Il Milan riparte alla grande, 2-0 alla Juve

“Meazza” tutto esaurito per il big match della nona giornata di Serie A. Un’atmosfera delle grandi occasioni, onorata appieno dai padroni di casa del MIlan: prestazione maiuscola, ritmo alto e 2 gol rifilati alla Juventus, uno per tempo. E il risultato poteva essere anche più rotondo, se Leao non avesse litigato per ben tre volte col palo nei primi 45’. Dopo la batosta di Stamford Bridge, per i rossoneri il miglior modo per recuperare morale e rilanciarsi in campionato.
Allegri sceglie un 4-4-2 con un centrocampo formato Kostic – Cuadrado esterni e Rabiot – Locatelli in mezzo. In avanti la coppia formata da Vlahovic e Milik.
Pioli schiera Diaz e Leao dietro a Giroud. Pobega titolare in mediana.
Tomori allo scadere del primo tempo, dopo tre pali di Leao
La Juventus spinge per i primi 15 minuti, poi – come spesso accaduto in questo inizio di stagione – si affievolisce. Il MIlan, invece, continua a mantenere alta la pressione, sfiorando più volte il vantaggio. Sono ben tre i pali colpiti dai rossoneri nella prima frazione di gioco, e tutti vedono protagonista Leao. Il portoghese colpisce il legno prima con un tocco sporco al 20°, poi 9 minuti dopo con un destro deviato da Vlahovic, infine al 34° con un bel tiro dai 20 metri. É il preludio al gol del vantaggio rossonero, che arriva nel recupero con Tomori, bravo a stoppare e girare in rete sugli sviluppi di un angolo. Vantaggio meritato, anche perché la Juve mostra di fare molta fatica: Vlahovic e Milik, serviti col contagocce, sono costretti a ripiegare per toccare qualche pallone; Locatelli non regge il ritmo; Cuadrado e Kostic non arrivano mai sul fondo.

Cavalcata fenomenale di Diaz per il 2-0
Al rientro in campo c’è McKennie al posto di Cuadrado. I bianconeri provano a cambiare l’inerzia della gara con qualche imbucata, ma senza risultati. E dopo dieci minuti vengono nuovamente puniti: errore di Vlahovic, si invola Brahim Diaz, che fa un tunnel a Bonucci, evita il rientro di Danilo e supera Szczesny. Una galoppata bellissima, che merita l’applauso del “Meazza”.
Allegri prova a correre ai ripari inserendo Paredes al posto di Locatelli e Miretti al posto di Kostic, ridisegnando la squadra. L’effetto non è però quello sperato: la manovra resta lenta e troppo spesso imprecisa, l’attacco continua a girare a vuoto. E quando Milik si divora di testa il 2-1 si capisce che non è serata. Come troppe volte è avvenuto finora. Come raramente è accaduto nella storia recente della Juventus.

Il tabellino:
Milan – Juventus 2-0
Milan (4-3-3): Tatarusanu; Kalulu, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer (39′ st Vranckx); Leao (39′ st Origi), Brahim Diaz (19′ st De Ketelaere), Pobega (14′ st Krunic); Giroud (19′ st Rebic). A disposizione: Mirante, Jungdal, Ballo Touré, Adli, Bakayoko, Dest, Thiaw. All.: Pioli
Juventus (4-4-2): Szczesny; Danilo, Bonucci, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado (1′ st McKennie), Locatelli (11′ st Paredes), Rabiot (35′ st Soule), Kostic (11′ st Miretti); Vlahovic (33′ st De Ketelaere), Milik. A disposizione: Perin, Pinsoglio, Gatti, Rugani, Fagioli. All.: Allegri
Arbitro: Orsato di Schio
Marcatori: 46′ pt Tomori (M), 9′ st Brahim Diaz (M)
Note: ammoniti Brahim Diaz, Tonali (M); Cuadrado, Kean, Paredes (J); Recupero: 2′ pt, 4′ st.