La Gilda del Mac Mahon, tra carnalità e sacrificio

Al Teatro Franco Parenti di Milano, dal 10 al 14 novembre 2021 è andato in scena La Gilda del Mac Mahon, tratta dalla omonima raccolta di racconti di Giovanni Testori. Lo scrittore lombardo ambienta la vicenda nella periferia milanese, che cerca come l’intera città, di riprendersi dalla distruzione bellica, tra i fumi delle fabbriche e quelli delle sigarette degli operai dalle tute unte e sporche. Qui una donna, che per le sue forme sinuose viene chiamata La Gilda, come la formosa protagonista del film americano, si innamora di un balordo, finito in prigione per ricettazione. Lei per mantenerlo, sceglie di “fare il mestiere”.
Testori sembra disegnare l’umanissimo microcosmo di una Italia che va scomparendo mentre si delineano i primi effetti negativi dei miti della cultura di massa prodotti dall’industria cinematografica americana.
L’adattamento vitale e la cura registica di Laura Marinoni, sola in scena in abito succinto rosso, accompagnata da Alessandro Nidi al pianoforte, ne fa una storia in musica, a tratti cantata. La storia di un amore, di quelli grandi che attraversano una intera esistenza, lacerandola. Perchè sono a senso unico, divorano un amante, ma non l’altro, che resta insensibile, impassibile ed anzi approfitta della “debolezza” dell’altro.
Tra gioielli da poco e biancheria da niente, tra canzoni che vanno da quelle di Jannacci a poeti-musicisti come Ferré, passando per Mina e De Andrè con incursione nella canzone popolare partenopea, la Marinoni commenta intimamente, con passione e sarcasmo, il racconto testoriano.
E ci narra del suo Gino finito a San Vittore (carcere milanese), dei soldi che lei gli porta facendo il mestiere, dell’attesa nella quale si consuma attendendo il suo ritorno. Ma anche dell’amarezza quando lui, tornato libero non vuole più vederla e l’allontana dalla sua vita, anche se, come un tarlo, gli resta dentro. Lei continua a fare la vita, tra sesso, amore, piacere per la fisicità.
Prova sempre un senso di vertigine, di ansia nel vedere un corpo maschile nudo, come se fosse sempre la prima volta. La sua generosità nel concedersi, ne fa una sorta di Maria Maddalena profana, pronta a sacrificarsi per il Gino bastardo che tornerà quando avrà bisogno dei suoi soldi.
Teatro Franco Parenti, via Pier Lombardo 14, Milano
Info e biglietteria
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
La Gilda
da La Gilda del Mac Mahon di Giovanni Testori
con Laura Marinoni
e Alessandro Nidi al pianoforte
adattamento e cura registica Laura Marinoni
direzione musicale Alessandro Nidi
movimenti coreografici Cristina Bucci
costumi Gianluca Sbicca
produzione International Music and Arts