Il Palermo espugna San Siro: Milan battuto 2-0

Pesante battuta d’arresto per il Milan. I rossoneri vengono superati in casa 2-0 dal ritrovato Palermo di Iachini, ora a dodici punti in classifica. Decidono un autogol di Zapata e una prodezza di Dybala, entrambi nel primo tempo. Per gli uomini di Inzaghi un significativo passo indietro nel gioco e nella brillantezza rispetto alle prime uscite di campionato.
Superpippo schiera Torres al centro dell’attacco, con Menez e Honda ai lati. La novità porta il nome di Saponara, che prende posto a centrocampo accanto a Poli e De Jong. La difesa è formata da Alex, Rami, Abate e De Sciglio. In porta il ritrovato Diego Lopez.
Iachini si affida a Dybala e Vazquez in avanti e Maresca a scandire il ritmo di gioco a centrocampo.
Uno-due Palermo – Il primo tempo segue un copione inatteso. Tutti si aspettano un Milan arrembante, subito alla ricerca del vantaggio. Si assiste invece allo show dei rosanero. Prima Diego Lopez salva il risultato in un paio di occasioni, poi è costretto, al minuto numero 23, a raccogliere la palla in fondo al sacco a causa di uno sciagurato autogol di Zapata (subentrato all’infortunato Alex). Passano pochi minuti e il Palermo sfiora il raddoppio con Dybala, la cui conclusione è prodigiosamente respinta in uscita dall’estremo difensore rossonero. Iachini si dispera in panchina, ma il rammarico per l’occasione sprecata non dura molto. Al 29’ lo stesso Dybala sfugge a Zapata e di sinistro disegna una traiettoria imprendibile per Diego Lopez. È il gol del 2-0 che fa esplodere di gioia Iachini e tutta la panchina del Palermo. L’esultanza del tecnico rosanero, a lungo a rischio licenziamento, è tutta un programma.
Milan mai pericoloso – Nel secondo tempo il Milan si ripresenta in campo con El Shaarawy al posto di Poli e un baricentro spostato in avanti. L’intenzione di Inzaghi è chiara: segnare entro i primi venti minuti per cercare di raddrizzare la gara nell’ultimo quarto. Purtroppo per lui, però, il risultato non è quello sperato. Il Faraone è sì mobile e intraprendente, ma manca del guizzo decisivo. Al 53’ ci prova con una conclusione a giro dalla sinistra che fa la barba al palo; 10 minuti più tardi ritenta con una bella percussione stoppata sul più bello dalla difesa rosanero. I rossoneri non riescono a rendersi pericolosi, anche a causa di un Palermo arcigno e chiuso nella propria metà campo. El Shaarawy, ancora lui, spaventa Sorrentino con un colpo di testa dal limite dell’area piccola. Torres lo imita pochi minuti più tardi. Ma è troppo poco per raddrizzare una gara partita male e proseguita peggio. I fischi finali che accompagnano le squadre negli spogliatoi sono impietosi. Per il Milan c’è ancora tanto da lavorare. Le ambizioni non bastano.
Meritano duerighe
Barretto: è la colonna portante di questo Palermo. Spinge e ripiega, imposta e s’inserisce. Tanta sostanza e pochi fronzoli: proprio ciò che serve ad una formazione che deve salvarsi.
Menez: mette a dura prova il sistema nervoso del popolo rossonero con una prestazione irritante. Porta troppo palla, si intestardisce nel dribbling e sbaglia anche le cose più semplici. Un po’ di panchina, a vantaggio dello scalpitante El Shaarawy, potrebbe fargli bene.
Tabellino
Milan-Palermo 0-2 (primo tempo 0-2)
Marcatori: autorete di Zapata (M) al 23’ e Dybala (P) al 26’ p.t.
Milan (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Alex (dal 3’ p.t. Zapata), Rami, De Sciglio; Poli (dal 1’ s.t. El Shaarawy), De Jong, Saponara; Honda (dal 23’ s.t. Pazzini), Torres, Menez. (Agazzi, Abbiati, Albertazzi, Bonera, Zaccardo, Armero, Essien, Van Ginkel, Niang). All. Inzaghi.
Palermo (3-5-2): Sorrentino; Muñoz, Gonzalez, Andelkovic; Morganella, Bolzoni, Maresca (dal 23’ s.t. Ngoyi), Barreto, Lazaar; Dybala (dal 43’ s.t. Quaison), Vazquez (dal 41’ s.t. Belotti). (Ujkani, Vitiello, Pisano, Terzi, Feddal, Daprelà, Della Rocca, Chochev, Quaison, Joao Silva). All. Iachini.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Note: spettatori 28.272 (abbonati 19.405) per un incasso di 658.563,55 euro. Ammoniti Gonzalez (P), De Jong (M), Andelkovic (P), Morganella (P) per gioco scorretto, El Shaarawy (M) per c.n.r., Rami (M) per proteste. Angoli 3-3. Recuperi 1’ p.t., 3’ s.t.
Giuseppe Ferrara (inviato al “Meazza”)
2 settembre 2014