L’inferno ghiacciato congela la Turchia: Galatasaray-Juve sospesa al 31’
“It’s impossibile to play”. Dopo mezzora di incertezza, Pedro Proenca, fischietto portoghese, decide per la sospensione definitiva, con conseguente rinvio, di Galatasaray-Juventus. Si era giocato per 31 minuti (possibile la ripartenza dal 27° su indicazione dell’arbitro), prima dell’autentica bufera di neve che si abbatteva, 22 e 15 circa (ora locale), sul Turk Telekom Arena di Istanbul. Resta dunque in stand by il nome della seconda qualificata del Gruppo B agli ottavi di Champions 2013/2014. Per conoscere la formazione che seguirà i “galacticos” del Real Madrid, vincenti anche nell’ultimo incontro in Danimarca col Copenhagen (0-2), nella fase finale del torneo ci sarà da attendere meno di 24 ore: si ripartirà domani, 11 Dicembre 2013, alle ore 14 italiane (15 turche).
PRIMA DELLO STOP
Le note dell’inno Champions scuotevano gli animi dei 52.651 (2.500 i fedelissimi bianconeri) presenti. Il freddo pungente (fitte nevicate e intense precipitazioni di grandine prima e durante la sfida) non sedava il calore che notoriamente contraddistingue i sostenitori turchi, indiscutibile valore aggiunto nei minuti iniziali del match. Gli uomini di Mancini, nell’inedito modulo offensivo a tre difensori, costringevano la squadra di Conte nella sua metà campo, tentando, da subito, di far propria l’inerzia dell’incontro. Al 16° era però Llorente a sfiorare il vantaggio, con una girata di destro dal centro dell’area di rigore che si perdeva di un soffio alla destra dell’immobile Muslera. Forti del doppio risultato utile, gli juventini difendevano con ordine, limitando le iniziative dei padroni di casa e tenendo il campo con carattere ed esperienza. Complice l’imperversare delle intemperie (indispensabile il passaggio al pallone rosso), i ritmi di gara rallentavano, sino all’attimo, minuto 31, in cui il direttore di gara decretava l’interruzione momentanea della sfida, favorendo la pulizia e la colorazione delle linee sul terreno di gioco. Le ostilità non sarebbero più riprese nell’incredibile imbiancata della notte turca.
Di Mattia Coletti
10 dicembre 2013