L’Ascoli cade anche a Brescia. Salvezza più complicata
Le rondinelle trascinate da bomber Caracciolo (tripletta per lui) stendono i bianconeri nonostante la buona prestazione fornita in campo. Se il campionato finisse oggi l’Ascoli sarebbe retrocesso in Lega Pro in virtù dei 5 punti di distacco tra la Reggina e la squadra bianconera che non farebbero disputare gli spareggi salvezza.
Ascoli Piceno – Una nuova sconfitta per l’Ascoli, la sesta nelle ultime sette gare, questa volta ad opera del Brescia con una tripletta dell’attaccante Caracciolo, rischia seriamente di compromettere la permanenza nel campionato cadetto della squadra bianconera. Al “Rigamonti” l’approccio al match della formazione di Massimo Silva è quello giusto, anche se la squadra è costretta sempre a rimontare i gol bresciani. L’Ascoli scende in campo con il consueto 3-5-2 davanti a Gomis, Faisca, Ricci e Legittimo; centrocampo con Conocchioli, Russo e Fossati mentre sulle linee laterali agiscono Scalise e Pasqualini; davanti la coppia Feczesin-Soncin.
Il primo sussulto del match è di marca bresciana, già al 1° minuto, con un colpo di testa di Caldirola. Vantaggio che però si concretizza al 19° minuto, Caracciolo prende la mira e dai 18 metri infila l’estremo difensore bianconero. L’Ascoli prova a reagire ma non punge, arriva comunque il pari al minuto 25 grazie a un’autorete di De Maio che devia in rete un tiro di Feczesin.
Ad inizio ripresa l’azione che poteva portare alla svolta. Soncin serve con precisione Fossati che, anziché tirare, salta un avversario ma non riesce poi a concludere a pochi passi dalla porta difesa da Cragno; sul ribaltamento di fronte è lo stesso Fossati che mette giù in area Picci. Per l’arbitro è calcio di rigore: dagli undici metri, l’airone Caracciolo non fallisce e fa 2-1.
Silva prova a correre ai ripari inserendo Zaza per Soncin e l’attaccante ripaga guadagnandosi un rigore che sarà il compagno di reparto Feczesin a trasformare al 23° minuto. La doccia fredda arriva però a 7 minuti dal termine quando ancora Caracciolo, autentica bestia nera, infila di testa in mischia. Il tecnico bianconero butta dentro anche la terza punta, Montalto ma la partita si conclude di fatto qui.
Sabato,a due giornate dal termine del campionato, arriverà al Del Duca la Ternana, per sperare ancora occorreranno obbligatoriamente i 3 punti. La strada è tortuosa e complicata ma l’Ascoli negli ultimi anni ci ha abituato a delle grandi imprese, ora non si può proprio mollare.
BRESCIA (4-3-3) Cragno; Lasik, De Maio, Caldirola, Zambelli; Finazzi, Rossi, Maxi Arias (1’ st Benali); Scaglia, Andrea Caracciolo, Picci (10’ st Corvia). A disp.: Russo, Rosso, Antonio Caracciolo, Welbeck Nana, Mitrovic. All. Calori.
ASCOLI (3-5-2) Gomis; Ricci, Faisca, Legittimo; Scalise, Russo, Fossati (40’ st Montalto), Conocchioli (46’ st Loviso), Pasqualini; Soncin (15’ st Zaza), Feczesin. A disp. Maurantonio, Scognamillo, Graham, Colomba. All. Silva.
ARBITRO: Sig. Cervellera di Taranto. RETI: 19’ pt Caracciolo (B), 25’ pt De Maio aut. (B); 13’ st Caracciolo rig (B), 23’ st Feczesin rig (A), 37’ st Caracciolo (B).
Davide Nazzari
6 maggio 2013