di Luigi Rubino
Il personaggio più atteso del Gran Gala dell’ Olimpico non poteva essere che lui Usain Bolt, il campione mondiale e medaglia d’oro alle Olimpiadi, tornato in pista dopo dieci mesi di inattività. L’atleta ha vinto i 100 metri, davanti al connazionale Asafa Powell in 9′ 91” (record 9’58”). La sua prova, in verità non è stata positiva soprattutto alla partenza. Il campione giamaicano ha cambiato passo solo negli ultimi venti metri, quando è riuscito a superare il connazionale Powell, tagliando il traguardo, davanti ai 47 spettatori assiepati sugli spalti dello stadio romano.
Non ho disputato una grande gara – ha subito precisato il campione che a fine corsa ha ringraziato il caloroso pubblico romano. L’importante che Lightning Bolt ( fulmine) come lo definiscono gli appassionati dell’atletica, abbia vinto regalando emozioni che solo un grande campione sa dare, con la sua irruenza fisica, la sua caparbietà fino al fotofinish. Per i colori italiani, Andrew Howe vince i 200 metri. L’atleta azzurro ha avuto qualche difficoltà in curva, riuscendo a vincere la gara con un tempo di 20’31” dimostrando grande personalità, e carica emotiva anche grazie al suo fisico eccellente che potrà soltanto migliorare. ” Mi mancava molto l’Olimpico – ha detto a fine gara Howe – particolarmente sui 200 metri che non avevo mai fatto. Ho perso un po’ di forza dai 150 metri in poi, dove c’è ancora molto da lavorare. La preparazione non è ancora finita. Sono maturato e ho certamente più coscienza rispetto ad un anno fa”