di Armin Sefiu
All’ Olimpico i bianconeri battono anche la Lazio 1-0 e rimangono soli in classifica. Perde il contatto il Napoli che non va oltre l’1-1 con l’Atalanta dell’ ex Denis. Vittorie importanti per il Catania a Lecce (0-1), ora quinto, e il Novara che batte in rimonta il Parma.
Nel primo anticipo del pomeriggio, match fondamentale per il Novara di Attilio Tesser, che allo stadio Silvio Piola ospita il Parma. I padroni di casa non vincono dal lontano 20 settembre (vittoria casalinga per 3-1 sull’Inter) e hanno conquistato soltanto tre punti nelle ultime 8 gare. Tesser deve fare a meno dello squalificato Meggiorini, e propone Pinardi nel ruolo di trequartista alle spalle di Rubino e Jeda.
Il Parma è reduce dal successo per 2-0 sull’Udinese e vuole confermare il buon momento di forma. Colomba preferisce Pellè a Crespo come unica punta, con il solito Giovinco a supporto.
Buon avvio degli ospiti. All’ 11′ Valiani riceve e mette dentro verso Morrone che a botta sicura spara fuori.Pellè impegna Fontana subito dopo, bravo a deviare l’estremo difensore azzurro. E’ ancora Morrone, il suo destro dai 25 metri esce di poco a lato. Grandissima parata di Fontana al 27′ su Pellè,il suo tiro dal limite viene messo in angolo. Al 29′,però, l’affondo di Biabiany fa male agli ospiti: cross al centro del giocatore gialloblu, intervento disperato di Centurioni che insacca la porta sbagliata. Col Parma in vantaggio, esce fuori il Novara. Al 38′ ci prova Rigoni da fuori area ma calcia debolmente. Poi è la volta di Rubino,il suo colpo di testa esce di poco a lato. Ancora Novara. Questa volta ci porva Mazzarani di sinistro ma Mirante salva in due tempi. Pronta risposta del Parma che sfiora il raddoppio con Rubin,che calcia a lato da ottima posizione. Ultima azione da gol è un miracolo di Mirante al 44′ che vola sul colpo di testa a pochi passi di Rubino. Termina il primo tempo sullo 0-1.
Altro Novara nella ripresa. Prima conclusione per il Parma con Valiani dal limite dell’area,Fontana devia in angolo. Al 18′ primo intervento per Mirante che blocca su un destro dal limite di Rigoni.La pressione dei padroni di casa è premiata al 70′: cross di Rigoni e testa vincente di Rubino che realizza il primo gol in Serie A con la maglia del Novara. Al 78′ cross di Mazzarani e colpo di testa di Rigoni che realizza il suo 5° centro in campionato. Dopo 2′ palo di Giovinco su punizione, il suo tiro rasoterra si stampa sul legno. Al 41′ i padroni di casa sfiorano il terzo gol: cross sul primo palo e stacco di testa di Granoche, la palla alta sopra la traversa. E’ ancora Novara nel finale con un gran destro di Jadid che sfiora il palo.
Termina la partita,vince in rimonta il Novara che ribalta lo svantaggio della prima frazione di gioco e torna finalmente a sorridere in casa dopo due mesi. Piemontesi salgono,ora, a quota 10 punti e lasciano momentaneamente gli ultimi posti della classifica. Parma resta a metà classifica con i suoi 15 punti.
A fine gara soddisfatto l’allenatore del Novara Attilio Tesser: “Partiamo sempre ad handicap, ma abbiamo ribaltato la partita con un atteggiamento mentale molto forte. Questa squadra ha un grande spirito.”
E’ molto amareggiato,invece, della sconfitta Colomba che racconta cosi la partita: “Nel secondo tempo siamo stati ingenui, non abbiamo concretizzato e siamo stati puniti.Il palo nel finale? Non era proprio serata.”
“Sono strafelice, sono sulle nuvole. Per il mio gol, per un record che mi mette nella storia del Novara, ma soprattutto per i tre punti. Questa squadra lotta sempre con il cuore, ma da un po’ ci girava male. Meritiamo di più e lo dimostreremo ancora”. Raffaele Rubino è al settimo cielo: nel 2-1 azzurro sul Parma sua è la rete del provvisorio pareggio. La prima in serie A, ma soprattutto la rete che gli permette di raggiungere un grande primato: ha segnato con la maglia del Novara in tutte le categorie professionistiche.
