Paura e delirio all’Olimpico
Una vera e propria battaglia quella andata in scena tra Roma e Fiorentina. Stadio Olimpico palcoscenico di un match folle e da diversi episodi chiave che raccontano la resistenza di una squadra e la furbizia dell’altra. Roma che si porta in vantaggio grazie a Romelu Lukaku dopo pochi minuti che finalizza una grande azione propiziata dalla solita classe di Paulo Dybala. L’argentino avrà anche l’occasione per raddoppiare con un tiro in area di rigore finito alto sopra la traversa. Protagonista assoluto, dopo aver disegnato calcio nei primi venti minuti, si ferma per il solito infortunio muscolare che lo costringe a chiedere il cambio e lasciare il posto all’iraniano Azmoun. Primo tempo che si conclude con poche emozioni e uno stadio impaurito dell’infortunio della Joya. Nella ripresa la musica cambia, la Fiorentina alza il baricentro e inizia ad avere il pallino del gioco. I padroni di casa difendono, accennano qualche ripartenza, lottano. Siamo al 64’, traversa di Bonaventura e cartellino rosso per somma di ammonizioni a Nicola Zalewski. Due minuti dopo arriva il pareggio della formazione di Italiano con Martinez Quarta con un grande inserimento e colpo di testa micidiale. Gelati i giallorossi che in pochi attimi si ritrovano in dieci e, di nuovo, con il punteggio in parità. Costretto anche Azmoun al cambio, dentro il faraone: cuore e grinta per difendere. La Roma lotta su ogni pallone, la Fiorentina organizza e comanda il gioco sperando in un errore. Minuto 87’, Lukaku perde il pallone, non molla, insegue l’avversario e commette, per la troppa foga, un brutto intervento che costa il rosso diretto. Roma in nove. Nove combattenti, nove guardiani arroccati al limite dell’area a difendere un punto che vale oro date le espulsioni. Italiano inserisce forze fresche ma, grazie anche a un miracolo di Rui Patricio, ancora su Martinez Quarta, non riesce ad approfittare della superiorità numerica e non riesce a trovare il goal della vittoria. Sfida che si conclude con un pareggio, l’Olimpico canta per chi ha lottato, i giocatori ringraziano la loro curva, stremati e sfiniti. Corsa Champions che si infiamma, molte squadre in pochi punti, una qualificazione in Europa da conquistare giovedì per i giallorossi e tanto rammarico per la Fiorentina di non poter tornare a casa con i tre punti e di non aver approfittato di un secondo tempo in cui tattiche e logica lasciano spazio a grinta e tenacia. Una partita folle, da paura e delirio all’Olimpico.