Volano Milan e Juventus. Cade il Napoli
di Armin Sefiu
I rossoneri espugnano l’olimpico contro la Roma , i bianconeri battono nel derby d’Italia l’Inter e volano a +11. I partenopei cadono,invece, nel pomeriggio a Catania
Nella nona giornata del campionato di serie A il Milan una delle tre squadre ,impegnate prossima settimana in Champion League, a vincere nel difficile campo della Roma pur non giocando bene e continuando cosi la striscia positiva di quattro vittorie consecutive. Inter e Napoli,invece, cadono con la Juve e il Catania e si allontanano dalla vetta della classifica. I nerazzurri rimangono in zona retrocessione pur disputando una buona partita solo nella prima frazione di gioco. Un po’ di sfortuna,invece, ha negato almeno il pareggio ai partenopei.
Al Massimino di Catania il ct del Napoli Mazzarri si affida al turover (dal primo minuto giocano Fideleff,Santana,Mascara e Fernandez). Montella non tradisce il 5-3-2 e lancia in attacco l’argentino Bergessio al fianco del rientrante “el papu” Gomez.
Pronti via e il Napoli è già in vantaggio: Mascara guida centralmente l’azione, il pallone viene allargato a Dossena che crossa dalla sinistra, il matador Cavani brucia Spolli che non segue il suo taglio e di piatto realizza l’1 a 0. Il Napoli,insiste alla ricerca del raddoppio con Mascara (destro bloccato da Andujar) e Cavani (destro da posizione defilata,il portiere si salva a fatica). Il Catania non sta a guardare e prima Marchese ci prova con il mancino sporcato in corner e un tiro di Gomez che termina alto. Al 26′ il Catania trova il pareggio: Gomez al limite dell’area spara a rete col mancino,presunto tocco di mano di Zuniga con l’argentino che protesta ma Marchese non si scompone e fredda De Sanctis con un diagonale potente e preciso. Gli etnei continuano a macinare gioco. Bergessio cerca il colpo grosso con un destro da 20 metri fuori di poco, Gomez ci prova in area con un destro ad incrociare fuori non di molto. L’attacco di Montella si muove molto bene e su un ottima sponda di Bergessio l’ex Bari Almiron ci prova dal limite ma il suo tiro scheggia il palo. Finalmente si fa vedere il Napoli con Lavezzi che ci prova in scivolata ma Bellusci salva sulla linea. Gli azzurri rimangono in dieci per l’espulsione di Santana (tackle su Ricchiuti).
Ad inizio ripresa il Catania compie il sorpasso con Bergessio che su cross di Ricchiuti colpisce di testa facendo esplodere il Massimino. Al 9′ Gomez manca il ko su un contropiede splendido del Catania ma l’attaccante etneo manda fuori di poco. Al 17′ altra gran botta di Almiron dal limite dell’area, a lato di poco. Al 20′ providenziale l’intervento di De Sanctis su tiro ravvicinato di Gomez. Al 29′ trema Andujar su un bel tiro dal limite di Lavezzi a lato di pochissimo. Nel finale di partita il Napoli prova a guadagnare metri (ingresso di Hamsik) alla ricerca del pareggio e sfiora nei tempi di recupero il gol con Dzemaili che dentro all’area servito da Lavezzi tira a colpo sicuro ma Spolli salva sulla linea. Il Catania batte un altra grande dopo l’Inter e aggancia in classifica il Napoli a 14 punti.
Alla fine della gara Montella è molto contento di aver ottenuto un altro risultato di prestigio contro una grande squadra: “Stiamo facendo molto bene, ma potevamo chiudere prima la partita. La classifica? Sembra uno scherzo, ma noi puntiamo sempre alla salvezza.”
Il Napoli guarda avanti, alla prossima partita in coppa contro il Bayern per dimenticare questa sconfitta amara come lo ha detto Mazzarri: “Prestazione superlativa in una partita pesantemente condizionata dagli episodi. Nella ripresa sembravamo noi con l’uomo in più.”
