Inter sconfitto 2-0 dal Siena. Continua tabù San Siro
Dopo il pareggio in Europa League contro il Rubin Kazan, l’Inter ospita il Siena in una gara fondamentale per mantenere la scia della Juventus, vittoriosa nell’anticipo di ieri contro il Chievo.
Stramaccioni vuole sfatare il tabù San Siro e si affida a Milito e Cassano, supportati da Sneijder. Cambiasso, Gargano e Guarin hanno il compito di dare sostanza al centrocampo e protezione ad una difesa, quest’oggi formata da Nagatomo, Ranocchia, Juan Jesus e Pereira, che ha faticato in queste prime uscite stagionali a trovare i giusti sincronismi e a garantire tranquillità ad Handanovic. A riposo capitan Zanetti.
Il Siena, dal canto suo, vuole assolutamente ridurre la penalizzazione che l’ha relegata all’ultimo posto in classifica e, per conseguire l’obiettivo, l’allenatore dei toscani Serse Cosmi manda in campo: Pegolo, Neto, Paci, Felipe, Del Grosso, Angelo, D’Agostino, Vergassola, Rosina, Ze Eduardo, Calaiò.
Il primo tiro in porta è di marca nerazzurra: Sneijder cede la palla a Guarin, che dai 25 metri spara alto sopra la traversa.
Bastano 9 minuti all’Inter per creare il primo pericolo al Siena: Cassano si libera abilmente del suo diretto marcatore a ridosso della linea di fondo e mette al centro un pallone velenosissimo, sul quale, però, nessun giocatore interista riesce ad intervenire.
Nonostante un Cassano volenteroso, l’Inter fa fatica ad imporre il suo gioco ed il Siena prende coraggio. Calaiò, al minuto 22, si libera in area con una magia ed effettua un cross teso che viene respinto di pugno in uscita da Handanovic. L’Inter risponde subito con Cambiasso, che di testa costringe Pegolo a deviare lo spiovente sopra la traversa.
Ma la prima vera occasione da gol capita agli uomini allenati da Cosmi: D’agostino, su un capovolgimento di fronte, mette in mezzo un traversone insidioso che attraversa tutta l’aria di rigore prima di essere intercettato da Ranocchia, che non commette autogol per questione di centimetri, con il pallone che si impenna sopra la traversa.
Sneijder ha il piede caldo, lui ne è consapevole e non perde occasione per cercare il gol: al 30′ Pegolo è super su una conclusione dell’olandese diretta all’incrocio dei pali.
Ancora Sneijder al 34′ parte veloce in contropiede, si accentra in area e cede altruisticamente la palla all’accorrente Milito che, però, non riesce ad arrivare in tempo sul pallone. In quest’occasione, con il senno di poi, l’olandese avrebbe anche potuto tentare direttamente la conclusione a rete, vista la posizione vantaggiosissima in cui si trovava.
L’Inter cerca con insistenza il gol e dà l’impressione che possa affondare il colpo da un momento all’altro, sebbene durante i primi 30 minuti del primo tempo il Siena abbia affrontato con personalità e grande accortezza tattica gli uomini di Stramaccioni. Ranocchia di testa e Pereira con un traversone dal fondo provano invano a sbloccare il risultato prima che le squadre ritornino negli spogliatoi. Il primo tempo si conclude sul punteggio di 0-0.
I nerazzurri hanno sfiorato il vantaggio in diverse occasioni, ma non sono riusciti ad essere abbastanza concreti e spietati sotto porta.
Il secondo tempo inizia sulla falsariga di come si era concluso il primo, con l’Inter che si fionda in avanti e il Siena che non può far altro che difendersi con quasi tutti i suoi effettivi. I nerazzurri pressano fin da subito i toscani, alzando il ritmo e imponendo comprensibilmente il proprio gioco. Rosina tenta la fortuna in un paio di occasioni con il suo sinistro potente, senza però riuscire nell’intento. Al 55′ Stramaccioni opera il primo cambio: fuori Guarin, dentro Alvarez. L’argentino si mette subito in mostra ricevendo un pallone corto da calcio d’angolo e rimettendolo subito in mezzo per l’inserimento sotto porta di Milito, che, contrastato dai difensori toscani, non riesce a indirizzare la palla in rete.
Il Siena ci prova unicamente in contropiede e su calcio da fermo. Ormai i toscani tentano solo di difendersi e non cercano neanche più di creare un minimo di gioco; la squadra propositiva e ordinata del primo tempo è qualcosa di passato e distante. Eppure il calcio è strano, si sa: nonostante un secondo tempo controllato dai nerazzurri, il Siena prende coraggio dopo un paio di possessi prolungati e al minuto numero 73 riesce a trovare un inaspettato vantaggio con il capitano Vergassola, abile a realizzare con un diagonale dopo una bellissima triangolazione con Calaiò.
Stramaccioni cerca di rimettere la partita sui binari giusti inserendo Coutinho al posto di Gargano, ma il giovane brasiliano non risulta incisivo. Il Siena ci prende gusto e con Calaiò impegna Handanovic, che in tuffo salva la sua porta. L’Inter sembra aver patito il colpo subito: errori a centrocampo e scarsa aggressività in area caratterizzano gli ultimi minuti della partita della squadra milanese. L’ingresso di Livaja non rivitalizza gli uomini di Stramaccioni.
I nerazzurri si catapultano in avanti e subiscono addirittura il raddoppio senese nei minuti di recupero: Valiani, sulla linea di porta, trasforma in rete di testa un cross di Sestu proveniente dalla destra.
Continua, dunque, il tabù San Siro per l’Inter, che subisce la seconda sconfitta in campionato, la prima della sua storia contro il Siena (prima di questa gara il bilancio contro i toscani era di 12 vittorie e 4 pareggi su 16 incontri), e vede allontanarsi la capolista Juventus, già a 6 punti di distacco dopo appena 4 partite.
Giuseppe Ferrara
(inviato al Meazza)
23 settembre 2012