Dopo la brillantissima vittoria sull’Udinese arriva la sconfitta di Novara, con una rimonta subita nel secondo tempo. Sbalzi di risultati e di rendimento per il Parma, che fanno esclamare ad Alessandro Lucarelli: “C’era la possibilità di fare il salto di qualità ed abbiamo fallito.”
“Fino a metà secondo tempo il risultato era meritato. Abbiamo creato occasioni importanti, ma abbiamo subito il ritorno del Novara che ci ha messo molto agonismo e siamo andati in difficoltà”. Ancora Pellè non si è sbloccato: “Quando un attaccante non segna è dura, ma è stato per noi il migliore in campo.”
Stadio: Silvio Piola (Novara)
Novara – Parma 2-1
Marcatori: 29′ aut. Centurioni (P), 70′ Rubino (N), 78′ Rigoni (N)
Ammoniti: Rubin (P), Morrone ( P)
Espulsi: 87′ Gemiti (N)
Formazioni:
Novara ( 4-3-1-2) Parma (4-4-1-1)
Fontana Mirante
Morganella Rubin
Dellafiore Lucarelli
Centurioni Paletta
Gemiti Zaccardo
Porcari Valiani
Radovanovic Galloppa
Rigoni Morrone
Pinardi Biabiany
Rubino Giovinco
Jeda Pellè
All. Tesser All. Colomba
Nel secondo anticipo del pomeriggio,si affrontano Lecce e Catania alla ricerca dello slancio perduto. I salentini, dopo il colpaccio di Cesena, hanno smarrito la strada maestra cadendo all’ Olimpico contro la Roma. Gli etnei, dal canto loro, arrivano da due pesanti ko con Milan e Chievo. Di Francesco,contro il suo amico Montella, si affida al 4-2-3-1: schiera un trio di trequartisti a ridosso di Muriel composto da Cuadrado,Bertolacci e Olivera. Rossazzurri che mantengono il 5-3-2 nonostante la squalifica di Spolli,schierano Lodi in regia con Gomez a sostegno di Bergessio.
Osservato un minuto di silenzio in ricordo dei morti di Messina.
Subito bella occasione per il Lecce: Muriel in mezzo per Bertolacci che dopo l’aggancio non trova il tempo per battere a rete. Al 5′ Izco innesca Gomez in profondità, diagonale destro sull’esterno della rete. Avvio di gara piacevole pur senza grandi occasioni: entrambe le squadre cercano di proporsi in avanti a turno. Al 9′ sinistro da fuori di Bergessio a lato non di moltissimo. Al 14′ bella occasione per il Catania. Gomez cerca la soluzione personale: splendido destro dai 20 metri, pallone fuori di pochissimo con Benassi immobile. E’ sempre Catania che si divora il gol del vantaggio con Del Vecchio. La prima grande occasione del match capita sul destro del mediano, solo davanti a Benassi: conclusione fiacca e centrale, il portiere risponde presente. Splendido comunque l’assist di Bergessio. E’ sempre il mediano etneo a sprecare un altra occasione limpida: tocco di punta dai 12 metri, reattivo Benassi che salva in tuffo.Al 32′ Bergessio trova sulla sua strada un Benassi insuperabile: azione personale di Del Vecchio, Obodo gli soffia il pallone servendo involontariamente Bergessio, rapida conclusione mancina, ancora decisivo l’estremo salentino. I giallorossi si scuotono negli ultimi dieci minuti. Al 34′ Andujar salva i suoi. Cross tesissimo di Oddo su punizione, Strasser in acrobazia gira verso la porta e il portiere etneo sventa la minaccia. E’ la volta di Bertolacci: Obodo apre il gioco su Brivio, cross dal fondo su cui si catapulta il giocatore salentino,il suo mancino immediato di controbalzo finisce a lato. Al 41′ ancora occasione per il Lecce. Piatti ben servito da Cuadrado svirgola davanti ad Andujar. Partita accesissima ora: Muriel in azione personale, destro dal limite su cui Andujar si oppone, bloccando la sfera in presa bassa. Su una bella chiusura di Oddo finisce il primo tempo: Lecce-Catania 0-0.
