Worst tricks – Prodezze da dimenticare (marzo)
Chiudete gli occhi e rievocate nella vostra mente la scena in slow motion di un qualche film visto, non importa il genere, in cui il personaggio maschile, simbolo di virilità, lusso, fascino e successo fa il suo ingresso in un dato luogo, attorniato da belle donne, la fronte alta, lo sguardo fiero e un po’ smargiasso, il passo spedito, apprezzabile nonostante il rallentatore. Su, è un classico. La musica giusta in sottofondo, rock duro ma melodico, mentre l’indice e il medio del protagonista di turno pescano una mazzetta di banconote fruscianti dal taschino interno della giacca. La stessa viene porta a chi di dovere, in un gesto allusivo, accompagnato da un’esortazione con voce atona: “Il solito, Frank. E alla svelta, non vorremo far attendere queste belle signorine”. Ora: immaginate nelle vesti di questo dongiovanni appena descritto Adriano Leite Ribeiro. No, non stiamo parlando di un astro nascente del cinema sudamericano, lo conoscete. Parliamo proprio di quell’Adriano. L’Adriano sparito dal campionato italiano nel 2011 e, infine, da quello brasiliano lo scorso anno (licenziato dall’Atletico Paranaense). “L’imperatore”. Bene, immaginato? Sul serio? Come ci siete riusciti? Lo sguardo timido del ragazzone introverso, il fisico divenuto quello di un tenero barbapapà olivastro, l’aspetto di chi lascia intendere di canticchiare a squarciagola Lana Del Rey, in un inglese improvvisato, tamburellando sul volante e coi finestrini ben alzati. Non sembra l’identikit di uno spietato donnaiolo. Eppure, dopo aver sfiorato la premiazione nell’edizione di settembre grazie a una festa stile Gatsby, l’ex calciatore di Roma e Inter si aggiudica il Worst tricks del mese con un “barbatrucco” capace di spiazzare anche i suoi seguaci più fedeli. Stando a quanto riportato da “Extra”, accompagnato da 18 ragazze (1200 euro ciascuna il costo per svuotare una casa chiusa di Copacabana), Adriano avrebbe preso parte, nel primo fine settimana di marzo, a un party hot in uno sfarzoso hotel a sud di Rio. Nonostante per i più affezionati alle gesta tecniche del “fu campione” possa prender piede la cocciuta teoria dell’Adriano moderatore di un dibattito tutto al femminile sul best seller “Cinquanta sfumature di grigio”, tale tesi pare meno credibile di un suo imminente ritorno tra i professionisti. Nondimeno non sarà ovviamente una rivelazione di questo calibro a sconvolgere la patria abituata ai “bunga bunga”. Inoltre, pur non calcolando il bene procurato all’economia nazionale e alla condizione di 18 indigenti, rimane l’obiettivo centrato dal worst trick, che vale una vittoria, fino a oggi, ancora imperdonabilmente non pervenuta per un bomber della sua stazza. È di Adriano il “Worst tricks” di marzo. E ora, con un premio da festeggiare, chissà se basterà un continente ad arginare la sua voglia di baldoria.
Mattia Coletti
20 marzo 2015