TIM CUP. LA JUVE CENTRA IL SUO PRIMO GRANDE OBIETTIVO STAGIONALE, IN FINALE DOPO 8 ANNI

Ieri sera la Juve ha definitivamente dichiarato al calcio italiano di essere tornata. La squadra di Conte raggiunge la finale di Tim Cup, un brivido che mancava da otto anni. Si inizia a respirare aria nuova, si torna a sentirsi protagonisti. Questo sembra proprio l’anno della svolta -Juve.
La sfida con il Milan è stata caricata da settimane di polemiche e di dichiarazioni velenose da entrambe le parti, tra le due squadre c’è tensione. L’atmosfera è quella delle grandi occasioni, il nuovo impianto bianconero è stracolmo, una bolgia.
La squadra di Conte si schiera con un 4-3-3, a giostrare in avanti c’è Del Piero con Vucinic e Pepe. Il Milan fa riposare diversi big in vista delle imminenti sfide con Roma e Barcellona, in avanti schiera comunque un febbricitante Ibra con El Shaarawi supportati da Emanuelson.
Primi venti minuti con il Milan che manovra più della Juventus, ma è proprio quest’ultima a trovare il gol al minuto 28. Un gol d’autore, a segnare è Del Piero. Pinturicchio raccoglie alla perfezione un cross dalla destra di Lichsteiner, anticipa Amelia e insacca. La squadra rossonera appare scoraggiata ed i bianconeri controllano bene il match. Nella ripresa c’è subito una novità: fuori Ibrahimovic e dentro Maxi Lopez. Con una improvvisa fiammata, il Milan arriva al pari al 6’ con Mesbah. Il laterale tunisino sbuca da dietro eludendo la marcatura di Pepe e infila di testa un bel cross di Mexes. Dopo un paio di buoni spunti di un inspiratissimo Vucinic, al 22’ ed al 25’, arriva però il secondo gol milanista a firma di Maxi Lopez. L’argentino confeziona un gol strepitoso, in un fazzoletto fa fuori Chiellini e Bonucci per poi scaricare un missile sotto la traversa, imprendibile per Sorari. 2 a 2. Le squadre sono stanche, allungate, e nei minuti finali c’è aria di gol. In brevissimo tempo si contano tre le limpide occasioni create prima da Borriello al 42’, poi da Inzaghi al 49’ e da Vucinic al 50’. Si rimane però sul 2 a 1 Milan, e si va all’extra time.
Primo tempo supplementare nettamente appannaggio della squadra di Conte, che quasi alle corde a fine dei 90 minuti regolamentari, appare adesso avere una marcia in più dei rivali. Nei primi 5 minuti crea quattro azioni da gol cristalline. Inizia Marchisio al 1’, che spara alto il tap-in successivo alla respinta di Amelia su tiro di un sempre pericoloso Vucinic. Al 2’ è un impacciato Borriello a tirare sul portiere rossonero che poco dopo sradica un pallone dai piedi di Giaccherini solo in area. Due giri di orologio e lo Juventus Stadium assiste al più bel gol mai visto nel nuovo impianto. Vucinic si trova sui venticinque metri, alza la testa e quasi da fermo scaglia un tiro fantastico che si infila all’incrocio dei pali. Il risultato non cambia fino al 120’, e la Juve raggiunge così la finale di Tim Cup. Un traguardo simbolico per dire a tutti che la Vecchia Signora sta tornando ad essere una protagonista dopo anni di buio.
JUVENTUS-MILAN 2-2 (1-0, 0-2, 1-0, 0-0)
Juventus (4-3-3): Storari, Lichtsteiner(44′ st Caceres ), Bonucci, Chiellini, De Ceglie, Vidal, Pirlo, Giaccherini, Pepe (17′ st Marchisio) Del Piero(28′ st Borriello) Vucinic. (13 Manninger, 28 Estigarribia, 20 Padoin, 18 Quagliarella). All. Conte.
Milan (4-3-1-2): Amelia, Antonini, Mexes, Thiago Silva, Mesbah, Aquilani(22′ st Nocerino 6), Seedorf, Muntari, Emanuelsson, Ibrahimovic(1′ st Maxi Lopez), El Shaarawy (32′ st Inzaghi 5,5). (32 Abbiati, 76 Yepes, 25 Bonera, 8 Gattuso). All. Allegri.
Arbitro: Orsato.
Reti: nel pt 27′ Del Piero, nel st 5′ Mesbah, 35′ Maxi Lopez, nel pts 5′ Vucinic
Angoli: 9-2 per la Juventus
Recupero: 2′ e 3′.
Ammoniti: Muntari, Aquilani, Seedorf, Borriello, Vidal, Thiago Silva per gioco scorretto, Vucinic per proteste, Storari per comportamento non regolamentare.
Luca Nicosia
21 marzo 2012