Catania – Napoli 2-1
Marcatori: 1′ Cavani (N), 25′ Marchese ( C), 48′ Bergessio ( C)
Ammoniti:Bellusci ( C)
Espulsi: Santana ( N)
Formazioni:
Catania (5-3-2) Napoli (3-4-3)
Andujar De Sanctis
Almiron Fernandez
Izco P. Cannavaro
Spolli Fideleff
Legrottaglie Zuniga
Bellusci Santana
Marchese Inler
Ricchiuti Dossena
Lodi Mascara
Gomez Cavani
Bergessio Lavezzi
All. Montella All. Mazzarri
All’Olimpico, la Roma punta su Borini lasciando in panchina Bojan al fianco di Osvaldo senza il capitano Totti infortunato. Allegri si affida a Robinho al fianco di Ibra lasciando a riposo Cassano. Nei primi quindici minuti di gioco le squadre si studiano cercando di non sbilanciarsi molto. Il Milan al 17′ colpisce,come aveva chiesto l’allenatore cioè nel momento giusto,con Ibra che svetta di testa su cross dalla destra dell’ex Aquilani. Dopo 11′ la Roma trova il pareggio: angolo dalla sinistra per i giallorossi, Burdisso anticipa Zambrotta di testa e batte Abbiati. Neanche la gioia del gol per il pubblico romanista che il Milan va di nuovo in vantaggio con Nesta (ex Lazio) che stacca solitario di testa su cross di Robinho. La reazione dei padroni di casa non si fa attendere con Pjanic ( conclusione diretta in porta fuori di poco),Pizarro (destro violento dal limite con Abbiati che blocca in due tempi) e Bojan (entrato al posto di Borini) con un sinistro rasoterra.
Ad inizio ripresa la Roma entra in campo più decisa. All’ 56′ passaggio filtrante di Osvaldo per Bojan che tenta il colpo sotto smorzato da Abbiati. E’ ancora il portiere rossonero protagonista questa volta su Pjanic : tiro violento su punizione deviato in angolo. Sugli sviluppi del corner Burdisso devia di testa chiuso ancora in angolo. Il Milan è in chiaro affanno e non riesce a uscire dalla propria metà campo. Luis Enrique tenta la carta Lamela. Boateng sostituito si fa espellere per proteste nei confronti del guardalinee. Al 70′ il Milan si fa avanti con Aquilani con un rasoterra dal limite parato da Stekelenburg. Grande occasione ancora per la Roma con Osvaldo solo davanti ad Abbiati che colpisce a botta sicura ma il portiere rossonero d’istinto devia in angolo. Il neo entrato Cassano (grande ex della partita) si mangia il gol dentro all’area con un tiro a giro che non inquadra la porta. Al 78′ il Milan si porta sul 3 a 1. E’ ancora Ibrahimovic a colpire di testa in avvitamento su cross dell’inesauribile Aquilani. La Roma ci prova con Osvaldo di sinistro deviato in corner. Al 42′ Nocerino si divora il 4-1: Cassano effettua un traversone sul secondo palo dove si avventa il centrocampista rossonero che calcia sul fondo da un metro e a porta vuota. Passa un minuto e la Roma accorcia le distanze con Bojan che appoggia in rete un tiro di Lamela deviato da Abbiati. Ultimi minuti di fuoco con Allegri che viene allontanato dall’arbitro Damato per proteste su un fallo laterale concesso alla Roma. La Roma sfiora il pareggio al 93′ con Lamela che prova la conclusione a giro ma trova il ritorno dell’estremo rossonero che tocca quel tanto che basta per evitare il gol.
Il Milan porta a casa la sua quarta vittoria consecutiva e balza al secondo posto in attesa delle altre partite (vince all’Olimpico dopo 6 anni di digiuno) mentre la Roma rimane a 11 punti molto distante dalla vetta (sono otto i punti dalla capolista) e con il rammarico di aver buttato via una partita che si poteva anche vincere dopo le tante occasioni create.
La Roma ha avuto una grande occasione di battere i campioni d’Italia che non erano in grande forma oggi e hanno sofferto molto salvati dalle reti dei singoli. C’è molto rammarico dalle parole di Luis Enrique dopo la sconfitta interna immeritata “Abbiamo fatto molti tiri, ma senza la giusta determinazione. Mai ho visto la possibilità di vincere questa partita. Dobbiamo migliorare.”
C’è molta soddisfazione nel Milan che ha espugnato Roma pur non giocando una buona partita e tre punti pesanti che danno morale per la classifica dei rossoneri come afferma Allegri “Vittoria molto importante, ma continuiamo a pensare gara per gara. Molto bene Ibra e Abbiati, ma non solo loro. Spiace per il rosso a Boateng.”
Roma – Milan 2-3
Marcatori: 17′ e 78′ Ibrahimovic (M), 28′ Burdisso ( R), 30′ Nesta (M), 88′ Bojan ( R)
Ammoniti: Van Bommel (M), Gago ( R), Nocerino (M), Pjanic ( R), Aquilani ( M)
Espulsi: Boateng (dalla panchina), Allegri (allenatore Milan)
Formazioni:
Roma (4-3-1-2) Milan (4-3-1-2)
Stekelenburg Abbiati
Josè Angel Abate
Juan Nesta
Burdisso Thiago Silva
Cassetti Zambrotta
Gago Aquilani
De Rossi Van Bommel
Pizarro Nocerino
Pjanic Boateng
Borini Robinho
Osvaldo Ibrahimovic
All. Luis Enrique All. Allegri
A San Siro è andato in scena il derby d’Italia numero 157. Nell’anticipo serale della nona giornata del campionato di serie a Inter e Juventus si affrontavano in condizioni diverse. Il post-calciopoli ha visto per la prima volta la Juve affrontare i nerazzurri in testa alla classifica e ancora imbattuta. Ranieri rilancia Pazzini in attacco con Zarate, Conte se la gioca con il modulo ad una punta con Matri supportato da Vucinic. Ancora panchina per Del Piero.
