I rigori premiano ancora la Spagna: le “Furie Rosse” vanno in finale
È sempre Spagna. A Donetsk, i campioni del mondo e d’Europa in carica superano il Portogallo soltanto ai rigori e volano a Kiev dove disputeranno la loro terza finale degli ultimi quattro anni.
Del Bosque manda in campo a sorpresa Negredo e tiene fuori Fabregas, confermando il resto della formazione vista nelle ultime uscite. Paulo Bento invece preferisce in attacco Hugo Almeida a Postiga.
La prima occasione del match è di marca spagnola e arriva allo scoccare del nono minuto: Arbeloa raccoglie indisturbato un pallone vagante in area ma calcia di piatto destro alzando troppo la mira.
Al 29’ ancora i campioni del mondo si fanno vedere in avanti con una conclusione di Iniesta il quale riceve da Xavi, tenta il destro a giro con la palla che termina a lato.
Il Portogallo lascia fare la partita agli avversari e prova a ripartire, al 31’ Ronaldo prova il tiro dal limite e sfiora il palo alla sinistra di Casillas.
Il ritmo non decolla, la Spagna insiste con il possesso palla ma la compatta linea difensiva dei lusitani non lascia spazi.
Il primo tempo finisce senza emozioni, con i portieri praticamente inoperosi e con uno spettacolo nettamente al di sotto delle aspettative.
La ripresa si apre con l’ingresso in campo di Fabregas per Negredo, l’intensità aumenta ed iniziano a fioccare anche i primi cartellini gialli.
Al 58’ Hugo Almeida ci prova di sinistro ma non impensierisce Casillas, un quarto d’ora più tardi Cristiano Ronaldo su una punizione dalla distanza non inquadra la porta.
La risposta spagnola si limita ad un destro dai 25 metri di Fabregas che termina poco sopra la traversa, la vera palla gol arriva soltanto al 90’ con Ronaldo che da dentro l’area scarica un sinistro potente senza trovare la porta da ottima posizione.
Senza particolari sussulti, anche il secondo tempo scivola via a reti inviolate fino al fischio di chiusura il quale dopo tre minuti di recupero decreta i supplementari.
L’extra time vede la Spagna più intraprendente, le “Furie Rosse” vanno vicinissime alla rete con Iniesta al 104’: il mediano del Barça colpisce di destro a pochi metri dalla porta ma Rui Patricio compie una grande parata deviando il tentativo dello spagnolo.
Il Portogallo si difende soltanto mentre la squadra di Del Bosque cerca di forzare i tempi, l’ultima azione del primo supplementare è una punizione di Ramos che sfiora l’incrocio dei pali.
Gli ultimi 15 minuti del match vedono ancora gli spagnoli alla caccia del gol ed i lusitani difendersi ordinatamente: al 111’ Jesus Navas impegna seriamente Rui Patricio con una conclusione ravvicinata.
L’ultimo brivido della gara è su un’azione personale di Pedro che viene lanciato in porta, l’esterno blaugrana temporeggia cercando di rientrare sul destro ma viene bloccato dal ritorno del difensore portoghese.
L’equilibrio rimane sino al minuto 120, Cakir fischia e rimanda il verdetto ai rigori. Dagli undici metri sbagliano Alonso e Moutinho anche se è di Bruno Alves l’errore decisivo, il quinto tiro per la Spagna lo batte Fabregas ed il dieci delle “Furie Rosse” segna portando i suoi compagni in finale. Ancora una volta.
SPAGNA – PORTOGALLO 4-3 dopo i calci di rigore (PRIMO TEMPO 0-0)
Sequenza rigori: Alonso (parato), Moutinho (parato), Iniesta (gol), Pepe (gol), Piquè (gol), Nani (gol), Sergio Ramos (gol), Bruno Alves (traversa), Fabregas (gol).
Ammoniti: Bruno Alves, Sergio Ramos, Joao Pereira, Arbeloa, Pepe, Fabio Coentrao, Veloso, Busquets, Xabi Alonso.
Spagna: (4-3-2-1): Casillas; Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Xabi Alonso, Xavi (87’ Pedro); Iniesta, D. Silva (60’ Jesus Navas); Negredo (54’ Fabregas).
Allenatore: V. Del Bosque.
Portogallo (4-3-3): Rui Patricio; Joao Pereira, Bruno Alves, Pepe, Fabio Coentrao; Moutinho, Meireles (113’ Varela), Veloso (105’ Custodio); H. Almeida (81’ Oliveira), Ronaldo, Nani.
Allenatore: Paulo Bento.
Arbitro: C. Cakir (TUR)
Matteo Ciofi
28 giugno 2012