Iliade: prima giovinezza del mondo occidentale

Iliade è il racconto-spettacolo di Corrado D’Elia, fatto nella splendida cornice dei Bagni Misteriosi l’11 luglio 2023. Uno spazio aperto, magico più che misterioso, che circonda due grandi piscine, voluto, recuperato e ideato dal Teatro Franco Parenti di Milano dove gli influssi negativi di varia natura sembrano restare fuori.
Più di 800 spettatori seduti all’aperto, su sedie e gradoni di cemento tra verde, rose e acqua, in una serata magica. Sembra proprio che la città sia accorsa qua per ascoltare un racconto antico, della prima giovinezza del nostro mondo occidentale, che si fonde con miti e leggende, intriso di passioni, sentimenti, valori smisurati quasi adolescenziali. Una “realtà aumentata” da eroi e eroine, dei che si innamorano di mortali e mortali dai caratteri divini.
L’Iliade, sembra cosi rinnovare il legame tra il passato e il presente, ci ricorda le nostre esuberanze giovanili. Musica tribale, ancestrale, canti antichi, fanno da sfondo sonoro.
Corrado D’Elia, come un generoso aedo comincia il suo canto proprio portandoci davanti all’acqua, quella del mare di fronte a Troia.
Lì incontriamo gli eserciti dei greci e dei troiani, entrambi stanchi dopo 9 anni di guerra. Vediamo i principi achei litigare per una donna, la bella Criseide, figlia del sacerdote Calcante, da loro offeso. E l’ira di Achille quando Agamennone gli sottrae la sinuosa Briseide, mentre dolore e morte danzano sulle tende del loro accampamento.
Dall’altra parte incontriamo Ettore, sposo, padre e figlio che combatte per scongiurare che le donne di Troia diventino schiave imbarcate su navi nemiche.
Iliade: sangue chiama sangue, vendetta, vendetta. Questa è la guerra, di ieri e di oggi. I destini si cuciono alle vite, mentre dei dispettosi e permalosi si divertono.
Patroclo cade ucciso vestendo le armi di Achille. Achille infuriato uccide Ettore e lascia che per giorni il suo corpo valoroso venga trascinato nella polvere. Priamo il temuto re di Troia penetra di notte, disarmato, tremante e vecchio nella tenda di Achille. Invoca la pietas, bacia la sua mano, la stessa che ha ucciso il figlio e la commozione di entrambi esplode. L’eroe restituisce così il corpo che necessita di sepoltura, pena il disonore. E il racconto finisce con una pira immensa su cui bruciano, come una tomba muta, i figli di Troia caduti e con l’esortazione di D’Elia a ripartire dalla parola, antagonista dell’immagine.
Lo spettacolo è travolgente, anche se a tratti è forse eccessivamente urlato.
La giuria del premio nazionale Franco Enriquez 2023 xix^ edizione nella categoria teatro classico e contemporaneo “per un teatro, un’arte e una comunicazione di impegno sociale e civile” ha assegnato l’omonimo premio a Corrado D’Elia per lo spettacolo Iliade.
Iliade
da Omero
progetto e regia Corrado d’Elia
con Corrado d’Elia
ideazione scenica, grafica e foto di scena Chiara Salvucci
tecnico audio Gabriele Copes