Europei: l’Italia di Conte come la torta della nonna

Ha avuto ragione lui. Con la grinta, con la “fame” si può arrivare. Dovunque forse no ma lontano sicuramente si. Signore e signori ecco a voi l’Italia di mister Conte. Quella operaia ma con classe, quella a “fari spenti” ma orientata. La squadra che non ti aspetti vince anche con la Svezia e si regala, in anticipo, una qualificazione . L’allenatore salentino sta riuscendo nell’impresa di tenere unita una squadra ma, forse e ambiziosamente, un intero paese. Dietro il gol di Eder, c’è tutta la forza di un gruppo e l’orgoglio di un paese che invoca, ancora una volta, il suo ruolo da protagonista.
Sarà forse una coincidenza ma gli azzurri vincono con la vecchia e sempre ottima ricetta italica: difesa di ferro e ripartenze letali. Sembra quella del dolce della nonna: pare ovvia, funziona e tutti si leccano il palato. Dalle Alpi alla Sicilia, milioni di italiani erano attaccati allo schermo a tifare, sperare, vivere novanta minuti di puro sport che sono divenuti di adrenalina prima e di soddisfazione dopo. Il sabato sera di chi ha tifato tricolore appare quanto mai godibile con il petto gonfio e il clima fresco di questa estate che pare non voler arrivare.
Sono arrivate, invece, nitide e sullo sfondo le immagini di quelli che stanno diventando i nostri “piccoli eroi francesi”. Capitanati da sua eccellenza Buffon, anche oggi spettatore non pagante, questi ragazzi possono regalare, ad un intero paese, un sogno. Perché i sogni, a volte, aiutano a vivere. Il domani ci riserva l’attesa verso l’ultimo match del girone e il carattere, ancora una volta, proteso al successo di mister Conte che, interrogato sulla partita che ci attende, si affretta a precisare: “niente calcoli: giocheremo per vincere”.
Benvenuti nell’Italia che non si accontenta. Che non vuole rimediare ma maneggiare, che non desidera seguire ma orientare, che pretende di correre e non camminare. Orgoglio di essere italiani. Chissà che il messaggio non giunga, dallo sport, ai settori trainanti di questo Paese. C’è voglia di cambiamento. C’è voglia di fare. C’è desiderio di crescere. Del domani non vi è certezza. Vero. L’oggi però è tutto da gustare. Come la torta della nonna.
Giuseppe Saponaro