Bove da record, la Roma guida il girone di Europa League
In una serata tutt’altro che complicata, la Roma conquista la sua terza vittoria consecutiva in questa Europa League contro un avversario, lo Slavia Praga, mai realmente pericoloso. In un Olimpico ancora una volta sold out, in una cornice meravigliosa per un giovedì sera di ottobre, Edoardo Bove, dopo soli quarantatre secondi (record in Europa per i giallorossi) mette in discesa il match con un goal che consacra la sua netta crescita, qualitativa e quantitativa. Gestione della palla e dopo quindici minuti, Romelu Lukaku, timbra il due a zero finale. Decimo goal con la Roma, terzo consecutivo in questa competizione e sempre più condottiero e trascinatore giallorosso. Partita, poi, gestita in totale controllo e senza particolari difficoltà. Possesso palla, porta inviolata e qualche sprazzo offensivo permettono il minimo sforzo, ottenendo il massimo risultato per poter affrontare al meglio il difficilissimo incontro di domenica, a Milano, contro l’Inter di Simone Inzaghi.
Primi in classifica nel girone, nove punti conquistati, otto goal fatti e uno solo subito, permettono a Mourinho di poter gestire il girone di ritorno in modalità risparmio energetico, magari, facendo esordire e dando spazio a ragazzi provenienti dalla primavera, costantemente attenzionata dal mister portoghese. All’Olimpico infatti è stato il turno d’esordio del giovane 2004, Luigi Cherubini, altro prodotto della cantera giallorossa. Da sottolineare un’altra grande prestazione di Stephan El Shaarawy, il Faraone prosegue nel lavoro iniziato nei minuti finali di domenica, contro il Monza, mostrando grinta e qualità e mettendo lo zampino in entrambe le reti. Spavento finale per Cristante che si accascia al centro del campo, facendo vibrare l’olimpico, per fortuna nulla di grave e ha potuto finire la partita in scioltezza. Match archiviato, serata perfetta, mente e corpo sono già al big match a San Siro, vero banco di prova per confermare la striscia positiva dei giallorossi e per cercare di capire dove potrà arrivare questa squadra, che tra difficoltà iniziali e infortuni vari, sembra essere tornata in corsa per un posto in Champions League e decisa ad arrivare in fondo alla competizione che per un soffio, non è riuscita a vincere la scorsa edizione. Intanto lo stadio canta novanta minuti, sventola incessantemente bandiere e può scendere gli scalini dell’Olimpico, soddisfatti e fiduciosi.