Morte di un commesso viaggiatore, architettura della menzogna

Sino al 1 maggio 2022, al Teatro Franco Parenti di Milano va in scena Morte di un commesso viaggiatore, di Arthur Miller, con Michele Placido, Alvia Reale ed un cast di bravissimi attori.
Tutto comincia con un banale incidente di macchina sullo sfondo dello skyline di New York. Per Willy Loman, commesso viaggiatore che passa il suo tempo ad attraversare l’America in auto per vendere tessuti, perdere il controllo del suo mezzo è l’inizio della fine.
Lui, ambasciatore del sogno americano, per la sua riuscita personale e quella familiare, si è votato ai valori dell’apparenza, competizione e soldi, rinnegando la cultura e la lenta costruzione della propria identità. Ha quasi finito di pagare le rate del mutuo della sua casa e quelle degli elettrodomestici che come trofei l’adornano.
Ora però vede le sue certezze vacillare. Il lavoro non va bene, i figli, ormai adulti, vivono un precariato che ha annullato le ambizioni che nutriva per loro.
Arthur Miller scrive Morte di un commesso viaggiatore nel 1949. Capitalismo e consumismo stanno dando vita alla più grande religione monoteistica e lui ne percepisce già la pulsione di morte. Tutto deve essere ridotto a merce; la dignità è assente, cosi come la cultura e lo sforzo per costruirsela.
É la vita stessa a perdere valore, visto che grazie ad un’assicurazione sulla vita, un uomo può valere più da morto che da vivo.
Il passato si mischia allora al presente di Willy, insieme ai dubbi che per la prima volta lo attraversano, cui si aggiungono rimorsi, rimpianti e anche allucinazioni.
Morte di un commesso viaggiatore, architettura della menzogna
L’architettura della menzogna vacilla. Se la società gli ha mentito con modelli vacui, lui ha mentito a se stesso per coprire la sua mediocrità con i suoi piccoli, grandi fallimenti.
E con la menzogna ha educato i suoi figli. Che alla fine per consolarlo gli mentono a loro volta. Solo sua moglie, la bravissima Alvia Reale, gli resta accanto, devota, seppur disincantata.
Michele Placido è un eroe ordinario, spaesato e stanco davanti ad un mondo di cui ha creduto conoscere leggi e meccanismi e che ora lo sacrifica proprio in nome del capitalismo. L’azienda per la quale ha lavorato per più di trent’anni infatti, prima gli decurta lo stipendio e poi lo licenzia in nome del risultato finanziario.
La regia di Leo Muscato, oltre che a restituire un’opera considerata nel 2000 dalla rivista Time la seconda più significativa del 900, dopo Sei personaggi in cerca d’autore, rende questa moderna tragedia attualissima. E lo fa mettendo in scena la disfunzione del sistema societario capitalistico che come un meccanismo perfetto ed implacabile elimina coloro che non sono a lui funzionali.
La scena, in parte roteante, in parte a scomparsa, segue le fasi di questo meccanismo e si trasforma.
Teatro Franco Parenti
via Pier Lombardo 14, Milano
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.com
Michele Placido
Alvia Reale
in
Morte di un commesso viaggiatoredi Arthur Miller
traduzione di Masolino D’Amico
con Fabio Mascagni, Michele Venitucci
con la partecipazione di Duccio Camerini nel ruolo di Charley
e con Stefano Quatrosi, Beniamino Zannoni, Paolo Gattini, Caterina Paolinelli, Margherita Mannino, Gianluca Pantosti, Eleonora Panizzo
regia Leo Muscato
scene Andrea Belli
costumi Silvia Aymonino
disegno luci Alessandro Verazzi
musiche Daniele D’Angelo
produzione GOLDENART PRODUCTION in coproduzione con Teatro Stabile del Veneto e Teatro Stabile di Bolzano
durata 2h30min
martedì 26 Aprile h 20:00; mercoledì 27 Aprile h 19:45; giovedì 28 Aprile h 21:00; venerdì 29 Aprile h 19:45; sabato 30 Aprile h 19:45; domenica 1° Maggio h 16:15
PREZZI
I settore> intero 38€
II settore > intero 30€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
III settore > intero 21€; under26/over65 18€; convenzioni 21€
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Tutti i prezzi sono da intendersi + prevendita