Il Capitano porta il vessillo e lo innalza su Roma. Torino KO 3-2.

Come iniziare un pezzo in cui un giocatore di quasi 40 anni entra in campo, segna due reti in 3 minuti e rigira il risultato da 1-2 a 3-2? Sarebbe facile, se non fosse che si sta parlando di Francesco Totti. Il romanticismo dell’accaduto, in uno stadio che tutto ha tranne che qualcosa di romantico, fa sì che la Roma allunghi a +7 sull’Inter, alla vigilia della sfida contro il Napoli, ancora all’Olimpico.
La classifica parla chiaro, l’incipit non chiarisce l’andamento di una gara in cui la Roma ha giocato male, ha subito troppo i pochi attacchi del Torino ed è stata sicuramente sia premiata, sia fortemente penalizzata da un arbitraggio al limite del ridicolo. La squadra di Ventura ha avuto lo stesso atteggiamento che ha avuto negli ultimi appuntamenti all’Olimpico: tutti dietro, prima e seconda linea schiacciate verso la propria porta e forza alle rare ripartenze di Belotti & Co.
Continua ad essere complicato, anche per il più razionale, descrivere i momenti antecedenti a ciò che poi ha fornito Francesco Totti. Un calciatore impossibile da definire, un protagonista di una società che, volente o nolente, negli ultimi 20 anni deve la sua fama alla figura di questo uomo. Una società che sembra aver preso la sua definitiva direzione, quella di non continuare il rapporto con il ragazzo di Porta Metronia.
Si continua a dire, a sostenere, a ricordare che Totti è un membro della rosa della Roma così come tutti gli altri. Il piccolo dettaglio sfuggente è, però, che Totti non è come tutti gli altri. E non serve nemmeno spiegarlo. Per Roma – Torino, ‘semplicemente’, ha risolto una partita fondamentale per le sorti del terzo posto in questo campionato e per la milionesima volta ha salvato la propria compagna di vita da una cocente delusione.
Roma – Torino, se non ci fosse stato l’exploit col numero 10 sulle spalle, sarebbe stata la fiera del calcio pessimo, confuso e banale. Perché la Roma è in una fase d’involuzione, il Torino è in salute ma con i limiti tattici di Ventura (allenatore inspiegabilmente osannato), e perché di 6 arbitri nessuno è riuscito a meritare la sufficienza. Ma quello che infine conta sono i 3 punti, perché il cinismo del calcio vuole anche questo, e Totti ha accontentato tutti in quel di Roma. E’ riuscito a far felice anche chi non lo vuole più tra i piedi, ha consolidato il terzo posto della propria squadra e ha illusoriamente riaperto la corsa al secondo. Ah, e ci ha fatto emozionare tutti per la 247esima volta.
Meritano 2duerighe
[su] Totti: What else?
[giu] Palmieri: qualcuno trovi un’utilità a quel terzino.
Tabellino
Roma – Torino 3 – 2
Marcatori: Belotti 35’ pt, Manolas 21’ st, Martinez 35’ st, Totti 42’ st, 44’ st.
Roma (4-3-3): Szczesny, Maicon, Manolas, Rudiger, Emerson, Nainggolan, Keita, Perotti, Florenzi, El Sharaawy, Salah ALL. Spalletti
Torino: Padelli, Glik, Maksimovic, Moretti, Silva, Obi, Gazzi, Baselli, Peres, Belotti, Martinez ALL. Ventura
Note: Ammoniti: Padelli, Belotti, Glik, Florenzi
Arbitro: Calvarese