Inter-Catania 2-0, Cassano e Palacio firmano la vittoria
Dopo l’anticipo vittorioso della Juventus, tocca all’Inter tenere il passo della capolista e tramutare sul campo gli ottimistici propositi espressi in settimana da Stramaccioni. La squadra nerazzurra, che in questo pomeriggio milanese più soleggiato del solito affronta un Catania partito benissimo in questo inizio di stagione, deve assolutamente dare continuità ai risultati ottenuti contro le più blasonate Fiorentina e Milan. È già successo in questo campionato, infatti, che l’Inter potesse incappare a San Siro in un’inaspettata sconfitta pomeridiana contro un avversario di caratura tecnica inferiore (Inter-Siena 0-2). Quella, però, era un’altra Inter e questa, naturalmente, è un’altra partita.
Stramaccioni sceglie il tridente da lui stesso definito “da sogno”, Cassano-Palacio-Milito, rinunciando al trequartista Coutinho. Cambiasso e Mudingayi formano la diga di centrocampo, mentre sulle fasce agiranno Obi e l’intramontabile capitan Zanetti. Confermato il trio Samuel-Ranocchia-Juan Jesus, che forma il muro difensivo davanti la porta difesa da Handanovic.
Dall’altra parte, l’allenatore del Catania, Rolando Maran, manda in campo dal primo minuto: Andujar, Spolli, Legrottaglie, Marchese, Alvarez, Izco, Almiron, Lodi, Gomez, Barrientos e Bergessio.
Fin dalle prima battute si nota un Cassano ispiratissimo, che accende l’entusiasmo del pubblico di San Siro con veroniche in mezzo al campo e colpi di tacco smarcanti. Ma è il Catania, al minuto numero 6, ad avere la prima clamorosa occasione da gol: Almiron taglia il campo e, sfruttando un passaggio filtrante proveniente dalla destra, bucato goffamente da Samuel e Ranocchia, viene a trovarsi solo davanti la porta protetta da Handanovic, ma l’ex Juve sciupa tutta sparando alto sopra la traversa. L’Inter, nei primi 15 minuti della gara, non riesce a sviluppare il suo gioco e subisce le accelerazioni dei brevilinei giocatori offensivi del Catania.
I primi 20 minuti sono a tinte rossoblu; ma al minuto numero 27 è l’Inter a sbloccare il risultato: Cassano è bravissimo a dettare il passaggio a Cambiasso, il quale lascia partire un lancio alle spalle di Pablo Alvarez che il Pibe di Bari trasforma in gol con un colpo di testa che beffa il portiere in uscita. Ancora Cassano, dunque, al quinto centro stagionale, porta in vantaggio la squadra interista, nonostante il Catania abbia prevalso quanto a gioco e pericolosità nei primi 25 minuti del match.
La partita, dopo il gol nerazzurro, si sviluppa in maniera blanda fino al minuto numero 44, quando si registra un’altra occasionissima da gol per il Catania: Marchese crossa dalla fascia sinistra per Izco, liberissimo al centro dell’area, il quale indirizza di testa il pallone all’angolo basso alla destra di Handanovic, sfiorando la rete del pareggio per una questione di centimetri.
Il primo tempo, dunque, si chiude sul punteggio di 1-0 per l’Inter.
Nei primi minuti della ripresa si vede un’Inter più propositiva in zona offensiva, ma ancora disordinata in mezzo al campo. Tutti i pericoli per Andujar nascono da invenzioni personali dei tre d’avanti; come al 57′, quando Milito, decentrato, resiste alla carica di un difensore e cede a Cassano, che si libera in area del marcatore e taglia tutta l’area rossoblu con una palla al centro, sulla quale però Palacio arriva in leggerissimo ritardo.
Stramaccioni, per dare sostanza al centrocampo, sostituisce uno spento e impreciso Obi con Gargano. I risultati non tardano ad arrivare. Al 63′, infatti, grande occasione per l’Inter: Mudingayi protegge la palla in area e la cede a Milito, il cui rasoterra è deviato da Andujar in calcio d’angolo. Al 68′, l’Inter cambia Cassano con Alvarez e tutto San Siro si alza in piedi ad applaudire il barese. Dopo due minuti, anche Mudingayi lascia il campo, sostituito con Guarin.
Il Catania prova a riorganizzarsi, dopo minuti in balia degli avversari, e a pungere i nerazzurri. Almiron, lasciato colpevolmente libero in area, impegna Handanovic al 73′ con un rasoterra deviato da un difensore. Sul ribaltamento di fronte, Ricky Alvarez fa fuori un avversario con un numero e, a tu per tu con il portiere, si lascia stoppare il tiro sul più bello. Dopo 3 minuti, Cambiasso recupera caparbiamente parla sulla fascia, crossa al centro e Ranocchia, abilissimo a prendere il tempo al difensore, stacca di testa e colpisce sfortunatamente il palo. L’ennesima palla gol non sfruttata da Alvarez sembra lasciar presagire un’inevitabile sofferenza finale per l’Inter; e invece, al minuto numero 85, ci pensa Palacio a chiudere la partita con un bellissimo tiro di sinistro indirizzato all’angolino basso della porta difesa da Andujar.
L’Inter, dunque, nonostante un gioco ancora latitante, soprattutto a centrocampo, supera il Catania 2-0 e conquista una vittoria fondamentale per seguire il passo della Juve capolista e mantenere inalterate le speranze di poter ottenere, a fine campionato, qualcosa in più della semplice qualificazione Champions.
Giuseppe Ferrara
21 ottobre 2012