Bologna-Lazio vince la noia. reti bianche e poche idee

Partita magra di emozioni. Due squadre, che dopo i cambi in panchina, hanno più paura a perdere che voglia di vincere, lo spettacolo ci rimette. Un punto che accontenta tutti.
PRIMO TEMPO
Il match vede due compagini che, fresche del cambio di condottiero in panchina, devono cercare di risollevarsi da una stagione, fino ad ora, deludente. Che tutte e due la squadre mirino più a non farsi male che a provare ad imporre la propria forza è chiaro sin da subito. La partita non vive di emozioni e di occasioni da gol, la maggior parte delle giocate si verifica a centrocampo, ma è più di interdizione che di impostazione. La prima mezz’ora scivola così senza grande risonanza, se non per un’incursione, al 28′, dell’ex Bianchi che prova a punire la difesa biancoceleste con un colpo di tacco su cross dalla destra di Garics, Berisha non si fa sorprendere in presa bassa. La Lazio si fa vedere solo verso il 38′ con Felipe Anderson che scatta in profondità su un lancio di Ledesma perdendo però il possesso della sfera. Succede ben poco, la Lazio non riesce a bucare la trama offensiva del Bologna.
SECONDO TEMPO
Reja prova subito a cambiare le carte in tavola con l’inserimento di Keita al posto di uno spento Felipe Anderson. La musica non cambia. La partita vive di sporadici momenti. Al 59′, su cross di Candreva, Natali svirgola la respinta e per poco non sorprende Curci. In attacco il Bologna si fa pericoloso soprattutto con il proprio capitano Diamanti che, smarcatosi, scaglia verso la porta un sinistro che Berisha battezza fuori. Al 70′ l’occasione più importante della partita, Candreva crossa in area per Klose che, solo davanti a Curci, con il piatto sinistro spara clamorosamente alto sopra la traversa. La Lazio si spenge e il Bologna alla lunga esce fuori chiudendo la difesa biancoceleste nella propria trequarti. Sterili però sono gli attacchi rossoblu che non sortiscono gli effetti voluti. La partita termina con il più giusto e frustrante risultato.
Brutta partita. Il risultato è un chiaro specchio di quanto le due squadre hanno offerto in campo. Reja e Ballardini sembrano accontentarsi del punto preso ma, sia la tifoseria casalinga che quella ospite, salutano il risultato con una bordata di fischi. Ci si aspettava una buona Lazio dopo la vittoria contro l’Inter, così non è stata. Il tabù biancoceleste esterno prosegue. Il Bologna ha reagito, ma è troppo poco per la vittoria.
BOLOGNA (3-5-1-1) – Curci; Antonsson, Natali, Cherubin (Cech); Garics, Pazienza, Christodoulopoulos, Kone, Morleo (Khrin); Diamanti; Bianchi. Allenatore: Ballardini. A disposizione: Agliardi, Stojanovic, Cech, Crespo, Radakovic, Khrin, Laxalt, Perez, Acquafresca, Cristaldo, Moscardelli.
LAZIO (4-3-3) – Berisha; Cavanda, Biava, Dias, Lulic; Gonzalez (Onazi), Ledesma, Hernanes; Candreva (Ederson), Klose, Felipe Anderson (Keita). Allenatore: Reja. A disposizione: Strakosha, Guerrieri, Pereirinha, Novaretti, Ciani, Vinicius, Biglia, Onazi, Ederson, Keita, Floccari, Perea.
ARBITRO: Domenico Celi (sez. Bari)
AMMONITI: Koné, Pazienza, Ledesma, Biava
di Damiano Rossi (Frascati)
11 gennaio 2014