Mille emozioni e un goal per parte: Roma-Lazio finisce 1-1
Un rettangolo di gioco ricoperto da un manto erboso, uno stadio gremito pronto ad esplodere, due squadre, una città e un pallone. E’ quanto basta ad aprire le porte per paradiso ed inferno calcistici, vittoria o sconfitta come ago di una bilancia umorale, che sancisce il predominio di una tifoseria in una realtà che vive per questo sport. Due metà tanto divise, eppure unite nello stesso centro del mondo per 90 minuti. Ma il derby 138 in campionato termina in pareggio. Roma-Lazio finisce 1-1. Le conferenze della vigilia avevano visto i due allenatori concordare su un punto in particolare: questa è una sfida che vale molto più dei semplici tre punti. Petkovic ritrova dal primo minuto l’imprescindibile Klose all’apice del suo 4-5-1, a reggere da solo l’attacco biancoceleste; Andreazzoli, in risposta, si affida a un inedito 4-3-1-2, capeggiato dal trio fantasia formato dal tandem Totti-Lamela, spalleggiato dall’estro di Pjanic. Fischia Mazzoleni di Bergamo. E’ un derby sentito e indispensabile per entrambe le formazioni. Lo si capisce sin dai primi minuti, che vedono le due squadre bloccate, nervose interpreti di un equilibrio sostanziale. Al 13’ il primo tiro in porta del match: Candreva prova il destro, Stekelenburg respinge sicuro in corner. Al 16’ è subito Hernanes a rompere la stabilità iniziale. Il brasiliano trova il jolly con una staffilata di sinistro dalla lunga distanza che si infila sotto il sette alle spalle dell’incolpevole portiere giallorosso. La Roma accusa il colpo e la Lazio ora sembra voler sfruttare la scia dell’entusiasmo per il goal del vantaggio. Al 20’ Lulic si libera bene in area di rigore e calcia rasoterra, ma l’estremo difensore olandese si distende sul suo palo, salvando la porta romanista dal raddoppio. La Roma non riesce a rispondere e l’unico tentativo da segnalare coincide con quello velleitario di Torosidis, che prova dai trenta metri, calciando alto al 25’. La Lazio gestisce con tranquillità e sicurezza, non rischiando praticamente nulla fino al 40’ e così fino al termine della prima frazione di gara, salvo la botta di un grintoso Totti a primo tempo scaduto, servito dal numero di Florenzi, che scalda le mani a Marchetti, rianimando il confronto, che, ciononostante, manda a riposo Roma e Lazio sul risultato di 1 a 0 per i biancoazzurri. Ricomincia la seconda metà e la possibile ipoteca sul match giunge immediata. Al 48’ minuto, su un cross sporcato dalla sinistra, Marquinhos tocca di mano: è calcio di rigore per la compagine laziale. Hernanes va dal dischetto alla ricerca della doppietta personale, ma sbaglia clamorosamente, con una battuta lenta che finisce fuori sotto la Nord. Il boato della Sud scuote i giallorossi, che si catapultano con fomento in avanti e guadagnano incredibilmente un rigore a loro volta al minuto numero 10. L’entrata di Hernanes su Pjanic non lascia spazio a dubbi, così come la decisione sul tiratore della massima punizione. Il capitano Francesco Totti va dagli 11 metri: calcia una rasoiata col destro che si insacca sotto la sua curva e raggiunge Da Costa e Delvecchio a quota 9 goal nella speciale classifica dei marcatori della stracittadina romana. Al 57’ è 1-1. Nel giro di una manciata di minuti, gli eventi stravolgono nettamente l’inerzia della partita. Ora è la Roma a spingere sull’acceleratore e al 64’ Florenzi si divora il 2-1, dopo essersi trovato la palla tra i piedi su una corta respinta di Marchetti, ancora impegnato da Totti. Poco dopo, l’ennesimo colpo di scena: la Lazio resta in 10 per l’espulsione di Biava, doppia ammonizione per lui, dopo un intervento in ritardo su Marquinho, lanciato in contropiede. I giallorossi ora macinano gioco e si riversano esuberanti all’attacco, nella speranza di una rimonta sorprendente ai danni di una Lazio seriamente in difficoltà. Al 75’ vibranti proteste romaniste per un intervento di Radu su Lamela, ma Mazzoleni fa segno di proseguire. Tuttavia gli ormai 10 uomini di Petkovic non ci stanno e tengono il campo con personalità, nonostante l’inferiorità numerica. La Roma non trova la zampata vincente: Lamela al 79’ spara alto di testa a due passi dalla linea di porta, su un calcio d’angolo pennellato dal suo capitano. La Lazio stringe i denti, la Roma tira fuori le unghie. E’ il derby delle mille emozioni. Un’altra volta Totti prova su punizione dal limite al minuto 86: Marchetti blocca in tuffo. Le ultime battute non producono alcuna decisiva occasione e Roma-Lazio si chiude sul risultato di 1-1. Un punto a testa che non soddisfa nessuno, ma acquieta i timori di entrambe le formazioni, in momenti differenti ugualmente a forte rischio sconfitta, in un derby spettacolare, pieno di ribaltamenti di fronte e sicuramente all’altezza delle aspettative.
Mattia Coletti