Italia, Conte chiama Balotelli ed El Shaarawy
Soriano, Moretti e Bertolacci gli esordienti. Torna anche Cerci
Ufficializzati i nomi di Conte per le prossime partite della nazionale. Domenica prossima ci sarà la sfida con la Croazia a San Siro (valida per la qualificazione ad Euro 2016) e poi l’amichevole con l’Albania (per cui verrà ufficializzata in settimana la lista dei convocati).
Portieri: Buffon (Juventus), Perin (Genoa), Sirigu (Paris Saint Germain);
Difensori: Chiellini (Juventus), Moretti (Torino), Ogbonna (Juventus), Ranocchia (Inter), Rugani (Empoli);
Centrocampisti: Bertolacci (Genoa), Bonaventura (Milan), Candreva (Lazio), Cerci (Atletico Madrid), Darmian (Torino), De Rossi (Roma), De Sciglio (Milan), El Shaarawy (Milan), Marchisio (Juventus), Parolo (Lazio), Pasqual (Fiorentina), Soriano (Sampdoria), Verratti (Paris Saint Germain);
Attaccanti: Balotelli (Liverpool), Giovinco (Juventus), Immobile (Borussia Dortmund), Pellé (Southampton), Zaza (Sassuolo).
Farà senza dubbio discutere la chiamata di Balotelli,che torna in azzurro dopo il disastroso mondiale brasiliano. SuperMario si è guadagnato la prima convocazione con Conte che sembra aver premiato più l’atteggiamento della punta (che sembra più sereno in Inghilterra) che il rendimento (finora Balotelli non è stato incisivo nel Liverpool).
Prima chiamata in nazionale per Soriano, Bertolacci e Moretti. Conte ha deciso così di premiare il grande lavoro svolto da Genoa e Sampdoria (artefici finora di un campionato da grande squadra) e di dare un’occasione al terzino ex-Valencia che sta facendo molto bene nel Torino.
Da segnalare anche il grande ritorno in nazionale di El Shaarawy, Giovinco e Cerci. Il Faraone sembra aver finalmente interrotto il digiuno di gol che durava ormai da troppi mesi e nel Milan sta giocando con continuità ad alti livelli. Giovinco invece si è dovuto sudare la convocazione mostrando tutte le sue indiscusse qualità nei ritagli di spazio che la Juventus gli offre: di sicuro non è facile trovare occasioni per mettersi in mostra tra Tevez, Llorente e Morata. Cerci invece dovrà dimostrare di essere ancora l’esterno devastante che era nel Torino e non quello mostrato finora nell’Atletico Madrid, poco incisivo e male inserito nel gruppo.
di Andrea Speziale
10 novembre 2014