Calcio malato: manca il rispetto!

Dopo i fatti di Genova, con i calciatori che cedono al volere di un gruppo di ultra, sfilandosi le maglie, non mancano critiche ed accuse. Nel frattempo, arrivano i primi provvedimenti…
Il calcio è malato. Non ci sono dubbi. Situazioni e comportamenti vanno rivisti. Lo sport non può e non deve accettare ricatti o cedere alle provocazioni a gente che, negli stadi, diventano padroni, seminando il terrore, alimentando tensioni e preoccupazioni. Le immagini di Genova, con protagonisti il gruppetto di tifosi ribelli, che ormai hanno fatto il giro del mondo, ci fanno tornare indietro con la mente, quando in occasione di una partita della Nazionale, la follia ultras di un gruppo di tifosi serbi, sempre nel capoluogo ligure, scatenarono una violenta contestazione nei confronti della propria squadra all’indomani della precedente gara persa con l’Estonia, imponendo alla squadra di non scendere in campo contro l’Italia.
Ogni persona, è naturale che in occasioni d’ immediato pericolo, cerca di salvare la propria pelle, ma forse il comportamento tenuto dai calciatori genoani, che hanno accettato di piegarsi alla “divina decisione”degli ultras sfilandosi da dosso le maglie e consegnarle, come se fossero impacchettate, ci sembra fuori da ogni logica. In merito alla consegna delle maglie al gruppo dei facinorosi, il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, all’indomani del gesto dei suoi atleti, ha detto che si è agito usando il buon senso in modo da evitare che potesse accadere il peggio. Preciso e chiaro è invece l’intervento del presidente della Fgic, Giancarlo Abete: ” La battaglia per la legalità – ha detto – passa non solo alla lotta dei violenti, ma attraverso la rottura della dimensione di omertà che è presente in tutto il mondo civile.” Più polemico, il presidente del Coni, Gianni Petrucci, “Siamo a un punto di non ritorno. Lo sport viene rovinato da esaltati e da certi presidenti, peraltro condannati di società, che dettano l’etica e da giocatori che si tolgono la maglia. Si può andare avanti così? Le istituzioni del calcio – ha sottolineato il massimo esponente del Coni – stanno lavorando in base alle leggi e alle regole che devono essere rispettate da tutti.
L’immagine che abbiamo dato ieri non è stata esaltante da parte di alcuni “addetti ai lavori.” Sulla questione è intervenuto il Ministro dell’ Interno Anna Maria Cancellieri che ha elogiato il comportamento delle forze dell’Ordine: “La polizia ha agito con molto equilibrio, approfondendo molti aspetti e le responsabilità. Sappiamo chi sono e abbiamo tutte le testimonianze.” Nel frattempo, il questore di Genova, Massimo Maria Mazza ha firmato i primi tre Daspo nei confronti di tre tifosi genoani che hanno provocato la sospensione della gara Genoa – Siena, i quali per cinque anni non potranno assistere a nessuna manifestazione sportiva. Altri provvedimenti, saranno firmati nelle prossime ore. Il giudice sportivo ha poi punito il Genoa che dovrà disputare le due prossime gare casalinghe senza pubblico.
Luigi Rubino
23 aprile 2012