La partita scende nettamente di ritmo rispetto al primo tempo. Al 19′ Muriel aggancia e scarica su Obodo, destro a lato di pochissimo dal limite. Al 23′ Punizione di Almiron dai 25 metri, deviazione, blocca Benassi. Al 28′ il portiere del Lecce ancora protagonista: splendida sponda aerea di Almiron per Gomez, destro a colpo sicuro sul quale si catapulta in uscita Benassi respingendo. Al 30′ Botta di Almiron dai 20 metri, fuori di poco. Al 37′ è il Lecce ad andare vicinissimo al gol: dai e vai Muriel-Esposito, il giovane attaccante batte col sinistro da due passi e trova la risposta di Andujar. Ancora Catania dopo il corner:Barrientos col destro a giro, strepitosa risposta dell’estremo giallorosso. Con lo 0-0 già nell’aria, Barrientos ‘spacca’ il match. Fa tutto l’argentino: salta netto Piatti e dai 22 metri va col mancino. Pallone nell’angolo alla destra di Benassi che stavolta deve arrendersi. Finisce la gara, il Catania espugna il Via del Mare al 90′ e Montella vola sempre più alto. Si mette male per il Lecce e Di Francesco che restano penultimi in classifica e subiscono la seconda sconfitta consecutiva. Gli etnei agganciano la Roma al quinto posto.
E’ molto contratto a fine gara l’allenatore degli etnei Di Francesco: “Gli infortuni,ma anche i cambi, continuano a condizionarci. Abbiamo pagato tutto al 90′. Continua a girarci contro il nostro stadio.”
Torna a sorridere dopo due sconfitte consecutive l’allenatore del Catania Montella: “Sono felice per la vittoria, per il gol di Barrientos e per come ha giocato la squadra. La classifica è bella e meritata.”
“La situazione è difficile, ma Di Francesco non rischia”: il ds Carlo Osti spegne nell’immediato dopo-gara con il Catania l’ipotesi di un cambio sulla panchina del Lecce. Il tutto nonostante continui la maledizione del ‘Via del Mare’: un solo punto in sei gare interne. “Ci aspettavamo di vincere la partita, per cominciare un’ altra fase del nostro campionato. Ecco perchè questa sconfitta è pesante.”
Stop pesante, “ma penso sia giusto continuare con Di Francesco. Abbiamo scelto ad inizio stagione un allenatore giovane e un cambio tecnico sarebbe incoerente.”
Stadio: Via del Mare (Lecce)
Lecce-Catania 0-1
Marcatori: 90′ Barrientos ( C)
Ammoniti: Marchese ( C), Cuadrado (L), Brivio (L), Strasser (L), Esposito (L), Andujar ( C)
Espulsi: nessuno
Formazioni:
Lecce (4-2-3-1) Catania (5-3-2)
Benassi Andujar
Oddo Marchese
Tomovic Potenza
Esposito Legrottaglie
Brivio Bellusci
Obodo Izco
Strasser Del Vecchio
Cuadrado Lodi
Olivera Almiron
Bertolacci Gomez
Muriel Bergessio
All. Di Francesco All. Montella
Quattro giorni dopo l’impresa di Champions contro il Manchester City, il Napoli ritrova il campionato. Ritrova soprattutto l’ex Denis che con l’Atalanta ha già segnato 9 reti trovando la dimensione giusta nella quale esplodere. Il Tanque non cerca vendette ma rinvincite sì, come ha dichiarato in settimana. Colantuono perde Capelli per sei mesi e allora in difesa rientra dal 1′ Manfredini. Tornano dalle squalifiche Masiello e Cigarini (altro ex azzurro). Mazzarri opera un mini turnover: riposano Maggio, Aronica e Lavezzi. Giocano Fernandez in difesa, Zuniga esterno di centrocampo e Pandev in zona offensiva.
Minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione nel messinese. La Curva Pisani espone uno striscione in onore di Yara Gambirasio che proprio un anno fa spariva per sempre.
