Torna il buio: la Lazio gioca, il Genoa vince. 2a0.
Una partita dai due volti premia la squadra ospite che, sfruttando le poche occasioni create durante il match, capitalizza con il minimo sforzo. La Lazio offre gioco ma soffre la sterilità sotto porta.
Tanti fischi, assordanti e frustranti. Questa la colonna sonora del match dello stadio Olimpico di Roma che ha visto la vittoria per 2 a 0 dei liguri del Genoa. Nel primo tempo i padroni di casa della Lazio propongono, con insistenza, un gioco rampante e offensivo, andando svariate volte vicino al vantaggio. Nel secondo tempo un Genoa rinato punisce e conquista tre punti fondamentali che portano i grifoni ad una lunghezza in campionato dalla compagine romana.
Il primo tempo è tutto biancoceleste. La Lazio impone i ritmi di gioco, pressando con insistenza, creando densità a centrocampo e ripartendo con il solito Candreva. Marchetti è poco impegnato, mentre Perin fa gli straordinari soprattutto su Klose. La bravura dell’estremo difensore genoano permettono di mantenere la porta inviolata. Klose al 21′ si vede neutralizzare un’ottima deviazione di testa sul primo palo. Un minuto dopo ancora Klose, al volo, manca di dopo la conclusione sul secondo palo. Il Genoa si vede intorno il 30′ con Kucka che, da fuori area, conclude alto. La Lazio reclama un calcio di rigore: Biondini, in ritardo, atterra Candreva ma Tommasi non fischia. Nel finale doppia occasione per i padroni di casa con Klose che viene murato e Gonzales che, di prima, non trova lo specchio della porta.
Il secondo tempo vede un Genoa più disinvolto e veloce, quadrato e propositivo. La Lazio reclama un altro calcio di rigore per fallo di mano di Antonelli su cross, ravvicinato, di Felipe Anderson. Proprio la pericolosità nelle ripartenze è la chiave del vantaggio del Genoa: al 60′ Fetfatzidis suggerisce in verticale per Kucka, lo slovacco, con un diagonale potente, beffa Marchetti e sblocca il risultato. Petkovic cambia modulo, inserendo Ederson e Perea, la Lazio alla ricerca del pareggio si sbilancia e subisce il colpo del definitivo 2 a 0: minuto 72 Antonelli entra in area, Ciani in maniera scomposta e goffa tocca il pallone con la mano, Tommasi non se ne accorge ma l’arbitro addizionale si. Rigore. Dal dischetto Gilardino non sbaglia tirando forte e centrale. Cala il sipario sull’Olimpico.
I tifosi, che in gran numero avevano accompagnato la squadra nella probabile rinascita, alla fine fischiano i propri giocatori. Per la Lazio è ancora buio totale, gli uomini di Petkovic ci mettono tanto cuore e molta energia, dominano il primo tempo ma, come il risultato evidenzia, non trovano la via del gol. La scusa dell’assenza di Klose non regge più. Tanto si crea e nulla si ottimizza. Nel versante opposto avviene il contrario, si crea poco ma si sfrutta tutto. Il Genoa è cinico e ha ragione sulla Lazio. Petkovic è sempre più in bilico, i biancocelesti sono orfani di un gioco di squadra che si basa esclusivamente su invenzioni di Candreva. Poco, molto poco per far sentire la propria voce in campionato e portare a casa punti preziosi.
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Cavanda, Ciani, Radu, Pereirinha; Onazi, Ledesma(72′ Keita), Gonzalez (61′ Perea); Candreva, Klose, Felipe Anderson (61′ Ederson). Allenatore: Petkovic. A disposizione: Berisha, Strakosha, Elez, Vinicius, Ederson, Floccari, Perea, Keita.
GENOA (3-4-2-1) – Perin; Antonini, Portanova, Manfredini; Biondini, Cofie, Matuzalem, Marchese(46′ Fetfatzidis); Kucka, Antonelli; Gilardino(Konate). Allenatore: Gasperini. A disposizione: Bizzarri, Donnarumma, Tozser, Sampirisi, De Maio, Sturaro, Centurion, Bertolacci, Fetfatzidis, Konate, Stoian.
ARBITRO: Tommasi (sez. Bassano del Grappa)
ASSISTENTI: Stallone e Giachero
IV UOMO: Tasso
ADD: Guida e Baracani
AMMONITI: Matuzalem (G), Ciani (L).