – domenica ore 16.30