Serie A, tante incertezze e poche soluzioni per la ripartenza al 13 giugno

Habemus Datam! La Lega Serie A ha proposto la ripresa della stagione 2019-2020 di calcio al 13 giugno.
La scelta più ovvia, considerato che bisognerebbe chiudere le competizioni nazionali entro il 2 agosto per lasciare spazio a Champions ed Europa League: ripartendo il 13 si potrebbero disputare anche le semifinali di ritorno e la finale di Coppa Italia, che andrebbero fissate a luglio.
Molte, tuttavia, le incertezze, soprattutto attorno al protocollo studiato dal Comitato tecnico scientifico e approvato dalla Figc. Secondo squadre e addetti ai lavori, le misure previste sarebbero lacunose (soprattutto con riguardo agli allenamenti collettivi) e inapplicabili (si veda l’obbligo di ritiro in hotel).
Intanto la Lega A ha comunicato la previsione a stretto giro di una riunione con i vertici della FMSI, il Dott. Nanni e la Figc. L’intento è quello di porre le basi per una condivisione costruttiva del protocollo con il Ministro della Salute, con il Ministro per le politiche giovanili e lo Sport, con il CTS.
Ma quale potrebbe essere la soluzione comune?
Una prima strada – la più difficile da percorrere – sarebbe la revisione delle misure di cui al comma 1 dell’articolo 1 dell’ordinanza del 21 febbraio scorso. Tale norma prevede l’obbligo per le Autorità sanitarie di applicare la misura della quarantena con sorveglianza attiva, per quattordici giorni, a coloro che abbiano avuto contatti stretti con casi di COVID-19. In caso di contagio di un compagno di squadra o membro dello staff, dunque, tutti i componenti del team (anche avversari) sarebbero costretti in quarantena. Le conseguenze in termini di rinvii e regolarità del calendario sarebbero bloccanti (questa volta in via definitiva) per la stagione.
Un ammorbidimento della misure appare dunque necessaria per riprendere allenamenti collettivi e partite. Ma molto dipenderà dell’andamento della Curva dei contagi.
L’alternativa potrebbe essere quella di una norma ad hoc per gli atleti, che consentisse di isolare solo il calciatore contagiato, non tutta la squadra. Al momento, però, non appare sul tavolo del Legislatore.
Si ricorda che alla fine del campionato mancano 12 giornate, più quattro recuperi: Inter-Sampdoria, Atalanta-Sassuolo, Verona-Cagliari e Torino-Parma.