Teatro Fontana: Passion fruits, la nuova stagione

Il Teatro Fontana di Milano ha presentato la sua nuova stagione 20/21: Passion fruits.
Questa piccola frase, scritta con una grafia ondeggiante, campeggia infatti su un bellissimo disegno di Massimiliano Milano, che raffigura tanti frutti dai colori accesi, dalla polpa succosa e dalle forme tondeggianti. É la copertina del nuovo cartellone, appassionato e sperimentale.
“Ma non siamo alla frutta”, esordisce scherzosamente il presidente Gianluca Balestra. Anzi, continua, Rossella Lepore, direttrice artistica, questo claim sintetizza il messaggio del Teatro Fontana: la passione per il teatro, talmente forte da generare cambiamento per tornare ad incontrare il pubblico, con fiducia e cautela.
C’è stato infatti bisogno di un grande impegno per sviluppare strategie di adattamento, quando il Covid ha imposto nuove regole.
La mancanza di condivisione, la separazione, l’assenza della dimensione corporea, hanno dimostrato la forza sociale del Teatro.
La stagione Passion fruits ci rintroduce proprio nel rito del teatro, con stili e linguaggi diversi, titoli classici e drammaturgie contemporanee, rivisitazioni di testi conosciuti, rielaborazioni inedite di celebri film firmate Elsinor, come La grande abbuffata, o Festen. Il Gioco delle verità.
Passion Fruits una stagione frutto della passione
Rosario Lisma, sarà in scena con Terra Matta, dall’omonimo romanzo di Vincenzo Rabito e L’Operazione, da lui scritta e diretta ed interpretata invece insieme ad altri attori; Marco Cacciola porterà Farsi Silenzio, performance che predilige il suono alle parole ed Io sono. Solo. Amleto; Vincenzo Pirrotta aggiunge un particolare epilogo a L’Uomo dal Fiore in bocca di Pirandello.
Woody Neri sarà Lo straniero di Camus, per la regia di Renzo Martinelli; Walter Leonardi, tornerà con A-Men, racconto in bilico tra ironia, dramma e poesia. Si riderà con Chi ruba un piede è fortunato in amore, di Dario Fo, spettacolo che sa di circo e avanspettacolo; e con 1 e 95, Stand up Comedy show di e con Giuseppe Scoditti. Ci si perderà invece nel magico mondo di bolle di sapone di Bubbles Revolution, di Marco Zoppi e Rolanda Sabaliauskaite.
Una vicenda avvincente è raccontata in Valzer per un mentalista, diretto da Marco Lorenzi, in una Trieste di inizio secolo. Sempre di Lorenzi è la regia di Very shorts, la possibilità di un’isola, riflessione sul nostro legame con l’esterno. Di segreti parla Tradimenti, di Harold Pinter, per la regia di Michele Sinisi. In Bar Blues, liberamente tratto da Racconti di Giovanni Testori, Federica Bognetti racconta personaggi del passato in atmosfere da cabaret sulle note del sax di Emiliano Vernizzi. Della relazione padre figlio i parla Il figlio che sarò, di Gianluigi Gherzi e Giuseppe Semeraro. L’attraversamento di un processo creativo si ritrova in Malintesi, Musica e parole di un certo Gipo, mentre in Elia Kazan, troviamo il dramma della scelta che non lascia salvezza.
Passion fruits regala due festival di danza e un progetto di integrazione
In Passion fruits, ci saranno anche 2 festival di danza: la XIII edizione del Festival Exister diretto da Annamaria Onetti e promosso da DANCEHAUSpiù – Centro Nazionale di Produzione della Danza un festival; e Più Che Danza! la kermesse riservata alla danza contemporanea diretta da Franca Ferrari e dedicata quest’anno al tema dell’immaginario. Nato nel 2014 con un’attenzione specifica agli artisti del territorio della Lombardia, dal 2018 diventa un festival nazionale attento ai giovani e all’innovazione.
Torna anche Segnali il festival di teatro ragazzi dedicato agli spettacoli per le giovani generazioni, giunto alla sua 31esima edizione. La kermesse che ogni anno ospita circa 200 operatori teatrali provenienti da tutta Italia, è organizzata dai Centri di Produzione Teatrale Teatro del Buratto e Elsinor, e vede la direzione “tutta al femminile” di Renata Coluccini e Giuditta Mingucci.
Il Teatro Fontana, sempre molto attivo nella tessitura del rapporto tra cittadinanza e teatro porta avanti anche 6 di scena! un progetto biennale di innovazione culturale ideato da Elsinor/Teatro Fontana, dalla compagnia servomutoTeatro e dall’Associazione culturale Meraki. Con il sostegno di Fondazione Cariplo, le tre realtà lavoreranno sul Quartiere Isola per avvicinare i suoi abitanti al teatro facendoli partecipare attivamente ai processi di creazione artistica.