Una generosa Lazio non serve a fermare la marcia della Juventus
L’Olimpico di Roma ospita la sfida conclusiva della 32esima giornata di campionato. La Lazio, in piena emergenza, gioca per rimanere aggrappata alla speranza Europa League, la Juventus per chiudere la pratica tricolore. Mister Petkovic si deve inclinare davanti alla lunga lista di infortunati e squalificati, proponendo una difesa inedita e rimaneggiata, stankevicius torna titolare assieme a Cana, Ciani e Gonzales. I primi della classifica si presentano a pieno organico e determinati a mettere un pezzo di scudetto in tasca, approfittando del pari tra Napoli e Milan. I padroni di casa non hanno voglia di fare le vittime sacrificali ed iniziano la partita con grande cipiglio: al 3′ Hernanes prova a prendere le misure a Buffon con un tiro che non desta problemi. Ma i bianconeri sono quadrati e pericolosi, e al 7′ un ottimo fraseggio porta Vucinic dentro l’area laziale, il numero 9 juventino viene atterrato da Cana, Giannoccaro fischia l’estrema punizione, rigore netto, sul dischetto si presenta Vidal che, nonostante i laser, non perde la concentrazione e spiazza Marchetti portando i suoi in vantaggio. La rete subita porta sconforto ai padroni di casa che perdono il filo del gioco davanti ad una Juve ordinata e tecnica che si dimostra molto pericolosa giocando alta. La Lazio tenta di scrollarsi di dosso un momento estremamente negativo, fuori dall’ Europa e con un ritardo di 5 punti dal terzo posto: Candreva macina metri e offre spunti, ma sono i bianconeri a comandare: Pirlo illumina il centrocampo con lanci vellutati e deliziosi che mettono in condizione gli attaccanti di presentarsi con relativa facilità davanti all’estremo difensore biancoceleste. Al 17′ Ciani mura Marchisio su una discesa prorompente di Lichtsteiner, sugli sviluppi del contropiede i padroni di casa si fanno pericolosi sull’asse Candreva-Klose. Ma i Campioni d’Italia fanno tremare l’Olimpico: al 19′ Pogba viene atterrato da Gonzales, punizione, sul punto di battuta si presenta lo specialista Pirlo, palla morbida al centro dove Vucinic anticipa tutti deviando in porta, la rete non si gonfia solo grazie ad un perentorio riflesso di Marchetti che tiene in piedi la Lazio. La squadra di Petkovic ha orgoglio e voglia: al 24′, su corner, palla scodellata al centro, Cana si trova a tu per tu con Buffon ma manca l’appuntamento con la sfera che scivola verso il fallo laterale. Gol mangiato, gol subito. Al 27′ su azione avvolgente della Juventus Ciani mura una conclusione ravvicinata di Vidal, dagli sviluppi di questa Stankevicius rinvia male, Pogba per Vucinic che prolunga al centro area dove una deviazione favorisce l’inserimento maestoso di Vidal che con un tocco morbido anticipa la difesa e supera un incolpevole Marchetti raddoppiando e permettendo alla squadra di Conte di amministrare la partita. Nel secondo tempo la Lazio mischia le carte mettendo in campo Ederson e Kozak per Mauri e Hernanes e l’inizio è imponente con una Lazio che attacca e aggredisce ogni pallone, al 49′ Ciani svetta su tutti e di testa incrocia sul palo più lungo dove Buffon evita il peggio. Al 55′ Marchisio si divora l’occasione del 3-0 sparando alto da pochi metri a portiere battuto. al 60′ Kozak mantiene il suo digiuno in campionato schiacciando troppo, di testa, un cross di Ederson. Dopo la girandola di sostituzioni la partita si addormenta e volge al termine in favore di una Juve che senza problemi si avvicina alla conquista del campionato. Una generosa Lazio non basta per evitare la sconfitta, i troppi infortuni e il calo sia fisico che morale ne stanno compromettendo un finale di stagione che si prospettava ricco di soddisfazioni, gli obiettivi si sono ridimensionati e il morale ne risente. Unica nota positiva è la curva che mai ha smesso di incitare i suoi. Ora come mai serve fiducia.
di Damiano Rossi
(Redazione Frascati)
15 aprile 2013