Milan, Allegri: “Domani mi dimetto”. Poi arriva la smentita

Tutti si sarebbero aspettati sorrisi e celebrazioni per la qualificazione ai gironi di Champions, invece ecco che esplode la bomba. Ai microfoni di Premium Calcio, Massimiliano Allegri si sfoga dopo giorni di tensione e di dubbi sollevati prematuramente sul futuro della panchina del Milan: “Magari domattina mi dimetto, visto che ho finito l’annata dell’anno scorso, vedrò. Passerò la notte e poi vedrò. Stasera sono abbastanza polemico perché leggo e sento delle cose che non mi piacciono. Io, ad una certa età, lo dico con una certa onestà, mi metterò sul lungomare a Livorno e magari verrò a vedere qualche partita ogni tanto. Sono contento di quello che hanno fatto i ragazzi, ma sono molto arrabbiato”.
E ancora: “Ogni tanto mi diverto anche io, perché i ragazzi mi danno qualche soddisfazione. Dentro c’è un bel clima con i giocatori, il presidente e l’amministratore delegato; fuori, invece, qualcuno pontifica, scrive quello che dovrei fare. Facciano prima i risultati che ho fatto io e poi ne riparliamo. Ogni tanto bisogna mettere i paletti, perché il gioco delle parti non sempre mi sta bene”.
Le polemiche del dopo gara hanno lasciato per un attimo in una posizione defilata l’ottima prestazione offerta dal Milan contro il Psv, su cui il tecnico livornese si è soffermato solo brevemente: “Abbiamo chiuso la rimonta iniziata lo scorso 16 gennaio e credo che i ragazzi abbiano meritato. Loro sono una buona squadra e noi avevamo un po’ di pressione, quindi abbiamo avuto qualche difficoltà. Alla fine, però, devo dire che la squadra ha reagito bene e gestito la gara perfettamente”.
A gettare acqua sul fuoco è l’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, che non vuole sentire parlare di dimissioni: “Nessuno sfogo, è una battuta di spirito. Sono stato incaricato da lui di dirvi che era una battuta: non creiamo un caso”.
Lo stesso Allegri, smaltita la rabbia, è tornato sui suoi passi: “Ero solo arrabbiato, erano dichiarazioni a caldo: vi assicuro che resto”.
Giuseppe Ferrara
30 agosto 2013