La Roma viene prima di tutti
Il campionato di Serie A tra qualche ora prende ufficialmente il via e domani sera la Roma di DDR affronterà il Cagliari di Davide Nicola.
Alle 14:00 fuori Trigoria ci sono solo addetti ai lavori in attesa della conferenza stampa del mister, uno striscione sull’asfalto rovente di metà agosto e circa 36 gradi. Chi si aspettava tifosi giallorossi dietro i cancelli verdi pronti a protestare per la possibile cessione del numero ventuno romanista è rimasto ampiamente deluso: sarà il caldo, sarà il weekend di Ferragosto, sarà che, nell’effettivo, di certo su Dybala non si sa nulla.
De Rossi arriva in sala, l’orologio segna le 14:30 abbondanti e le domande iniziano, le speranze di non dover toccare il “caso Dybala” durano davvero poco e, a fine conferenza, della trasferta sarda sappiamo poco e nulla.
Cerchiamo di fare ordine.
Cagliari-Roma
Come abbiamo detto le informazioni emerse in conferenza sono davvero limitate, Dybala è nella lista dei convocati e partirà alla volta della Sardegna.
Al momento la Joya è un giocatore della Roma, ha fatto tutta la preparazione con la squadra, non ha firmato nessun accordo con l’Al Qadsiah come la Roma non ha accettato alcuna offerta araba.
L’unico indisponibile domani sarà l’altro argentino, Leo Paredes che, come detto da De Rossi, scenderà in campo con la squadra primavera per accumulare più minuti possibili essendosi aggregato con il gruppo più tardi.
Su Dybala
Ovviamente De Rossi, essendo uomo di calcio, essendo tifoso romanista e conoscitore della stampa romana si aspettava una conferenza stampa focus su Dybala ed ha fatto la cosa più naturale e giusta possibile: tutelare ciò che lui stesso ha messo al primo posto, la squadra, la Roma.
Nella giornata di ieri il mister ha avuto l’ennesimo confronto con la squadra.
DDR ha richiamato l’attenzione dei giocatori sul match chiarendo loro il concetto che è al corrente del fatto che il momento è particolare per alcuni componenti del gruppo, che le distrazioni da calciomercato fanno parte del gioco ma chi ad oggi non ha la mente sul Cagliari di Nicola ma su altro ne parlasse.
Prima di essere stato mister, De Rossi è stato giocatore.
Sulla permanenza o no di Dybala, oltre la Joya, nessuno al momento ha la risposta definitiva e salvo sorprese il tutto è rimandato quantomeno alla settimana prossima.
Riflessioni
Da inizio calciomercato il motto è semplice, gioca con la Roma chi vuole giocare per la Roma.
Probabilmente con qualche cessione in più come quella di Karsdorp, di Abraham o di Edoardo Bove, l’ingaggio di Dybala peserebbe meno sulle casse della società e la telenovela mediorientale si sarebbe chiusa qualche settimana fa con il rifiuto dell’argentino all’offerta monstre da parte degli arabi.
Ghisolfi non si sarebbe trovato con un grattacapo del genere al suo primo anno da Dirigente ed oggi in conferenza avremmo chiesto a De Rossi se sulla sinistra vede favorito El Shaarawy o Zalewski ma il calcio è un gioco strano, il calciomercato ancor di più.
A novembre Dybala compirà trentun anni e tra due anni ci saranno i mondiali ai quali, seguendo la logica, Dybala vorrà partecipare con l’Argentina ed il campionato arabo, al momento, non sembra la migliore vetrina per un professionista.
Dall’altra parte è inutile negare che l’offerta messa sul piatto dagli arabi è probabilmente impareggiabile per un club europeo, un’offerta verosimilmente irripetibile in carriera, specie a trentun anni.
Il bivio che ha davanti Dybala è molto più netto di quanto possa sembrare: da una parte rinunciare ad un’offerta enorme e rimanere in un contesto competitivo, dall’altra accettare uno stipendio da capogiro e sperare che nessun suo connazionale nel Vecchio Continente mini la sua convocazione verso i mondiali del 2026. La decisione rimane a Dybala; qualora Paulo scegliesse l’Arabia Saudita come sua destinazione, la Roma perderebbe davvero un giocatore capace di sacrificarsi per il progetto giallorosso di De Rossi o semplicemente uno dei tanti giocatori di talento passati a Trigoria?