Primo tempo poco spettacolare, ma agonisticamente valido. Portieri praticamente inoperosi. Il primo tiro arriva al 13′ con Dzemaili, il suo rasoterra da fuori area è parato facilmente da Consigli. Al 20′ tiro-cross di Zuniga e Consigli salva. Si fanno avanti i padroni di casa con Denis che prima ci prova con un colpo di testa che è facile preda di De Sanctis, poi, controlla di petto e tira al volo da oltre 35 metri, De Sanctis raccoglie senza affanno. E’ la volta di Carmona,il suo tiro è centrale. Molto agonismo adesso, si lotta su ogni palla. Atalanta pericolosissima: cross di Schelotto, non ci arriva Peluso ma Moralez sì e rimette palla in area. Denis lotta e poi tenta una incredibile rovesciata. Palla out. Finisce 0-0 tra Atalanta e Napoli il primo tempo. Meglio gli ospiti nella prima parte del match con Zuniga sempre pericoloso a destra. Poi Peluso prende le misure e attacca a sua volta l’esterno e allora l’Atalanta si fa vedere anche in attacco. Nessuna chiara occasione da gol, ma tanto agonismo.
Orobici più intraprendenti a inizio ripresa. Atalanta vicina al gol al 2′. Gran conclusione dal limite di Carmona dopo un’ azione corale. De Sanctis immobile e palla sul fondo di un soffio. Ancora Atalanta. Impressionante progressione di Peluso sulla sinistra, palla in area per Moralez che rimette al centro. La palla schizza quasi al limite dove colpisce al volo Padoin: sfera alta. Al 13′ buona azione del Napoli. Zuniga scambia con Hamisk e poi calcia quasi dal fondo. Consigli col piede sventa il pericolo. Un minuto dopo traversa di Denis. Cross di Padoin e stupendo tiro al volo del Tanque sul secondo palo. Traversa piena. Dopo il forcing iniziale gli orobici trovano il gol.Campagnaro sbaglia, se ne va Moralez che trova Denis. Il Tanque se ne va solo verso De Sanctis e lo batte con un destro sul secondo palo. L’Atalanta insiste. Azione corale e conclusione dal limite di Cigarini con palla di poco sul fondo. L’Atalanta prova a respirare tenendo palla in attacco. Prezioso il lavoro di Cigarini. Al 39′ Schelotto solo in area si addormenta e fallisce il gol del ko. Squadre molto stanche adesso, il Napoli ci prova ma l’Atalanta è tutta dietro a difendere e pronta a ripartire. All’ultimo assalto pareggia il Napoli. Cross dalla destra, conclude un giocatore che pesca Cavani solo davanti alla porta. Deviazione e rete. Termina la partita 1-1, il Napoli continua a non vincere (ultima volta un mese fa),perde punti preziosi rendendo la partita con la Juventus fondamentale per restare in scia con le prime. Ottima Atalanta e ottimo Denis (decimo gol stagionale e rivincita contro la sua ex) che fermano un altra grande squadra in casa dopo l’Inter e salgono a 14 punti nonostante la penalizzazione di sei punti.
Delusione per il gol preso all’ultimo minuto, queste le parole di Colantuono: “Siamo amareggiati, la vittoria ci è sfuggita dopo una grande gara. Il cambio che ha allungato il recupero? Non è stato quello il problema.”
Mazzarri,invece, molto soddisfatto della prestazione dei suoi apparsi in crescita nell’ultima parte di gara si presenta ai microfoni sorridente: “ Piglio giusto su un campo difficile: alla fine è andata bene. La Champions ci toglie punti in campionato, ma è un esperienza straordinaria.”
Per Pierpaolo Marino è la partita del cuore: campano, ex ds del Napoli, l’attuale dt dell’Atalanta non nasconde la delusione per la vittoria sfumata: “Non puoi rimanerci bene quando prendi gol nell’ extra-time”. Poi, per lodare la squadra, fa un po’ il contrario di quanto dichiara Colantuono, che quando gli fanno notare i 20 punti conquistati sul campo lui ricorda che la realtà dice 14. Marino è meno ‘calcolatore’: “Questa squadra ha fatto 20 punti. Cosa chiedere di più a giocatori e tecnico?”.
E Denis? “Per la prima volta arriva in doppia cifra in Italia. E la traversa da lui colpita ancora grida vendetta.”
