Juve, passo falso: 1 a 1 in casa con il Cagliari

L’occasione era di quelle ghiotte. La diciottesima di campionato, infatti, aveva consegnato alla Juve un turno favorevole rispetto alle dirette rivali: il Milan atteso dalla prova-derby e l’Udinese impegnata nella difficile trasferta di Marassi col Genoa. I bianconeri però non avevano fatto i conti con il Cagliari.
Formazione tipo, il collaudato 4-3-3 con l’unica variante De Ceglie al posto dello squalificato Chiellini. In attacco Pepe, Vucinic e Matri. Fin dalle battute iniziali la squadra di Conte fa la partita, e il gol arriva presto, all’ 8′. L’azione è semplicemente strepitosa: Lichsteiner dà a Pepe che di tacco libera Marchisio, delizioso tocco di esterno a cercare ancora il terzino elvetico, che di prima mette in mezzo per l’accorrente Vucinic, 1 a 0.
Per tutti i primi 45 minuti la Juve ha il pallino della partita, non è mai però realmente incisiva e pericolosa dopo la segnatura.
La ripresa inizia con la docccia gelata: Cagliari in avanti, palla che ballonzola ai limiti dell’area, Bonucci respinge, ma sui piedi di Cossu che secca Buffon dai 20 metri. La squadra bianconera appare stordita. Al 22′ ed al 27′ entrano Del Piero e Krasic al posto degli spenti Pepe e Matri. Le due occasioni più importanti per passare in vantaggio capitano proprio ai due subentrati. Al 34′ Del Piero (sistemato al centro del tridente) svetta di testa sugli sviluppi di una punizione calciata da Pirlo, e palla tra i piedi di Agazzi che blocca sulla linea. Al 49′, il neoentrato Borriello (esordio in bianconero) serve una palla di platino a Krasic che, solo al limite dell’area, calcia malamente di sinistro dando ragione ai suoi detrattori.
Finisce così, con un Conte che mette in guardia: “ci saranno altre domeniche di sofferenza”. Due punti persi per una Juve che al rientro dalla sosta pare ancora con le gambe pesanti frutto del richiamo di preparazione fatto a Dubai. In ombra gli uomini chiave: Marchisio, Pepe e Matri. La notizia lieta arriva e rende meno amaro il pomeriggio: l’Udinese esce sconffitta dal Marassi. Servirà però ben altra lucidità e brillantezza per reggere il ritmo di un Milan schiacciasassi, in attesa del derby di stasera.
di Luca Nicosia
15 gennaio 2012