Parte bene l’Inter che al 3′ impegna Buffon con un colpo di tacco di Pazzini poi Cambiasso si divora il gol con un sinistro al volo ad incorciare fuori di poco. Al primo tentativo la Juventus colpisce: Lichtsteiner crossa basso, Matri devia sotto misura, grande respinta di Castellazzi ma Vucinic di destro non sbaglia. L’Inter va in crisi e un minuto dopo rischia il bis con Matri che tira fuori poi è lo stesso attaccante bianconero a sfiorare la rete ma in uscita il portiere nerazzurro salva. L’Inter dopo dieci minuti di sbandamento esce fuori con Zarate che al 25′ va vicino al gol con tiro che finisce sull’esterno della rete. Due minuti dopo l’Inter pareggia: Sneijder serve Maicon che al limite dell’area fa partire un destro sul primo palo deviato da Bonucci che si insacca sotto la traversa. L’Inter galvanizzata dal gol fa tremare Buffon al 31′: Maicon serve una palla tesa a Pazzini che in avvitamento colpisce la traversa. La partita è molto accesa e bella. La Juve resiste,non demorde e colpisce ancora al 34′ con Marchisio che chiede l’uno-due a Matri e di piatto destro dal limite dell’area la mette in rete nell’angolo basso. Al 40′ Pirlo verticalizza per Marchisio che solo controlla, destro sull’uscita di Castellazzi che lo stende ma l’arbitro lascia correre.
Nella ripresa si combatte in mediana,c’è meno ritmo e la partita è meno spettacolare. Ranieri tenta la carta Castaignos ma non riesce ad avere più velocità davanti con la squadra che ha evidenti difficoltà atletiche. La Juve è la squadra ad avere le migliori occasioni. Al 15′ i bianconeri sfiorano il gol con Vucinic che solo in area calcia debolmente su Castellazzi. Entrano Stankovic e Alvarez. L’Inter non cambia il suo atteggiamento e prova qualche giocata con il nuovo entrato Alvarez che non crea nulla di importante. E’ ancora la Juve a sfiorare il terzo gol con Estigarribia che al 36′ evita Lucio e viaggia verso l’area: diagonale sinistro e grande parata di piede di Castellazzi. Al 39′ Conte decide di fare entrare Del Piero al posto di Vucinic. E’ il capitano bianconero a divorarsi il gol al 42′ solo davanti al portiere nerazzurro colpisce male e il pallone esce fuori. Termina la partita, l’Inter rimane a 8 punti in bassa classifica,perde la possibilità di accorciare le distanze dalla vetta e si allontana sempre di più dalla lotta per lo scudetto. I bianconeri,invece, mantengono il primato in classifica e l’imbattibilità in campionato conquistando la seconda vittoria consecutiva e offrendo un ennesima prestazione di qualità. Buona la partita della difesa all’occhiello delle ultime gare dopo gli ultimi pareggi in campionato.
E’ stato difficile disputare tutta la gara ad alta intensità ma la buona prestazione nel primo tempo e una buona tenuta nel secondo ha portato qualche punto positivo nel volto di Ranieri nonostante il risultato negativo “ Sono amareggiato per il risultato, ma visto quello che possiamo dare ora sono soddisfatto della prova. Credo che possiamo ancora rimontare.”
Continua a tenere i piedi per terra nonostante il successo meritato e la buona prestazione dopo quella con la Fiorentina mister Conte “ Vittoria importante per l’autostima, anche se potevamo chiudere prima il match. La classifica è ancora aleatoria: manteniamo il profilo basso.”
Inter- Juventus 1-2
Marcatori: 13′ Vucinic (J), 29′ Maicon (I), 34′ Marchisio (J)
Ammoniti: Bonucci (J),Vidal (J), Chiellini (J), Pepe (J), Chivu (I), Sneijder (I), Pirlo (J),
Espusli: Nessuno
Formazioni
Inter (4-3-1-2) Juventus (4-3-3)
Castellazzi Buffon
Nagatomo Lichtsteiner
Chivu Bonucci
Lucio Barzagli
Maicon Chiellini
Obi Vidal
Cambiasso Pirlo
J.Zanetti Marchisio
Sneijder Pepe
Zarate Matri
Pazzini Vucinic
All. Ranieri All. Conte
30 ottobre 2011