L’eroe del San Paolo contro il Manchester City è anche l’eroe di Bergamo contro l’Atalanta. Quando ormai la sconfitta per il Napoli sembra realtà Edinson Cavani centra al 94′ (recupero prolungato per il cambio tra Denis e Gabbiadini) la rete per un 1-1 molto importante. “Un punto che sa di vittoria”,dice il ‘Matador’. “Nel calcio può succedere di tutto sino alla fine, e noi lavoriamo per dare il massimo sino alla fine.”
Martedi c’è il recupero con la lanciatissima capolista Juventus: “Dobbiamo arrivarci con la testa giusta. Vogliamo dare una grande gioia alla città.”
Stadio: Atleti Azzurri d’Italia (Bergamo)
Atalanta – Napoli 1-1
Marcatori: 64′ Denis (A), 94′ Cavani (N)
Ammoniti: Dzemaili (N), Campagnaro (N), Schelotto (A), Zuniga (N), Fernandez (N), Cigarini (A), Consigli (A)
Espulsi: nessuno
Lazio-Juventus caratterizza il turno. Si affrontano infatti le due squadre che finora hanno mostrato maggiore solidità e che meritatamente occupano il primo posto. Chi vince mantiene il primato, in caso di pareggio invece, entrambe dietro all’Udinese – che ha battuto la Roma – ed a forte rischio sorpasso anche da parte del Milan. La Juventus è imbattuta in casa della Lazio da 8 anni.
Reja alla fine scioglie il dubbio per l’attacco, affiancando Rocchi all’inamovibile Klose (panca per Cisse), con Hernanes a sostegno. Conte recupera Pirlo, gestore di un centrocampo di quantità e qualità. Matri punta di riferimento, lavoro sugli esterni di Vucinic e Pepe.
Silenzio per le vittime dell’alluvione a Messina lo scorso 23 novembre. Assoluto rispetto da parte del pubblico.
Più Juve che Lazio in avvio. Al 6′ Chiellini serve Vucinic: zona sinistra, destro improvviso a cercare il primo palo, Marchetti è fuori porta, palla sull’esterno della rete. Al 10′ Liechtsteniner entra in area, cross dal fondo: Marchisio stacca in anticipo sul primo palo ma la palla finisce alta. Inizio di personalità della Juve, che sta dettando i ritmi del gioco. Altra occasione dei bianconeri. Pirlo calcia una punzione velenosissima, Marchetti respinge in tuffo all’ulitmo momento, arriva Liechtsteniner, tocco da pochi passi, palla fuori. C’è molta più Juve in queste prime fasi, Lazio un po’ timida. Al 21′ incertezza di Bonucci,Rocchi lo beffa: destro morbido sull’uscita di Buffon che riesce a deviare in corner con la collaborazione di Barzagli. Sugli sviluppi del corner destro di Ledesma dai 25 metri: palla potente, alta di pochissimo. Lazio in crescita nella seconda parte di gara. Klose caparbio riesce a servire Hernanes, 25 metri, destro,parata sicura di Buffon. Al 32′ Pepe attacca, conversione e sinistro dai 20 metri: palla a scendere, la blocca in due tempi Marchetti. Biancocelesti ci provano. Ledesma fa filtrare per Rocchi che scatta: esce e sventa Buffon. Sul capovolgimento di fronte grande azione corale della Juventus che con pochi passaggi arriva in porta. Vucinic lancia Matri che scatta a sinistra, cross basso al centro: arriva in corsa Pepe, destro e rete. Contropiede perfetto. E’ ancora la regia di Pirlo a dettare il gioco. Il centrocampista bianconero serve Pepe, esce Marchetti,rimpallo,palla che fila verso la porta incustodita,fuori.
Ritmo molto alto, partita decisamente bella.Fase combattutissima in mediana. Finisce il primo tempo al riposo con la Juve avanti sulla Lazio 1 a 0.
Vantaggio meritato della Juve, davanti grazie ad un perfetto contropiede condotto sull’asse Matri-Pepe. Occasioni più numerose a parte, è piaciuto l’atteggiamento della squadra di Conte, capace di gestire per gran parte del tempo il gioco. Lazio a fiammate: buono soprattutto lo sfruttamento del versante sinistro, dove si propone spesso Lulic. Le occasioni migliori sul piede di Rocchi, che però ha trovato un Buffon molto pronto.
