Italia spenta, Croazia super. Ma è pari tra i fumogeni
Italia – Croazia finisce 1-1 ed è un pareggio che non serve a nessuno, o meglio, che serve alla Norvegia, la diretta inseguitrice nel Gruppo H. La partita era stata preceduta da tante polemiche da una parte e dall’altra, con il CT croato Kovac che aveva anche proposto di poter rinviare la partita per via di una presunta impraticabilità del campo di San Siro dopo il diluvio di questi giorni su Milano. L’Italia si è presentata alla sfida senza tanti uomini infortunati (Balotelli, Verratti, Ogbonna) e con un De Rossi reinventato regista davanti alla difesa a tre. In attacco confermati Zaza e Immobile. Ma la Croazia si è confermata come principale rivale per la testa del girone, unendo una manovra corale impeccabile (con un possesso palla che ricorda il tiki taka del Barcellona) con una condizione atletica invidiabile e con tanti talenti individuali di talento mondiale: su tutti Modric – con lui in campo gli azzurri quasi non hanno toccato palla nel mezzo, quando è uscito l’Iitalia è riuscita a creare qualcosa in più.E adesso la corsa per il primo posto nel Gruppo H si fa ancora più serrata con Italia e Croazia a 10 punti e Norvegia a 9 (nel pomeriggio ha vinto per 1-0 in Azerbaigian). Ma la squadra da battere in questo girone adesso è la Croazia.
Croazia padrona del campo – Pronti, via ed è subito Croazia all’attacco. La squadra ospite è ben messa in campo e non concede spazi agli uomini di Conte che non riescono a costruire nulla. Il pressing croato blocca tutte le iniziative italiane sul nascere e i biancorossi recuperano tantissimi palloni a centrocampo. Al 6’ arriva la prima parata di Buffon che sul tiro da fuori area di Rakitic non rischia la presa e manda la palla in corner coi pugni. Tre minuti più tardi è di nuovo il portiere italiano a rendersi protagonista parando a terra una conclusione di Modric: la Croazia si dimostra squadra insidiosa coi suoi tiratori dalla distanza.
Ma all’ 11’ è l’Italia, non pervenuta finora, a trovare il gol del vantaggio. Zaza serve Candreva al limite dell’area e il giocatore azzurro lascia partire un tiro che si insacca all’angolo basso alla destra di Subasic: è il primo gol in primo gol in nazionale per il centrocampistadalla Lazio.
Si tratta però di un’azione isolata e la Croazia continua a fare la partita. Al 15’ Perisic trova il pareggio con un tiro da posizione defilata. La difesa italiana lascia troppo spazio al croato e Buffon si lascia passare il pallone sotto le mani.
La svolta del primo tempo è al minuto 28’ con il doppio cambio per infortunio Pasqual-Soriano (debutto per lui con la maglia azzurra) e soprattutto Modric-Kovacic. La squadra di Kovac perde il jolly del centrocampo e l’Italia cresce nel finale di tempo trovando spazio soprattutto sulla destra con Candreva.Proprio da quella fascia arrivano palloni invitanti che però De Sciglio prima e Immobile poi non riescono a finalizzare. Ma l’ultima occasione del primo tempo è croata con Buffon che esce a vuoto su un pallone gettato in area e Olic che non segna solo grazie a un salvataggio sulla linea di Ranocchia.
Noia in campo, caos sugli spalti – La ripresa inizia senza cambi nelle due squadre. La prima occasione è per Zaza che conclude a rete dalla trequarti ma Subasic è bravo a distendersi e a parare. Al 52’ Conte si gioca la carta El Sharaawy e fa uscire uno spento Immobile. Ma il copione non cambia: la Croazia palleggia a centrocampo con una serie infinita di passaggi e al 60’ è ancora Rakitic da fuori che impegna Buffon. Al 63’ entra Pellè per Zaza: una mossa quasi disperata per il CT italiano che usa il terzo cambio a mezzora dalla fine. Al 68’ è El Sharaawy che conclude a rete dopo una bella azione corale sulla fascia sinistra ma il tiro è alto e non impensierisce Subasic. Il secondo tempo si interrompe poi al 75’ per una decisione dell’arbitro Kuipers a seguito di un lancio ripetuto di fumogeni e petardi in campo da parte della tifoseria croata. L’arbitro fa uscire le squadre dal campo mentre intervengono vigili del fuoco e forze dell’ordine. Dopo diversi minuti di sospensione la partita riprende ma la Croazia rischia sanzioni disciplinari.
L’Italia rientra in campo con nuovo vigore e El Shaarawy in pochi secondi si rende pericoloso ben due volte. Gli azzurri cominciano a pressare gli avversari constringendoli all’errore e impedendo la costruzione di gioco ai biancorossi. L’occasione più importante della ripresa è però per gli ospiti che trovano un varco enorme nella difesa italiana con Perisic che in area di rigore, davanti a Buffon, angola troppo il tiro e manda fuori di poco.
Meritano 2duerighe
[su] Candreva: comincia da mezzala a centrocampo, passa poi per necessità sulla fascia. Si adatta a ogni ruolo ed è l’unico italiano che crea qualcosa mentre tutta la squadra è in affanno. Si concede anche il primo gol in nazionale.
[giù] Buffon: il portierone azzurro non è in serata e si vede. Ha grandi responsabilità sul gol di Perisic, non da sicurezze alla difesa e rischia di regalare alla Croazia anche il secondo gol quando sbaglia un’uscita alta al termine del primo tempo.
Tabellino
ITALIA – CROAZIA 1-1
ITALIA (3-5-2): Buffon, Chiellini, Ranocchia, Darmian, Pasqual (27’ Soriano), Marchisio, De Rossi, Candreva, De Sciglio, Immobile (52’ El Sharaawy), Zaza (63’ Pellè). All.: Conte.
CROAZIA (4-2-3-1): Subasic, Pranjic, Vida, Corluka, Srna, Brozovic (83’ Badelj), Modric (27’ Kovacic), Olic (68’ Kramaric), Rakitic, Perisic, Mandzukic. All.: Kovac.
Arbitro: Bjorn Kuipers (NED)
Marcatori: 11’ Candreva (I), 15’ Perisic (C)
Ammoniti: Kovacic, Perisic (C), Immobile (I)
Andrea Speziale
17 novembre 2014