La Juventus cala il secondo poker alla Lazio

Lo Juventus Stadium apre i battenti per la prima casalinga dei Campioni d’Italia che, contro la Lazio, devono confermare la vittoria in Supercoppa. Agli ordini di Tagliavento le due compagini propongono un 3-5-2 con Tevez, Vucinic e Pogba contro un biancoceleste 4-4-1-1 con Klose unica punta e Candreva trequartista. La partita inizia subito scoppiettante, al 2° minuto Hernanes scuote Buffon, al 3° grande aggancio di Vucinic che, ispirato da Pirlo, stoppa in area ma viene murato da Cana. Le due squadre si affrontano a viso aperto, ma è la Juventus che attacca ogni pallone e pressa senza respiro gli avversari.
Al 14° i padroni di casa raccolgono i frutti di quanto operato: dopo una spettacolare azione Pogba illumina, con un lancio millimetrico e studiato, Vidal che dietro la difesa laziale aggancia magneticamente la sfera e deposita alle spalle di Marchetti. La Juve fa spettacolo con aperture di prima in profondità e scambi rapidi dentro l’area. Timidamente la Lazio si fa vedere dalle parti di Buffon, al 21° con Candreva che scalda i guantoni di Buffon mettendo in angolo, dagli sviluppi Novaretti non trova la deviazione vincente.
Al 26° la Juve mette il punto esclamativo sulla partita, ancora il “cecchino” Vidal, imbeccato da Bonucci, stoppa al centro dell’area e con freddezza insacca il raddoppio. La Lazio ha un sussulto d’orgoglio e, quando tutto sembra finire, Hernanes tira dal limite dell’area, Buffon non trattiene e Klose, da vero rapace, infila per la prima volta “la vecchia signora” riaprendo la gara. Gli ospiti diventano più maturi, decisi e cattivi sfiorando per due volte, al termine del 1° tempo, il pari con Candreva e con Klose che, nel finale, viene tempestivamente chiuso da Bonucci. La Juventus finisce smarrita ed impaurita. Il 2° tempo inizia come il primo: un iniziale possesso palla dei biancocelesti che porta ad un tiro velenoso di Candreva. La partita subisce il suo ennesimo risvolto al 4°minuto della ripresa dove Bonucci ispira Vucinic che deposita le spalle di Marchetti. L’episodio cambia definitivamente le sorti della gara: la Juventus negli ultimi 20 metri è poesia in movimento, ad affossare ancora di più gli ospiti è il secondo giallo di Hernanes per un tocco di mano su cross di Radu.
I bianconeri affondano il colpo e dettano i tempi della gara, al 26° Tevez, su intelligente sponda di Vidal con un tiro a giro colpisce la traversa. Al 35° l’Apache, al limite dell’area, dopo un velo di Vucinic, stoppa, mira e punisce Marchetti mettendo la ciliegina sulla torta bianconera. A poco, se non a niente, servono i cambi di mister Petkovic che inserisce Ederson e Floccari. Nel finale di gara molta classe bianconera e limitato cuore biancoceleste non cambiano più il risultato. Conte esulta per la sua seconda vittoria di fila e per aver rifilato alla Lazio 8 goal, legittimando una superiorità calcistica palese. La Lazio, dal canto suo, ha il lieve merito di aver reagito dopo il 2 a 0 ma di essere stata distratta e poco incisiva all’inizio della ripresa, smarrendosi e tirando i remi in barca a favore della marea bianconera. La pausa per le nazionali regalerà tempo agli uomini di Petkovic per ritrovarsi e compattarsi. Il campionato è solo all’inizio ma la prima della classe fa già, prepotentemente, sentire la sua voce.
Damiano Rossi (Frascati)
1 settembre 2013