Nella ripresa i padroni di casa non riescono ad alzare il ritmo. Al 2′ Marchisio con grande eleganza serve Matri: controllo, girata con il sinistro dai 16 metri, palla sul fondo. Fronte opposto: destro di Hernanes dalla distanza, Buffon para sicuro. Fase di grande pressione della Lazio. Buon possesso palla Juve. Al 15′ sussulto della Lazio: Gonzalez a destra, cross a mezza altezza che sfila, c’è Hernanes che da pochi passi coglie il palo. Un minuto dopo Klose in area prova il destro a girare: acrobatica parata in tuffo di Buffon.La Juve non riesce più a proporre contropiede in serie, ma in questa fase bada a difendersi. Al 28′ occasione per la Juve di chiudere la gara. Pepe serve Giaccherini che si libera di Konko, sinistro a colpo sicuro, straordinaria risposta di Marchetti che devia in corner. Al 35′ Matri attacca a destra, salta due uomini, entra in area: palla bassa al centro, Giaccherini sbaglia la deviazione. E’ ancora Juve. Vidal verticalizza per Matri: sinsitro ad incrociare,palo esterno. La Lazio ci porva con un colpo di testa di Cissè che non impensierisce Buffon. Non succede pià nulla. La Juventus torna solitaria in testa (e con una partita da recuperare) e ottiene la sua quarta vittoria consecutiva. Rimane imbattuta in campionato. Biancocelesti ora terzi a tre punti dalla vetta in attesa del risultato del Milan.
Molto rammarico per non aver portato a casa un risultato positivo, ecco le parole di Reja a fine gara: “Non meritavamo di perdere e non usciamo ridimensionati. Siamo stati poco concreti e in più alcuni episodi ci hanno condannato.”
E’ felice della prestazione della sua squadra ma rimane con i piedi per terra l’allenatore bianconero Conte: “Contro una grande squadra e in un ambiente infuocato è normale soffrire. Ma abbiamo avuto molte occasioni e abbiamo sempre cercato il secondo gol. Ci aspettano gare difficili a partire da quella di Napoli”
Bianconeri primi (anche se il Milan batterà il Chievo) e con il recupero di Napoli ancora da affrontare. Alla vigilia della trasferta romana Conte aveva detto che mai avrebbe parlato di scudetto. Sulla stessa lunghezza d’onda è Chiellini dopo il pur fondamentale successo sulla Lazio: “E’ prematuro fissare obiettivi, però vincere soffrendo, senza giocare di certo la migliore partita della nostra stagione, può essere un buon segnale. Come sarebbe un segno importante vincere a Napoli.”
“Devo ringraziare Matri che mi ha messo una gran palla, ma anche Buffon per le sue parate”: cosi il match-winner Pepe.
La sconfitta dell’Olimpico con al Juventus forse lascia la Lazio ‘al di qua’ del salto di qualità desiderato, ma Hernanes, come del resto Reja, loda la prova dei biancocelesti: “La squadra è matura, non si è abbattuta dopo il gol preso dalla Juventus, ha cercato il pareggio giocando una bella partita.” Questo, in sintesi, il pensiero del ‘Profeta’, il cui palo nella ripresa, a Buffon nettamente battuto, aumenta il rammarico dell’intero ambiente laziale.
Per Brocchi il dolore è doppio: la sconfitta e l’infortunio nel primo tempo: “Ho sentito un ‘crack’ un dolore al piede destro”, dice il centrocampista.
Stadio: Olimpico (Roma)
Lazio-Juventus 0-1
Marcatori: 34′ Pepe (J)
Ammoniti: Marchisio (J), Ledesma (L), Sculli (L)
Espulsi: nessuno
Formazioni:
Lazio (4-3-1-2) Juventus (4-3-3)
Marchetti Buffon
Konko Chiellini
Diakitè Barzagli
Stankevicius Bonucci
Radu Lichtsteiner
Brocchi Marchisio
Ledesma Pirlo
Lulic Vidal
Hernanes Pepe
Rocchi Matri
Klose Vucinic
All. Reja All. Conte
27 novembre 2011