Porta Portuensis, o di quando a Porta Portese c’era il baratto

La domenica un’istituzione. Negli altri giorni una strada trafficata, di passaggio. Ci troviamo tra piazza Ippolito Nievo, via Ettore Rolli e via Portuense, dove sorgeva Porta Portuensis, oggi Porta Portese. Da sempre luogo di scambio e baratto, in continuità con la borsa nera che aveva precedentemente luogo nella zona di Campo de’ Fiori, per vendere e acquistare qualsiasi tipo di oggetto.
Un paradiso, dove “puoi trovare di tutto, dalla pillola al Jumbo Jet”. È multiculturalità in festa, un mix di socialità, valori, colori, voci. Non è tanto per dire, a Porta Portese si trova veramente la qualunque: antiquariato, quadri, libri, gioielli e bigiotteria, orologi, mobili, vinili e cd, elettronica, accessori per casa, auto e moto, giocattoli, biancheria, abbigliamento, accessori di ogni tipo e oggetti folli e stravaganti.
Ora, un po’ di storia: dalla porta, che era originariamente a due fornici e con due torri circolari, aveva inizio la via Portuensis, la strada romana che conduceva a Porto (l’odierna Fiumicino). Nel 1643, quando Papa Urbano VIII Barberini commissionò agli architetti Giulio Buratti e Marcantonio De Rossi la costruzione delle Mura Gianicolensi per ampliare le Mura Leonine e proteggere il colle del Gianicolo, l’antica porta romana fu abbattuta e riedificata. I lavori furono veloci, ultimati già l’anno successivo: nel frattempo però, Urbano VIII era morto e fu quindi il papa successivo, Innocenzo X Pamphilj, ad apporre il proprio stemma sopra la porta.
Una delle porte più famose di Roma, una tappa obbligatoria anche se siete nella Capitale per un soggiorno breve. A un tiro di schioppo da Trastevere, culla della vita mondana e notturna romana.
“Porta Portese Roma è il frutto della passione, di residenti locali, per il mercato storico e la cultura romana. Ci impegniamo a mantenere vive le tradizioni, promuovendo un’esperienza culturale che attraversa secoli di storia. Le nostre iniziative includono fotografie evocative, narrazioni entusiasmanti e aggiornamenti continui, tutti volti a conservare il patrimonio culturale e stimolare l’interazione tra la comunità e i visitatori da ogni parte del mondo. Siamo un connubio di tradizione e innovazione, un vero e proprio ponte culturale che invita tutti a scoprire e vivere la ricchezza storica di Porta Portese.” – @portaporteseroma.