L’Atalanta vince di misura, Milan di nuovo sconfitto in casa
Numero di spettatori esiguo (34.763, di cui 11.145 paganti) ma tensione al punto giusto per l’anticipo della terza giornata del campionato di serie A tra Milan e Atalanta. I padroni di casa, dopo la vittoria esterna contro il Bologna, vogliono confermarsi e candidarsi apertamente come anti-Juve nella corsa allo scudetto. Attesissimo Pazzini, diventato in una sola partita, grazie alla tripletta realizzata conntro il Bologna, l’idolo dei tifosi rossoneri. L’Atalanta, dal canto suo, vuole riscattare un inizio di campionato non propriamente esaltante.
Il Milan si schiera in campo con: Abbiati, Abate, Bonera, Acerbi, Antonini, De Jong, Ambrosini, Emanuelson, Boateng, El Shaarawy, Pazzini.
L’Atalanta risponde con: Consigli, Bellini, Manfredini, Lucchini, Brivio, Biondini, Cigarini, Raimondi, Maxi Moralez, Bonaventura, Denis.
I primi dieci minuti di gioco scorrono via tra un tiro di Boateng a lato di molto e un passaggio sulla mediana completamente sbagliato da Ambrosini, che coglie in controtempo i suoi compagni di squadra. Il Milan prova comprensibilmente a fare la partita, ma l’Atalanta è ben disposta in campo e concede pochissimo. Serve maggiore velocità a centrocampo, dove i rossoneri risultano spesso macchinosi e a corto di idee.
Al 15′ bella incursione di Emanuelson, che viene steso al limite dell’area dopo un’azione palla al piede, ma per l’arbitro è tutto regolare.
Bisogna arrivare al 20′ per assistere alla prima occasione da gol. L’Atalanta parte in contropiede con Denis, che si invola fino al limite dell’aria, scarica a lato e, complice un rimpallo, si ritrova la palla tra i piedi a pochi metri da Abbiati. Il tiro, angolatissimo, si stampa contro il palo. Il Milan, dunque, si salva, ma sembra aver subito il colpo. Denis, di nuovo, gira da dentro l’area di rigore, ma questa volta il suo tiro si perde fuori dallo specchio.
La prima occasione per il Milan giunge al 27′: Emanuelson parte in progressione e cede la palla a El Shaarawy, il quale scarica un rasoterra insidioso che Consigli respinge addosso ad un suo difensore: per poco l’Atalanta non si fa male da sola.
Dopo 4 minuti, Consigli si mostra di nuovo insicuro su un tiro di Ambrosini. I tifosi si alzano in piedi, ma la difesa atalantina spazza e si salva.
Il Milan ci prova: prima El Shaarawy, con un’incursione fermata sul più bello da Lucchini, poi Boateng, con una girata in mezzo da posizione angolata che non trova nessun compagno di squadra pronto a ribadire in rete, mettono apprensione alla retroguardia felsinea.
Ancora El Shaarawy tenta il gol da cineteca con una conclusione potente ma centrale: Consigli blocca in due tempi.
Una prima frazione di gioco avara di emozioni si conclude sul punteggio di 0-0.
Entrambe le squadre iniziano il secondo tempo con gli stessi effettivi in campo. Dai primi minuti della ripresa sembra che il Milan sia costretto a giocare sulla falsariga del primo tempo: poche idee a centrocampo e, conseguentemente, sporadiche azioni offensive. Brivio prova la botta da fuori aria al 55′, ma Abbiati è attento e respinge a lato di pugno. La prima sostituzione è di marca rossonera: fuori Ambrosini, dentro Nocerino, acclamatissimo dai tifosi della Curva Sud.
Il Milan si rende pericoloso al 58′: Emanuelson, uno dei migliori tra le fila milaniste, si proietta in avanti e scarica su El Shaarawy, che dal limite dell’aria impegna Consigli.
Boateng ci prova con un tiro dai 25 metri, che però si perde a un paio di metri dalla porta protetta da Consigli.
Al 64′, proprio quando il Milan aveva iniziato a farsi vedere in zona offensiva con più costanza, l’Atalanta si porta in vantaggio: Denis è bravissimo a proteggere palla in area e a scaricare per l’accorrente Cigarini, che, dal limite dell’aria, infila Abbiati alla sua sinistra con un rasoterra chirurgico che rasenta il palo e s’insacca.
Il Milan prova subito a pareggiare i conti. Al 70′ gli uomini di Allegri sfiorano il gol: Emanuelson calcia dalla destra, il tiro viene deviato e attraversa tutta l’area di rigore, Pazzini si butta in scivolata, ma non riesce a raggiungere il pallone.
Allegri, subito dopo, inserisce Bojan per un opaco El Shaarawy. Colantuono risponde sostituendo Brivio con Ferri.
La squadra rossonera vuole il pareggio. Pazzini si fa notare in un paio di occasioni, prima di testa, poi tentando il tap-in su traversone di Emanuelson.
Allegri getta nella mischia Kevin Constant al posto di Emanuelson.
Il Milan si riversa in attacco per tentare il tutto per tutto, aprendosi inevitabilmente al contropiede dell’Atalanta, che con Maxi Moralez, lasciato solo in area da una sguarnita difesa milanista, sfiora il raddoppio.
Nei minuti finali del match, nonostante i cinque minuti di recupero concessi da Orsato, succede ben poco: il Milan, con le ultime forze rimaste, tenta di trovare il gol con cross dalle vie laterali e attraverso le conclusioni da fuori di Bonera e Bojan, senza però conseguire l’obiettivo.
L’Atalanta porta a casa una vittoria preziosa, ottenuta su un campo difficilissimo come San Siro (prima di questo incontro la squadra felsinea aveva vinto in casa del Milan solo 8 volte su 51 incontri disputati) e contro un avversario blasonato ma povero di idee.
In classifica, dunque, il Milan resta fermo a 3 punti, mentre l’Atalanta annulla la penalizzazione e si porta a quota 2.
Giuseppe Ferrara
16 settembre 2012