Under illude ma lo Shakhtar vince 2-1

Lo stadio Metalist di Kharkiv accoglie la Roma con una temperatura glaciale e la squadra di casa, più avvezza al freddo ucraino, alla lunga esce e si prende la partita. I giallorossi dominano nel primo tempo e vanno in vantaggio con il solito Under, prima partita di Champions League per lui, ma poi subiscono il pareggio per uno svarione di Florenzi e crollano psicologicamente soffrendo lo Shakhtar fino all’extra time.
Alla fine il risultato finale va anche stretto agli ucraini e c’è ancora da capire perché la Roma soffra così tanto a livello psicologico le rimonte degli avversari.
Piccolo Under – La Roma è subito dentro la partita e si propone con il baricentro alto. Al 5’ Under rientra sul mancino e crossa sul secondo palo ma Butko, all’interno dell’area piccola, anticipa Dzeko mandando in angolo. Due minuti dopo su corner di Kolarov Dzeko impatta la palla col ginocchio, il portiere respinge sui piedi di Fazio murato però dalla difesa avversaria. All’ 8’ Fred di esterno destro allarga per Bernard che si accentra in area ma Florenzi lo blocca bene.
La partita vive di capovolgimenti di fronte con lo Shakthar veloce sugli esterni e la Roma più lenta. E’ bravo Alisson sul destro velenoso di Marlos. Al 20’ prima occasione per la Roma con Manolas che, solo in area, impatta di testa il cross di Kolarov ma non riesce a prendere lo specchio della porta. Dopo due minuti è Dzeko a divorarsi la più grande occasione della serata. Under protegge palla a centrocampo in mezzo a due avversari e serve Perotti con uno splendido traversone. L’argentino stoppa al volo e allarga sulla destra per Dzeko che di piatto ammortizza la palla dritta dritta tra le braccia di Pyatov. Per lo Shakhtar ci prova Taison ad ingannare Alisson con una palla tesa sul secondo palo ma il portiere brasiliano fa buona guardia.
Al 41’ Dzeko si riscatta. Perotti, dalla fascia sinistra, passa la palla al bosniaco che con un lancio che taglia la difesa regala a Under un assist al bacio. Il turco è freddo, si beve Marlos e mette la palla in rete.
La Roma capitalizza al meglio la sua azione migliore e decreta un risultato parziale meritato.
Tracollo Roma – Lo Shakhtar prova a scuotersi nei primi minuti tentando di trovare il pareggio ma la Roma è intelligentemente schierata con la linea dei difensori alta. Ci prova Marlos al 3’ con un pallone che mira il secondo palo ma Alisson c’è. Risponde Dzeko con un passaggio delizioso per Under ma il turco parte in ritardo e l’azione sfuma.
Al 52’ Rakytsky rinvia la palla dalla sua trequarti e lancia da ottanta metri verso la zona di Florenzi che buca l’aggancio e dà via libera a Ferreyra. L’argentino manda a spasso Manolas e buca Alisson sul secondo palo.
La Roma è intontita e Florenzi ancor di più visto che Ismaily sulla sua fascia fa faville. La squadra romanista si scioglie inspiegabilmente e lascia il campo agli avversari. Alisson fa gli straordinari sul tiro di Marlos a botta sicura, rimane in piedi e respinge con la manona. Sempre Alisson, in volo d’angelo, salva la porta su tiro di collo esterno di Taison. La Roma si riaffaccia verso l’aria avversaria al 65’ con Nainggolan impattando di testa un cross di Kolarov, ma il belga è troppo arretrato e non riesce ad imprimere forza al pallone. Al 71’ Nainggolan regala una palla agli avversari e costringe (quasi) Strootman a fare fallo su Marlos quasi al limite dell’area. E’ un gioco da ragazzi per quel volpone di Fred battere una punizione perfetta che si insacca alle spalle di Alisson. E’ il due a uno e la Roma si spegne, si affloscia, sparisce dal campo. Di Francesco opera un doppio cambio: Gerson per Under e, finalmente, Peres per uno stremato Florenzi. Lo Shakhtar ora è sornione e attende le mosse di un avversario poco convinto. Si rivede Peres, protagonista di uno svarione che poteva costare caro poco dopo la sua entrata in campo, ma fa bene prima su Ismaily e poi, in collaborazione con Alisson, su tiro da due passi di Ferreyra che impatta un assist di Taison nel finale di partita. Nel mezzo solo le incursioni sulle fasce degli esterni furetti dello Shakhtar che hanno fatto quel che hanno voluto, complice una Roma morta psicologicamente.
Inaccettabili le due facce di una Roma che riesce ad imporre il suo carattere nel primo tempo ma che sparisce letteralmente dal campo nel secondo con quasi tutti i suoi uomini ad eccezione di Alisson che sale in cattedra e concede ai suoi compagni la chance di giocarsi la qualificazione ai quarti con qualche speranza in più.
Meritano 2duerighe:
[su] Alisson: il portiere brasiliano questa sera conquista il podio del migliore in campo con un paio di parate eccellenti. Senza di lui il passivo sarebbe stato più pesante. Santo subito.
[giu] Florenzi: vero che era convalescente e forse non del tutto in forma ma questa sera Florenzi ha ampiamente dimostrato che il ruolo di terzino destro non è il suo. Lo svarione che regala il pareggio agli ucraini è un errore madornale. Ma anche chi lo ha fatto rimanere in campo quando non ne aveva più ha le sue colpe.
TABELLINO
SHAKHTAR DONETSK (4-2-3-1): Pyatov, Ismaily, Rakitsky, Kryvtsov (45+3’ Ordets), Butko, Fred, Stepanenko, Bernard (90+2’ Kovalenko), Taison, Marlos, Ferreyra. All.: Fonseca.
ROMA (4-2-3-1): Alisson, Florenzi (71’ Perotti), Manolas, Fazio, Kolarov, De Rossi, Strootman, Under (72’ Gerson), Nainggolan (83’ Defrel), Perotti, Dzeko. All.: Di Francesco.
Marcatori: 41’ Under (R), 52’ Ferreyra (S), 71’ Fred (S).
Ammoniti: Ferreyra, Taison (S), Perotti (R)
Arbitro: Collum (Scozia)