Il Malato Immaginario: tutta la comicità di Molière

C’è passione, rigore, memoria e cuore in questa briosa e articolata regia di Andrée Ruth Shammah di Il Malato Immaginario, di Molière.
Lo spettacolo, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano sino al 23 ottobre 2022, fu presentato agli inizi degli anni ’80 nell’allestimento proprio di Andrée Ruth Shammah, con uno straordinario Franco Parenti nel ruolo di Argan.
Per il cinquantesimo compleanno e i quattrocento anni dalla nascita di Molière viene riproposto con dieci bravissimi attori, che si alternano in scena in un coordinamento registico complesso ma leggero. Vestono abiti contemporanei ricercati ed eccentrici.
La scena, che resta invariata, è semplice, delimitata da pareti grigie velate. Perchè come sempre, velata è la verità e Molière la ricerca.
Al centro del palco campeggia una poltrona reclinabile di velluto rosso, dove in pigiama di lana, vestaglia, calzettoni e papalina con tanto di paraorecchie, tutto rigorosamente bianco ospedale, giace Argan.
É Gioele Dix il Malato Immaginario, che da subito ci fa ridere per la sua intrinseca comicità. Si ride con lui, di lui, dei quiproquo dei vari personaggi, delle situazioni comiche, dei nomi onomatopeici. Si ride e il teatro arriva cosi direttamente, come un’onda. Insomma si ride di tutta l’antologia di comicità che Molière offre in questa commedia.
Il Malato Immaginario: tutta l’antologia di comicità di Molière
Tutto è ritmo, tempo teatrale, movimento e ruota intorno ad Argan e alle sue malattie immaginarie. Accanto a lui, quasi undicesimo personaggio, un carrello sempre pieno di medicinali per umettare, sgrassare, liberare la sua ampolla intestinale, con camomilla, anice, menta e pilloline varie, come se le malattie e la medicina si risolvessero solo in movimenti intestinali.
Ma cosi è: il malato esige attenzioni non solo dai famigliari, ma anche da “medici, dotti e sapienti” che paga profumatamente. E come gli illustri cantati da Bennato, anche questi medici e farmacisti vogliono mantenere in vita il malato, non guarirlo, ma per sfruttare il suo denaro.
Per soggiogarlo hanno un frasario complicato, misto a parole latine, accompagnato da gesti ampollosi, minacciosi, sapienti. Ma verranno smascherati!
Nonostante le risate, feroce è la critica di Molière alla società tutta. Medici e medicina sono sicuramente i primi obiettivi. Ma essa si estende poi alle apparenze, ad una società patriarcale che decide dei figli e dei loro amori, all’opportunismo, alla giustizia capace di trasformare l’illecito in lecito, con specchiata rettitudine.
Lo spettacolo è per tutti, i piccoli rideranno per l’incontenibile comicità, i grandi anche, anche se, alla fine, si chiederanno se quella malattia di Argan non sia di grande attualità, frutto di posture che la società assume per scongiurare la morte.
Il Malato Immaginario
con Gioele Dix,
Anna Della Rosa
e con Marco Balbi, Francesco Brandi, Fabrizio Coniglio, Piero Domenicaccio, Filippo Lai, Viola Magnone, Silvia Giulia Mendola, Pietro Micci, Marina Occhionero
scene e costumi Gianmaurizio Fercioni
luci Gigi Saccomandi
musiche Michele Tadini e Paolo Ciarchi
aiuto regista Benedetta Frigerio
assistente allo spettacolo Diletta Ferruzzi
scene dipinte da Santino Croci e Federico Carrassi
direttore di scena Paolo Roda
elettricista e fonico Gianni Gajardo
sarta Paola Landini
amministratrice di compagnia Carla De Gasperis
scene costruite da Tommaso Serra presso il laboratorio del Teatro Franco Parenti
costumi realizzati dalla sartoria del Teatro Franco Parenti diretta da Simona Dondoni
produzione Teatro Franco Parenti
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
intero 38€, intero 28€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
TERZO SETTORE (file S–ZZ) :intero 15€; under26/over65 15€; convenzioni 15€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.
Questo spettacolo è inserito nell’abbonamento Invito a teatroAbbonamento SpecialeCard libera 22-23