Giulio Cesare al Parco ducale

Uno spazio scenico circondato da pioppi cipressini nel Parco Ducale di Sassuolo, è il punto di partenza di un’esperienza immersiva che andrà in scena nei giorni dal 3 al 6 dicembre prossimo al Temple Theater.
Alzato il sipario tra i pioppi del Parco avrà luogo lo spettacolo Giulio Cesare liberamente ispirato al testo di William Shakespeare per la regia di Tony Contartese: fuori dai soliti contesti possiamo già immaginare cosa possa significare recitare e godere di Shakespeare in uno spazio totalmente immerso nel verde.
Nella capricciosa Roma del 44 a.C, appena uscita dalla guerra civile e sotto il dominio di un solo uomo, cospirazioni e complotti intessono una trama dove l’umanità non sopravvive e il genio deve arrendersi all’ambizione degli uomini.
Da secoli, ogni tipo di pubblico ha sete di archetipi tragici, sente la necessità di assistere e cercare di capire la notte dell’umanità, e così il tragico viene messo in scena.
E’ con la potenza evocativa dell’immaginario, attraverso una originale combinazione di impianto drammaturgico e performativo che Contartese sceglie di rappresentare una delle più significative tragedie classiche del teatro di William Shakespeare e il rovesciamento dello status quo, ivi rappresentato. La direzione artistica ha un approccio innovativo fuori dai registri classici del teatro civile per sottolineare i risvolti umani delle contraddizioni protagoniste dell’opera Shakesperiana e dell’essere umano e lo restituisce emotivamente al pubblico.

Il lavoro di Contartese arricchito costantemente di interpretazioni danzate e vocali progredisce in una coralità esaltante, dentro e fuori la scena. Tony Contartese è attore e regista, formatosi con il teorico e pedagogo teatrale russo Juri Al’sic e come il maestro russo è nel conflitto tra regista e interprete che fonda il suo stile con lo scopo di provocare e coinvolgere l’apparato dell’attore nel ruolo che sarà agito in scena.
Il dramma della volubilità del popolo emerge cesellato in ogni personaggio, l’idealizzazione di se stesso e della sua vita militare nella magistrale interpretazione che l’attore Saverio Bari fa del suo Giulio Cesare ci pongono davanti alla vana illusione, così umana, della vita come di un sistema militarmente ordinato e rassicurante.
“Il rapporto tra l’attore e il regista impostato da Tony è caratterizzato da una forte tensione psicologica che è la nostra cifra stilistica in questo tipo di lavori. Noi interpreti siamo necessariamente sempre pronti all’estemporaneità, questo tipo di impianto teatrale che ama stravolgere i classici, nella sostanza stravolge in primis la nostra di realtà.»racconta Alessandro Lori, che interpreta Marco Antonio e la sua celebre orazione.“ci mette costantemente alla prova e non concede preparazione canonica al ruolo. Lo spettacolo resta sempre una sorpresa per il pubblico perché sorprende e rovescia i ruoli innanzitutto nelle mitologiche prove che precedono lo spettacolo! Gli attori per Contartese devono essere pronti a questo tipo di collaudo, pronti in un certo senso all’handicap, in fondo reinterpretiamo ciò che sosteneva Eduardo, “teatro significa vivere sul serio quello che gli altri nella vita recitano male ”

«Centrale sul palco è il movimento corporeo (“mi muovo, quindi sono” scriveva Haruki Murakami) unitamente ad un tappeto musicale a cui darò voce sottolineando la tragica rappresentazione. Interpreto Calpurnia, sarò l’espressione vocale dello spettacolo collegata alle profezie di morte avute in sogno e implorerò mio marito di rimanere a casa a causa dei cattivi presagi. Aggiunge Camilla Corsi che veste i panni della moglie di Giulio Cesare e quelli di performer vocale dello spettacolo. «Le prove sono state ricche di armonia e tensione, personalmente le trovo divertentissime e funzionali all’obiettivo finale, uno spettacolo nello spettacolo! La novità interpretativa interessante di questa messa in scena sarà l’inserimento della figura di Cicerone – interpretato da Riccardo Palmieri – aspettatevi un commentatore della cronaca del tempo accostabile alla figura politica di un Andreotti».
In questo lavoro dalla sconvolgente contemporaneità ogni interprete parteciperà nel mettere in scena tutta la caducità e l’imperfezione della progettualità umana attraverso il tragico declino di un uomo di potere, facendo assistere il pubblico ad un dipinto scenico imperdibile in cui entusiasmo ed energia fisica si mescolano in un progetto artistico genuinamente corale.
Con buona pace dell’ambiente naturale circostante e del soave fruscio dei pioppi, altrettanti spettatori e organismi viventi riuniti in felice consenso.

“I vigliacchi muoiono molte volte innanzi di morire; mentre i coraggiosi provano il gusto della morte una volta sola”
Temple Teather – Parco ducale – Comune di Sassuolo
Giulio Cesare di William Shakspeare 3-6 dicembre 2021, ore 20.30
Regia di Tony Contartese, con Saverio Bari, Marco Marzaioli, Alessandro Lori, Giacomo Stallone, Giulio Germano Cervi, Camilla Corsi, Marina Meinero, Irene Girotti, Bianca Ferretti, Dario Tamasi, Martina Monaco, Francesca Martignetti e con allievi del teatro danza STED.
