Milan – Juventus 4-2, incredibile rimonta dei rossoneri

Il tabellino:
Milan-Juventus 4-2
Milan (4-2-3-1): Donnarumma G; Conti (dal 37′ st Calabria), Kjaer, Romagnoli, Theo Hernandez; Kessie, Bennacer; Saelemaekers(dal 14′ st Leao), Paquetà (dal 1′ st Calhanoglu), Rebic (dal 37′ st Krunic); Ibrahimovic (dal 22′ st Bonaventura). All. Pioli.A disposizione: Begovic, Donnarumma A., Calabria, Gabbia, Laxalt, Biglia, Krunic, Calhanoglu, Bonaventura, Leao, Colombo, Maldini.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Cuadrado (dal 32′ Alex Sandro), Bonucci, Rugani, Danilo; Bentancur (dal 48′ st Muratore), Pjanic (dal 24′ st Ramsey), Rabiot (dal 24′ st Matuidi); Bernardeschi, Higuain (dal 24′ st Douglas Costa), Cristiano Ronaldo. All. Sarri A disposizione: Buffon, Pinsoglio, Chiellini, Coccolo, Alex Sandro, Ramsey, Matuidi, Wesley, Muratore, Douglas Costa, Olivieri.
Marcatori: 2′ st Rabiot (Juv), 8′ st Ronaldo (Juv), 17′ st rig. Ibrahimovic (Mi), 21′ st Kessie (MI), 23′ st Leao (MI), 36′ st Rebic (Mi).
Ammoniti: 31′ pt Paquetà (Mil), 36′ pt Bennacer (Mil), 14′ st Rebic (Mil), 28′ st Conti (Mil).
La partita:
“Un’ora di calcio mondiale, poi black out”. Le parole di Sarri nel post partita di Milan – Juventus sintetizzano al meglio il match clou della 31esima giornata di Serie A. I bianconeri, in doppio vantaggio, si lasciano rimontare da un Milan super, carico di orgoglio.
Tutti i gol nella ripresa. Alla magia di Rabiot e al sigillo del solito Ronaldo, rispondo Ibrahimovic (su rigore), Kessie, Leao e Rebic.
La Juventus, orfana di Dybala, si affida alla fisicità di Higuain, con Ronaldo e Bernardeschi che gli gravitano attorno. Dall’altro lato, Ibra apre gli spazi al vivace Rebic.
Il primo tempo è lento e con poche emozioni. CR7 e Ibra provano a sbloccare la gara con giocate estemporanee, ma l’equilibrio resta immutato fino alla ripresa, quando succede l’impensabile. Pochi minuti dal rientro in campo e si assiste a un doppio show: coast to coast di Rabiot, sugellato da una splendida conclusione nel sette; pasticcio difensivo di Kjaer e Romagnoli punito da Ronaldo. Un 2-0 che sembra non ammettere replica.
Già, sembra.
Il Milan non si abbatte e, complice la Var, trova il rigore che riaccende le speranze. Poi, in due minuti, completa l’incredibile rimonta: Kessie finalizza una bella azione rifinita da Ibrahimovic; neanche il tempo di esultare e Leao, appena entrato, sigla il 3-2 approfittando di una dormita della difesa juventina.
Sarri prova a correre ai ripari inserendo Douglas Costa, Ramsey e Matuidi al posto di Higuain, Rabiot e Pjanic. Gli ospiti si rendono pericolosi con un colpo di testa di Rugani, su angolo, ma è solo un fuoco di paglia. All’80’, Rebic chiude i giochi segnando il 4-2 su altra dormita della difesa avversaria.
Rangnick o non Rangnick, con questo carattere il Milan può ben sperare per il futuro. Le vittorie contro Lazio e Juve, le prime due della classe, sono folli, ma nient’affatto casuali.