Europa League, ottavi di finale: Milan sconfitto 0-2 dall’Arsenal

Dopo una serie di successi l’orizzonte si sposta in avanti e lo sguardo si allunga su di esso. Allora per tenere i piedi ben piantati a terra bisogna fare un grande sforzo, spesso però inutile. Accade a tutti, nello sport e nella vita. È successo anche al Milan, nonostante i plurimi moniti di un Gattuso umile e realista. Lo 0-2 casalingo contro l’Arsenal, ormai solo lontana parente di quella squadra che una dozzina di anni fa incantava in giro per l’Europa, fa ripiombare dolorosamente i rossoneri di schiena al suolo. Mkhitaryan e Ramsey, nel primo tempo, puniscono un Milan decisamente disattento in fase difensiva e senza un filtro efficace a centrocampo. Il cammino europeo della squadra meneghina appare ora compromesso.
Gattuso manda in campo il solito Milan, con Calhanoglu e Suso ai lati di Cutrone.
Wenger, che deve rinunciare all’indisponibile Aubameyang e all’infortunato Lacazette, si affida all’unica punta Wellbeck.
Ozil inventa, Mkhitaryan e Ramsey colpiscono – Nel primo tempo le occasioni da gol sono tutte per la squadra ospite. Il Milan è spesso impreciso nell’ultimo passaggio, situazione che ben si sposa con la grande propensione al gioco in velocità dell’Arsenal. Ozil e compagni, nonostante il ritmo elevato, mostrano una capacità di palleggio decisamente superiore, dando l’impressione di poter far male all’avversario da un momento all’altro. E infatti occorre aspettare solamente 15 minuti per assistere alla rete del vantaggio ospite, ispirata da Ozil e realizzata da Mkhitaryan, bravo e rientrare su Calabria e concludere con il destro.
Il Milan prova a reagire, ma Cutrone viaggia sempre con qualche decimo di secondo di ritardo.
Il treno del gol arriva invece puntuale per i gunners, che al 45’, dopo aver colpito la traversa con Mkhitaryan, trovano la rete del meritato raddoppio: imbucata di Ozil per Ramsey, che scarta Donnarumma e infila a porta vuota. Per i rossoneri è un colpo durissimo.
L’Arsenal difende il doppio vantaggio – Nella ripresa il Milan ha subito l’opportunità di accorciare le distanze: Bonaventura riceve in area, all’altezza del dischetto, ma non riesce a tenere il corpo piegato in avanti e la palla bassa.
Gattuso ridisegna la squadra inserendo Kalinic al posto di uno spento Calhanoglu; Wenger risponde con Maitland-Niles al posto di Kolasinac.
Il Milan si riversa in avanti alla ricerca di un gol che riaprirebbe i giochi, ma si scontra ripetutamente con il muro difensivo inglese, che resiste senza alcun segno di cedimento.
Nemmeno l’ingresso di André Silva sortisce l’effetto di spostare gli equilibri della gara. Fra sette giorni, a Londra, servirà un’impresa di quelle indimenticabili. Un’impresa da Milan d’altri tempi.
Meritano 2duerighe:
[su] Ozil: è un campione, e stasera lo ricorda a tutti. Due assist al bacio che valgono più di un piede nei quarti di finale. Una fortuna per l’Arsenal avere in rosa un giocatore così.
[giu] Kessie: sbaglia l’impossibile in fase di impostazione e non ripiega in copertura come è abituato a fare. Una prestazione estremamente deludente.
Il tabellino:
Milan – Arsenal 0-2 (primo tempo 0-2)
Marcatori: Mkhitaryan al 14’, Ramsey al 49’ p.t. Milan (4-3-3): G. Donnarumma; Calabria (dal 34’ s.t. Borini), Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessie, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone (dal 23’ s.t. André Silva), Calhanoglu (dal 17’ s.t. Kalinic). (A. Donnarumma, Zapata, Montolivo, Locatelli). All. Gattuso.
Arsenal (4-2-3-1): Ospina; Chambers (dal 40’ s.t. Elneny), Mustafi, Koscielny, Kolasinac (dal 17’ s.t. Maitland Niles); Ramsey, Xhaka; Özil (dal 35’ s.t. Holding), Wilshere, Mkhitaryan; Welbeck. (Cech, Iwobi, Nelson, Nketiah). All. Wenger.
Arbitro: Turpin (Fra)
Note: spettatori 72.821. Ammoniti Kolasinac (A) per fallo di mano, Ramsey (A) per gioco scorretto.