Nella giornata dei contemporanei pareggi di Inter, Milan e Fiorentina, la Roma ha la grande occasione per accorciare sui nerazzurri e sui toscani e allo stesso tempo allungare sul Milan. E’ una di quelle occasioni che troppo spesso nel corso degli ultimi anni la Roma si è lasciata scappar via e non dovrebbe ricapitare ancora, anche alla luce delle ennesime vittorie di Napoli e Juventus. Se davvero i giallorossi vogliono puntare in alto e certificare ulteriormente i primi sintomi positivi della cura Spalletti, allora è imprescindibile una vittoria contro una Sampdoria in piena crisi di risultati, oltre che di classifica; i blucerchiati, dall’arrivo di Montella, non hanno invertito il trend negativo: un solo punto in sei partite e vittoria che manca da quasi un mese, dal derby vinto 3-2. La trama del match è presto svelata: la Roma vuole continuare nel processo di crescita, la Sampdoria deve assolutamente risorgere.
Nel primo tempo la sblocca Florenzi- Prima frazione di gara che vede la Roma comandare il gioco, seppur con tanti errori in fase d’impostazione dovuti alle fittissime linee di centrocampo e attacco messe in campo da Montella. Sicuramente più propositivi i padroni di casa, nuovamente con tutti e tre i nuovi acquisti sul rettangolo verde dal primo minuto. Problemi già nel riscaldamento invece per la Sampdoria, che deve rinunciare a Moisander, infortunatosi durante il riscaldamento; al suo posto Barreto.
La prima occasione è per la Roma, con la partecipazione involontaria di Viviano: il portiere blucerchiato sbaglia il rinvio e nella carambola El Sharaawy non riesce ad indirizzare la sfera verso la porta sguarnita. Nel giro di 10 minuti, a cavallo tra l’undicesimo e il ventunesimo, la Roma sfiora il vantaggio prima con Rudiger e poi con El Shaarawy, che gira malissimo da ottima posizione, in piena area di rigore. Opportunità anche per Pjanic e Florenzi, il primo impreciso di testa e il secondo in ritardo di pochissimo su un pallone servito proprio dal centrocampista bosniaco. La Samp si affida alle ripartenze della coppia Correa-Muriel, ma la Roma accorcia verso l’alto e raramente lascia campo libero agli avversari. Il pericolo maggiore arriva in seguito ad un contropiede di Muriel, scaturito da un calcio d’angolo gestito sciaguratamente dai giallorossi.
Dopo numerosi tentativi, il vantaggio della Roma arriva proprio allo scoccare del 45esimo: il contropiede, uno dei rari concessi dagli ospiti, viene iniziato e concluso in rete da Florenzi, abile nello sfruttare una conclusione di El Sharaawy deviata involontariamente da un difensore. Uno a zero e Roma negli spogliatoi in vantaggio, meritato per quanto visto nella prima metà di gara.
Ripresa dai due volti- Nel secondo tempo la Roma scende in campo con la stessa voglia con cui aveva concluso il secondo e dopo appena cinque minuti trova il raddoppio: è Perotti a scaricare in rete un destro al volo, in seguito ad un assist probabilmente involontario di El Sharaawy. E’ la prima rete in giallorosso per l’ex genoano. Il doppio vantaggio, però, spegne la Roma. La squadra di Spalletti arretra vertiginosamente il proprio baricentro, consentendo alla Sampdoria di ritrovare coraggio. Appena sei minuti dopo la rete di Perotti arriva, infatti, quella di Fernando. Il centrocampista brasiliano calcia debolmente ma trova la deviazione decisiva di Pjanic, che spiazza Szczesny e riporta in gara la Samp. Spalletti prova a rialzare la squadra inserendo prima Dzeko e poi Falque, senza però riscontrare effettivi miglioramenti. Gli ultimi minuti di gara sono un autentico assedio da parte dei blucerchiati. Prima è Cassano, entrato al posto di Correa, a sfiorare il clamoroso pareggio; poi nell’ultimo minuto di recupero è il suo quasi omonimo, ovvero Mattia Cassani, a colpire in pieno la traversa in seguito ad una girata da ero centravanti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Dopo altri attimi di sofferenza l’arbitro Celi fischia la fine del match, che vuol dire terza vittoria consecutiva per la Roma, giunta a -1 dall’Inter e a -2 dalla Fiorentina. C’è ancora tanto, tantissimo da lavorare per il tecnico di Certaldo, ma senza dubbio dei piccoli progressi cominciano a notarsi. Continua invece il periodo nerissimo della Samp, che può sicuramente recriminare per il legno colpito e consolarsi per un buon secondo tempo svolto.
Meritano 2duerighe
[su] Salah: tanta corsa e meno qualità per l’egiziano, autore di una gara di tanto sacrificio al servizio della squadra, anche in fase di ripiegamento.
[giu] Correa: impalpabile il numero 10 blucerchiato. Dopo un paio di buone prove, l’argentino si oscura all’Olimpico.
Tabellino
ROMA – SAMPDORIA 2-1
ROMA (3-5-2): Szczesny, Zukanovic, Rudiger, Manolas, Maicon, Florenzi, Pjanic, Keita, El Sharaawy, Perotti, Salah ALL. Spalletti
SAMPDORIA (3-5-2): Viviano, Ranocchia, Silvestre, Cassani, Dodo, Barreto, Fernando, Ivan, Correa, Soriano, Muriel ALL. Montella
ARBITRO: Celi
MARCATORI: Florenzi 45’ pt, Perotti 5’ st, Fernando 11’ st