Confederations Cup – L’Italia di Super Mario: goal e 2-1 sul Messico.
Era datata 1956 l’unica ed ultima dell’Italia in quello stadio (2-0 per il Brasile), tempio del calcio, palcoscenico storico da molti designato come l’arena di maggior fascino nel panorama globale. Sono trascorsi cinquantasette anni. Più di mezzo secolo di vittorie e sconfitte, pagine da incorniciare ed altre da destinare al macero, che conducono la nazionale italiana a presentarsi nella terra di Pelè comunque come protagonista di tutto rispetto. Nel leggendario Maracanà di Rio de Janeiro, ristrutturato parzialmente in occasione della corrente Confederations e dei mondiali 2014 (capienza ridotta a 70.000 posti), l’Italia affronta il Messico per il confronto valevole la seconda giornata del gruppo A, completato da Brasile e Giappone (ieri avversari nel 3 a 0 a favore dei sudamericani). Quale sia l’importanza attribuita ad un torneo, quello in corso, dal sapore di antipasto, in attesa della coppa più gustosa da contendersi la prossima estate, gli azzurri di Prandelli si misurano in varie sfide che contribuiranno non poco a saggiare le condizioni presenti e le prospettive future. Si parte dal Messico, campione del Nord e Centro America in carica, compagine rognosa, giovane e combattiva, allenata da De La Torre, che opta, nella gara d’esordio, per un 4-3-2-1, capeggiato in avanti dalla tecnica e dalla rapidità del “Chicharito” Hernandez, noto talento in forza allo United. Stessa scelta, inedita per il tecnico di Orzinuovi, è quella di Prandelli, che risponde con una formazione speculare, trainata dal sempre controverso Balotelli e l’esperienza di veterani mondiali quali De Rossi, Pirlo, Chiellini e Buffon. Dirige il cileno Osses.
Passano 5 minuti ed è subito Balotelli a rendersi pericoloso, rubando palla da un disimpegno errato della retroguardia messicana, ma sparando alto con un pallonetto che si spenge sul fondo. Lo stesso attaccante numero 9, servito da un preciso rasoterra del defilato Giaccherini, impegna Corona con un sinistro dall’altezza del dischetto che il portiere respinge senza troppi problemi. Non si fa attendere la risposta dei verde-rossi, che al 12° colgono la traversa con Guardado, pescato in area da Dos Santos, grazie ad un tiro preciso che Buffon riesce solo a sfiorare. Al 27° è Pirlo a rompere gli equilibri con una punizione magistrale che realizza trovando l’incrocio dei pali alla destra dell’estremo difensore messicano. Il centrocampista juventino regala così il vantaggio alla sua nazionale nel giorno della centesima presenza in maglia azzurra. 1-0 per l’Italia. Trascorrono poco meno di 7 minuti e, al 34°, il Messico centra immediatamente il pareggio, mettendo a segno con Hernandez il rigore concesso dal direttore di gara per l’intervento scomposto di Barzagli ( disastroso nella giocata mancata) all’interno degli undici metri: palla a sinistra, Buffon a destra e 1-1 al Maracanà. Il botta e risposta sembra abbassare l’andamento del ritmo e le due squadre, ora più accorte, concludono la prima frazione di gara a risultato invariato. Riprendono le ostilità e sono i ragazzi di Prandelli a portarsi in attacco con maggiore convinzione. Al 59° ancora Pirlo e ancora su punizione va vicino alla marcatura, lambendo il palo con Corona a guardare immobile. Il pallino del gioco è adesso completamente nelle mani italiane. Gli uomini di De La Torre difendono con vigore, spostando il baricentro al di sotto della linea di metà campo, attendendo gli avversari e cercando la ripartenza vincente. Il risultato si congela così in parità. Sino al 78°, minuto del goal di Mario Balotelli. Su una scodellata verticale di Giaccherini, l’attaccante è devastante nel liberarsi della doppia marcatura in area, annichilendo la retroguardia messicana ed insaccando in scivolata con un destro che gonfia la rete, insinuandosi tra le gambe di Corona. 2-1 ed Italia di nuovo in vantaggio. Non c’è tempo per altre emozioni. Gli azzurri conquistano la vittoria al debutto, raggiungono il Brasile in testa al girone e avanzano la loro candidatura per il successo finale. Prossimo appuntamento: mercoledì, Italia-Giappone (ore 24 italiane).
di Mattia Coletti
16 giugno 2013