Giovinco si infortuna e saluta la Nazionale. Prandelli: ” Ora, dobbiamo intraprendere una strada nuova”

Giovinco torna a casa. Questa è la brutta notizia che arriva dall’eutourage della Nazionale italiana nel primo giorno di raduno a Coverciano. Il fantasista del Parma, presentatosi puntualmente alla convocazione azzurra, non è infatti riuscito a smaltire l’infortunio subito nella gara di domenica scorsa, giocata all’Olimpico contro la Lazio e per questo è stato costretto a lasciare il ritiro azzurro. Sulle assenze di Cassano e Rossi, poi si è concentrata la conferenza stampa che il tecnico Cesare Prandelli ha tenuto poche ore dopo l’arrivo del team azzurro al centro sportivo azzurro.
“Sono andato già a trovare Antonio, ma gli mando un ‘altro saluto da qui. Ho visto il giocatore sereno e motivato e gli ho spiegato che, vista la situazione, è stato anche fortunato. Se tutto quello che gli è accaduto fosse successo dieci anni fa forse sarebbe stato diverso”- precisa Prandelli all’inizio della conferenza stampa. Da ora in avanti, quindi si dovrà pensare a delle alternative per il gioco della squadra, anche perchè manca un giocatore con le caratteristiche del giocatore barese. Su questo argomento il tecnico di Orzinuovi precisa: Dobbiamo intraprendere una strada nuova, anche perchè manca Rossi ed avere la possibilità di costruire gioco, con attaccanti diversi. Abbiamo attaccanti moderni, tanto che è possibile creare delle coppie diverse come Pazzini- Matri, Pazzini- Osvaldo oppure Balotelli – Osvaldo, senza dimenticare Pepe, se vogliamo adottare un 4 – 3 -3. Su quello che ha detto Galliani, Cesare ha detto che chi viene in Nazionale deve venire con tanto entusiasmo. Per quanto riguarda il comportamento di Montolivo che quest’ultimo ha tenuto in occasione del minuto di raccoglimento per le vittime di Genova, risponde: ” Siamo rimasti tutti imbarazzati. Forse, Montolivo aveva mal di pancia, risponde con ironia Prandelli. “Di Natale, perchè non è stato convocato? – chiede un giornalista. ” Di Natale è un grande giocatore, ma ha 33 anni ed io devo fare un lavoro di rinnovamento con giocatori con una media di età di 25, 26 anni. Lo prenderemo in considerazione, lo conosciamo bene e non dobbiamo valutarlo”
di Luigi Rubino
7 novembre 2011