No-goal line technology: A luglio il via alla sperimentazione in gare ufficiali

Parte da Udine il rinnovamento del calcio, con una tecnologia che grazie a riservatezza e velocità eliminerà il problema dei goal fantasma nel calcio.
In molti ricorderanno il goal non convalidato a Frank Lampard durante gli ultimi mondiali di calcio. Un tiro dalla lunga distanza con palla che impattò sulla parte interna della traversa per poi rimbalzare dentro la porta e uscire immediatamente dopo. Un goal netto insomma che però non venne convalidato. Quello di Lampard è solo uno tra i tanti esempi che il mondo calcistico offre di goal no-goal con conseguenti dibattiti circa l’eventualità di introdurre il supporto della tecnologia in campo.
Il calcio rispetto a tanti altri sport in assoluto è quello,per politica,con meno attitudini al rinnovamento, anche se, questa tendenza forse sta per cambiare. E’ infatti vicina la decisione della FIFA riguardo l’introduzione della no-goal line technology. Il massimo organo del calcio mondiale sta infatti valutando le proposte di varie aziende che in questi anni hanno sviluppato brevetti per risolvere questo problema. Durante il mese di marzo 2012 verrà infatti redatta una lista delle aziende i cui progetti verranno considerati convincenti per poi arrivare al mese di luglio 2012, quando verrà deciso di avviare la sperimentazione della tecnologia durante le partite ufficiali. Il passo finale sarà l’introduzione definitiva durante i mondiali di Brasile 2014.
In questo ambito lo stadio Friuli di Udine è diventato un vero e proprio laboratorio di sperimentazione di questa tecnologia. Grazie al prototipo sperimentato dall’Udinese calcio e dal CNR di Bari da alcuni anni nello stadio italiano sono stati avviati degli studi pratici sotto la supervisione dei delegati della FIFA. Questa tecnologia si basa sul utilizzo di telecamere capaci di registrare 280 immagini al secondo. Disposte ai lati di ciascuna porta con gli assi ottici complanari con il piano interno della porta, gli occhi elettronici hanno la capacità di “vedere” con precisione assoluta quando il pallone varca interamente la linea di porta o meno.
Michele Uva project manager della federcalcio italiana, intervenuto durante la trasmissione “Zona Cesarini” di Radio 1 si è detto ottimista riguardo la possibilità che la FIFA accolga in via definitiva questa tecnologia sottolineando come “Questa tecnologia ha il compito di coadiuvare il lavoro della terna arbitrale, ponendosi come aiuto e non come sostituto” La comunicazione ad arbitro ed assistenti avverrà infatti tramite un sistema radio in tempo reale fornendo quindi un supporto che ha come base la riservatezza e la trasparenza. Ogni evento analizzato infatti verrà registrato in un video clip digitale che sarà chiamato referto elettronico, utile quindi per successive analisi. Michele Uva ha infine sottolineato come “La FIFA intende sperimentare solo la no-goal line technology e nessun altro tipo di intervento durante le fasi di gioco, la decisione sarà quindi politica, in uno sport poco incline al cambiamento”
Non ci resta che aspettare per capire se lo sport più seguito del pianeta sarà in grado di adeguarsi ai tempi che cambiano evitando in futuro altre spiacevoli sviste.
di Dario De Luca
9 novembre 2011